Attimi di tensione nel Ghetto ebraico della Capitale dopo un presunto allarme bomba. Evacuata una scuola, poi il comunicato: “Era un’esercitazione”
Una scuola evacuata e l’immediato intervento delle forze dell’ordine e degli artificieri dopo un allarme bomba, lanciato con una telefonata al 112. Al Ghetto ebraico della Capitale si sono vissuti attimi di terrore nella mattina di mercoledì 18 ottobre. La scuola della comunità è stata evacuata a scopo precauzionale e gli studenti sono stati spostati in un luogo sicuro. Il comunicato rilanciato dalla comunità ebraica parlava di “procedure attivate in modo tempestivo” per mettere al sicuro l’intera popolazione. Ma a distanza di qualche minuto, è stato chiarito che si trattava semplicemente di un’esercitazione.
Momenti di paura e di tensione al Ghetto di Roma. Dopo gli attacchi di Hamas, il conflitto che continua ad imperversare nella striscia di Gaza e gli ultimi attentati (l’uccisione di due uomini in Belgio poco prima della gara tra i fiamminghi e la Svezia, gli arresti a Milano e in Francia e l’aggressione a Torino), le misure di sicurezza a Roma sono state innalzate a livelli altissimi. Oggi si è vissuta una mattinata molto intensa, con la Polizia che ha presidiato il Ghetto dopo un presunto allarme bomba.
I Carabinieri del 112 hanno ricevuto una chiamata dove si ipotizzava la presenza di un pacco bomba nel Ghetto. Immediato è scattato il piano di sicurezza, con gli artificieri della polizia pronti ad effettuare la bonifica della scuola, all’interno del Ghetto di Roma al Portico di Ottavia. Gli alunni sono stati fatti uscire dalle forze dell’ordine dall’istituto per potere procedere con l’attività e con i controlli. Pochi minuti dopo, la comunità ebraica di Roma, ha pubblicato un comunicato: “Nella giornata odierna, la Scuola Ebraica di Roma è stata evacuata in via precauzionale a seguito di una chiamata anonima che ha richiesto l’intervento delle autorità competenti. Sono state attivate tempestivamente tutte le procedure di evacuazione già ben consolidate e i protocolli di sicurezza stabiliti. Con il supporto delle forze dell’ordine tutti gli studenti e il personale scolastico si trovano ora al sicuro in un luogo protetto. Al momento non ci sono elementi di allarme da segnalare”.
La tensione era alta: “E’ pieno di artificieri, stanno facendo uscire i ragazzi dalla scuola”, ci ha confidato un ristoratore. Anche David Parenzo, durante la trasmissione l’Aria che Tira, si è assentato per chiamare e sapere l’evoluzione della situazione, avendo i figli iscritti nella scuola evacuata. Ma dopo qualche minuto è arrivato un nuovo comunicato, che ha spiegato la situazione, facendo chiarezza. La Comunità ebraica di Roma precisa che quanto avvenuto questa mattina alla scuola del Portico d’Ottavia era un’esercitazione e quindi l’allarme bomba era fittizio e l’evacuazione della scuola concordata precedentemente. L’allarme comunque era stato reso noto dalla stessa Comunità con una nota”.
Ma il giallo resta. Secondo quanto riportato da LaPresse, che cita fonti investigative, sembra essere confermato l’allarme bomba che ha portato l’area attorno alla scuola ebraica al Portico d’Ottavia ad essere delimitata. “Ho sentito i ragazzi ebraici che fanno qui la guardia e ci hanno detto che c’è stata una telefonata anonima. Sono entrati gli artificieri, ora i bambini sono tornati in classe. Ci siamo spaventati”, ha dichiarato un cameriere di un ristorante vicino la scuola ebraica di Roma dove stamattina c’è stato un allarme bomba.
Le telecamere di Notizie.com sono entrate all’interno del Ghetto per testimoniare le sensazioni di una giornata lunga e complicata. Raffale Rubin, assessore alla comunicazione della comunità ebraica, ha dichiarato: “Quello che è successo questa mattina presso la scuola del Portico di Ottavia era una celebrazione. Questo è ciò che la Comunità vuole chiarire”. Quando i cronisti presenti hanno cercato di capire qualcosa in più sui fatti accaduti, è sceso il silenzio.