Biglietti con nome e cognome dell’acquirente stampato e un documento di identità all’ingresso.
Questa la proposta del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano dopo le polemiche dei turisti e l’ispezione dell’Autorità della Concorrenza e del Mercato. I biglietti per entrare al Colosseo venivano acquistati attraverso dei bot usando server esteri e rivenduti sui portali di varie agenzie dai 50 agli 80 euro, mentre sul sito web costano 16 euro. “È quasi impossibile trovare per tempo i biglietti del Colosseo”, denunciavano alcuni turisti. Salvo ovviamente, acquistarli a prezzi più altri su altri siti.
La soluzione proposta da Sangiuliano renderebbe più difficile il processo di chi specula. “Stiamo ponendo rimedio ai disastri del passato”, fanno sapere dal Ministero attraverso l’agenzia DIRE. “In questi mesi abbiamo alacremente lavorato per giungere rapidamente al biglietto nominativo e superare la montagna di contenziosi giuridico-amministrativi ereditati dalla precedente gestione. Sin dalla sua istituzione il Parco Archeologico del Colosseo sta lavorando per contrastare il fenomeno del bagarinaggio”.
Il biglietto andrà acquistato sul sito del Colosseo ed esibito insieme a un documento di identità all’ingresso. Inoltre, ogni visitatore potrà acquistare un solo ticket: “È già stata introdotta e sarà ampliata la quota dei titoli di ingresso riservata alla vendita in loco nel giorno in cui i turisti intendono visitare il Parco. Ogni persona potrà acquistare un solo biglietto. Su queste problematiche peraltro già da tempo è attiva e fondamentale la collaborazione che da sempre esiste con tutte le forze dell’ordine per contrastare il fenomeno del bagarinaggio e dell’accaparramento dei biglietti”.