Momenti di panico al Colosseo: uno zainetto incustodito ha scatenato il caos all’interno dell’Anfiteatro. La scoperta degli artificieri
L’allarme terrorismo ha permesso di innalzare il livello di guardia nella nostra città. I controlli nei luoghi sensibili sono aumentati in modo netto ed hanno portato ad un aumento considerevole degli interventi delle forze dell’ordine. Il mantenimento della sicurezza è una delle priorità. Dall’attentato di Hamas contro Israele, c’è un’attenzione massima verso tutti i potenziali pericoli che i romani e i turisti possono correre. Anche a costo di esagerare con la prudenza.
Il rischio di prendere troppo sul serio alcune minacce inesistenti, è infatti molto alto. Le allerte si stanno moltiplicando: al pari dei falsi allarme. Ciò che è successo oggi al Colosseo, ne è la prova. Centinaia e centinaia di turisti, come ogni week end, si sono accalcati all’interno dell’anfiteatro romano. Ed hanno assistito ad una scena, per certi versi surreale.
Uno zainetto lasciato incustodito, ha fatto scattare il panico. Qualche testimone ha infatti dichiarato di aver visto un uomo lasciare quello zaino e poi iniziare a scappare. In breve si è scatenato il panico: qualcuno ha chiamato le forze dell’ordine, che sono arrivate in pochi minuti, accompagnate dagli artificieri. In meno di mezz’ora si è scoperta la verità: nessuna bomba, nessun allarme: all’interno dello zainetto incriminato c’erano infatti solo una serie di bottigliette di acque minerali.
Probabile che appartenessero a qualche venditore abusivo, che vistosi circondato dalle forze dell’ordine, ha deciso di disfarsi dello zaino incriminato e che conteneva decine e decine di bottiglie. Un controllo figlio delle nuove regole imposte dal comune. “Noi speriamo naturalmente che il biglietto nominativo al Colosseo se applicato bene riduca significativamente il fenomeno del bagarinaggio. Ma questo non significa che non occorra un forte presidio delle forze dell’ordine e la polizia locale. Infatti, noi le abbiamo chieste e sono presenti in forze e se necessario devono avere anche una presenza maggiore. Chiaramente il preacquisto della rivendita biglietti riduce in modo notevole questo fenomeno anche se non lo può eliminare del tutto”, ha dichiarato il sindaco Gualtieri.
Il Parco archeologico ha poi confermato con una nota ufficiale la chiusura dell’indagine: “Il ParCo desidera rassicurare il pubblico e rende noto che si trattava di una borsa di un venditore abusivo contenente bottigliette d’acqua”, si legge nella nota. Ciò che è successo al Colosseo è solo l’ultimo degli allarmi lanciati nella capitale dopo lo scoppio del conflitto tra Hamas e Israele. Dieci giorni fa ci fu l’allarme bomba alla scuola ebraica del Ghetto.