Aumento biglietti ATAC, arriva finalmente la decisione della Regione

Finalmente si arriva a una conclusione relativa alla vicenda dell’aumento del biglietto del trasporto pubblico

La Regione Lazio ha messo fine a una vicenda che da mesi teneva banco: si parla del paventato aumento del costo del biglietto del trasporto pubblico a Roma per il 2025. Si era parlato di un rincaro a 2 euro, ora è arrivata la decisione della Regione.

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Arriva la decisione della Regione Lazio sull’aumento dei biglietti ATAC – roma.cityrumors.it

E finalmente arriva la decisione, che evita il paventato rincaro a 2 euro per il biglietto singolo e calma, almeno per il momento, le tensioni sul finanziamento del sistema dei trasporti.

L’idea di alzare le tariffe era nata dalla necessità di coprire i costi del contratto di servizio con Atac, che richiede circa 22 milioni di euro in più rispetto ai fondi già garantiti dalla Regione. In uno scenario in cui sia Pisana che Campidoglio si rimpallavano le responsabilità, nessuno voleva assumersi la paternità di una misura tanto impopolare. Il problema, però, era pressante: senza un intervento, il sistema rischiava il collasso proprio nell’anno del Giubileo 2025, un evento che richiede mezzi pubblici efficienti per gestire milioni di pellegrini e turisti.

A sbloccare la situazione è stata una lettera inviata il 16 dicembre dall’assessore regionale al Bilancio, Giancarlo Righini, e dall’assessore ai Trasporti, Fabrizio Ghera, ai colleghi del Campidoglio. La Regione Lazio ha confermato un finanziamento straordinario di 250 milioni di euro per sostenere il trasporto pubblico di Roma, a cui si aggiungono 10 milioni destinati alla tratta Roma-Giardinetti. Questi fondi consentiranno di evitare il rincaro delle tariffe per tutto il 2025 e di garantire la continuità del servizio di Atac.

Aumenti solo per i turisti? Una proposta irrealizzabile

Tra le ipotesi discusse, c’era quella di aumentare le tariffe solo per i turisti o per chi usa il trasporto pubblico in modo saltuario. Una soluzione che, a livello politico, sembrava ben accolta, ma che si è scontrata con la realtà: tecnicamente, sarebbe stato impossibile implementarla in poco tempo.

La Regione Lazio, dal canto suo, aveva suggerito di eliminare alcune agevolazioni, come l’abbonamento annuale a 50 euro per gli under 19. Il Comune di Roma, però, ha risposto che senza rincari il bilancio non sarebbe sostenibile.

Stazione Metro Roma
Impossibile differenziare la tariffa del biglietto per i turisti – roma.cityrumors.it

Se per il 2025 i romani possono tirare un sospiro di sollievo, il discorso cambia per il 2026. La Regione ha anticipato che dal 1° gennaio di quell’anno potrebbero essere introdotte tariffe differenziate tra residenti e non residenti nel Lazio. Inoltre, le agevolazioni tariffarie saranno ricalibrate in base ai parametri ISEE, per rendere il sistema più equo. L’obiettivo è evitare situazioni in cui, come sottolineato dall’assessore Ghera, “il figlio di un operaio goda delle stesse agevolazioni di quello di un parlamentare”.

Il futuro del trasporto pubblico a Roma dipenderà molto dai fondi statali. La Regione ha chiesto al Governo un incremento del Fondo Nazionale Trasporti, da cui dipendono le risorse destinate alle singole regioni e, a cascata, ai comuni. Se le richieste saranno accolte, sarà possibile investire ulteriormente nel TPL (trasporto pubblico locale) di Roma, evitando nuove tensioni economiche.

L’annuncio della Regione è una boccata d’ossigeno per i cittadini, ma non cancella le criticità di fondo del sistema. La questione delle agevolazioni e della gestione dei fondi rimane aperta. Riformare il trasporto pubblico di una metropoli come Roma è una sfida complessa, soprattutto in vista di eventi straordinari come il Giubileo. La speranza è che questo rinvio offra il tempo necessario per mettere in campo soluzioni strutturali che garantiscano efficienza, sostenibilità e inclusione.

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