Quando ha ricevuto una chiamata intorno alla mezzanotte, un tassista romano non aveva idea dell’avventura che lo stava per coinvolgere
Nel lavoro di un tassista (o tassinaro, come solitamente vengono detti nella capitale) capita di tutto: dal cliente più esigente a quello pericoloso; dalle corse per cercare di salutare un parente che sta per prendere o per lasciare un aereo, ai percorsi nelle zone più infime della città. “Ormai abbiamo fatto il callo a situazioni estreme”, ci ha confidato un tassista recentemente, parlando della sua esperienza alla guida di un mezzo, occupato da due malviventi che avevano assunto un atteggiamento violento nei suoi confronti.
Ma quando ci si imbatte in una situazione particolare, dove è a rischio la vita di un neonato, anche il conducente più freddo e distaccato, non può risultare indifferente. L’avventura vissuta da un conducente di un taxi nella notte tra venerdì 5 e sabato 6 gennaio, risulterà per lui indimenticabile. L’uomo stava chiudendo il suo turno, quando intorno alla mezzanotte, ha ricevuto una chiamata in zona Piazza Venezia. Trovandosi nelle vicinanze, ha impiegato pochissimi istanti per arrivare sul posto. Ma quando i suoi passeggeri si sono palesati, ha capito immediatamente che per lui non sarebbe stata una corsa normale.
Una mamma disperata ed un papà nervoso, si sono avvicinati al suo taxi. “Nostro figlio non respira, la prego, corra all’Ospedale Bambin Gesù“. Il bimbo di due mesi era nel bel mezzo di una brutta crisi respiratoria e i genitori non avevano a disposizione un automobile per poterlo portare nell’ospedale pediatrico. Così si sono rivolti ad un Taxi. I conducente ha fatto salire la coppia ed ha iniziato la sua corsa verso il Gianicolo, dove è ubicato il famoso ospedale. Ma il traffico, nonostante l’ora tarda era notevole. Per cercare di arrivare il più presto possibile, era necessario trovare un escamotage.
Il tassista ha visto che nelle vicinanze c’era una pattuglia dei Carabinieri ed ha avuto una pensata che è risultata decisiva. Si è avvicinato ai militari chiedendo ausilio per viabilità fino al Bambino Gesù: “Se potete scortarmi fino all’ospedale, possiamo salvare la vita a questo bimbo”, le parole rivolte agli agenti, che non se lo sono fatto ripetere due volte. Hanno scortato il taxi allontanando gli altri mezzi e creando un cordone che ha permesso alla vettura di arrivare in pochissimo tempo all’ospedale pediatrico. Qui il neonato è stato curato dai medici, che gli hanno salvato la vita. Ma un ruolo fondamentale, in questa storia a lieto fine, lo hanno avuto anche il tassista e i due carabinieri. Piccoli o grandi angeli custodi dello sfortunato neonato.