Arrestata per affari illeciti una famiglia dei Castelli Romani sgominata dai Finanzieri del Comando Provinciale Roma nell’operazione “loan shark” che, appunto, significa usurai.
A capo della banda un 74enne considerato il capo di un consolidato sodalizio criminale. Gli altri usurai erano il figlio, di 49 anni, e la nuora 46enne. Tutti pluripregiudicati che potevano contare sulla collaborazione di altri 10 soggetti. I tre sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata all’usura ed all’esercizio abusivo dell’attività finanziaria, nonché truffa e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Gestivano numerosi prestiti di denaro con tassi esorbitanti. All’interno della banda c’era un procacciatore di clienti di 58 anni, una persona 47enne fa aveva funzioni di contabile e quattro persone tra i 46 e i 74 anni che erano addetti alla riscossione. Da anni erogavano denaro a piccoli imprenditori, artigiani e commercianti locali, ma, soprattutto, a soggetti in precarie condizioni di salute fortemente bisognosi. Oltre 50 sono stati i casi documentati dalla Guardia di Finanza.
Inoltre il 74enne, capo dell’organizzazione, si era dichiarato invalido civile al 100% e percepiva da anni l’indennità di accompagnamento dall’Inps. Dalle indagini svolte, invece, è emerso che era perfettamente in grado di svolgere tutte le normali attività della vita quotidiana. Infine organizzavano finti matrimoni per favorire l’immigrazione. Su questo filone sono ancora in corso le indagini.