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Cronaca Roma

Ardea, le ultime sulla sparatoria e il possesso dell’arma

La notizia della sparatoria di Ardea è ormai nota a tutti; è ancora forte il dolore per la morte dei piccoli fratelli David e Daniel Fusinato e del pensionato Salvatore Ranieri, colpevoli di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato.

La questione su cui ci si interroga sempre più spesso riguarda il possesso di arma da fuoco da parte di un soggetto con problemi psichici.
Andrea Pignani, 35 anni, infatti, era noto nella zona per aver già creato diversi problemi in preda a momenti di delirio.

L’uomo possedeva un’arma da fuoco, ma come è stato possibile? Inoltre, l’ngegnere informatico l’aveva usata più volte sparando in aria in alcune liti con i vicini.

L’arma era regolarmente detenuta dal padre di Pignani, fino al 1986 era stato una guardia giurata poi aveva continuato a detenere regolarmente la pistola fino alla morte nel novembre scorso. L’arma sarebbe dovuta sparire e invece è stata utilizzata un’ultima volta causando tre morti innocenti.

“Cinque minuti prima della sparatoria una pattuglia dei carabinieri di Marina di Ardea era andata a controllare che il mio assistito Domenico Fusinato stesse in casa a rispettare l’ordinanza di custodia ai domiciliari – rivela l’avvocato Diamante Ceci, legale dei genitori dei piccoli David e Daniel – Il controllo dei carabinieri è avvenuto quando i due piccoli si trovavano già al campetto con le biciclette. La madre era in casa ed ha sentito i colpi, pensava che fossero dei petardi o degli spari di cacciatori. La donna ha poi capito cose era avvenuto ed ha cominciato ad urlare. La pattuglia è tornata nel comprensorio perché allertata dalla centrale operativa”.

“La madre è intervenuta pochi instanti dopo i colpi esplosi da Andrea Pignani. Ha trovato i figli in una pozza di sangue, ancora respiravano – aggiunge Cenci – La famiglia aveva deciso di vivere in quel comprensorio perché era un posto tranquillo dove crescere i bambini. Si erano trasferiti in quella casa da circa un anno e mezzo. Ho avuto modo di sentire i miei assistiti questa mattina, sono distrutti ma chiedono rispetto per questo dramma assurdo che stanno vivendo”.