I bianconeri si impongono 3-1 nell’anticipo della quarta giornata: terza sconfitta in quattro gare per gli uomini di Sarri
La Lazio prova a fare la partita, la Juventus la vince. Questa l’estrema sintesi della sfida dell’Allianz, che ha visto gli uomini di Allegri imporsi con il risultato di 3-1, grazie alla doppietta di Vlahovic e alla rete di Chiesa. Da una parte una squadra feroce, aggressiva e cinica sotto porta, dall’altra una Lazio che prova a fare la partita, ma che si specchia troppo, andando a sbattere contro un vero e proprio muro e crollando sotto i colpi dell’attacco bianconero. L’uno-due juventino del primo tempo è micidiale e ai biancocelesti non basta una buona ripresa, per riprendere il risultato.
Pronti, via e nei primi quindici minuti assistiamo ad un vero e proprio dominio bianconero: pressing feroce, aggressività sui portatori avversari, manovra organizzata e precisione nelle conclusioni. Gli uomini di Allegri sbloccano il risultato dopo undici minuti: cross di McKennie e girata da centravanti navigato di Vlahovic, che anticipa nettamente Casale e batte Provedel. Il numero biancoceleste salva pochi minuti più tardi su un tentativo di Kostic dal limite dell’area. La Lazio, come un diesel, si accende lentamente, ma sembra in grado di mettere in difficoltà la difesa bianconera: Kamada, dal limite, impensierisce Szczesny. Ma la Juventus, sorniona, fa uscire la Lazio, per poi punirla: Chiesa anticipa tutti e con il mancino sorprende Provedel, che si fa beffare sul primo palo. Come spesso è accaduto nelle sfide tra Allegri e Sarri, quest’ultimo prova a fare la partita e l’altro ne approfitta: i numeri del primo tempo sono impietosi: la Lazio tiene quasi il 70% di possesso palla, ma la Juve comanda per 2-0.
La ripresa inizia con Rovella e Pellegrini per Hysaj e Cataldi. Sarri punta sulla voglia di rivalsa dei due ex juventini, ma come accaduto nel primo tempo, anche nella ripresa i bianconeri partono forte e sfiorano due volte il terzo gol con Rabiot (doppia parata di Provedel). La Lazio prova a reagire: spunto di Kamada che serve Immobile, il centravanti (che non vede Luis Alberto solo), calcia addosso a Bremer; poi è Pellegrini ad invlarsi sulla sinistra e a mettere in mezzo: Luis Alberto strozza troppo la conclusione. Poi è Felipe Anderson (servito da Kamada) a cincischiare troppo e a farsi deviare il tiro da Kostic. Passano due minuti e il brasiliano con un tiro cross pericoloso, mette i brividi alla difesa bianconera.
La Lazio continua a spingere e al 63′ riapre la partita, grazie ad un’altra magia di Luis Alberto: lo spagnolo avanza, alza la testa e dal limite disegna una traiettoria magica che si infila alle spalle di Szczesny. Ma come accaduto nel primo tempo, anche nella ripresa la Juventus punisce la Lazio nel suo momento migliore: Vlahovic si avventa su un lungo lancio, anticipa Marusic e Romagnoli e si inventa un tiro a giro che batte Provedel. Tutto da rifare per Sarri, che toglie l’inconsistente Immobile per inserire Castellanos. Poi è il turno di Pedro per Felipe Anderson e di Guendouzi per Kamada. La Lazio ci prova, ma si sbilancia e la Juve sfiora il quarto gol con Weah, che da sottomisura spedisce alto da buona posizione. La Juve festaggia la terza vittoria in campionato, la Lazio è al terzo ko in quattro gare.