Lazio, Tudor si presenta: “Ecco cosa chiedo ai miei giocatori e su Guendouzi dico che…”

Primo giorno di scuola a Formello per il nuovo tecnico della Lazio Igor Tudor che, prima di guidare l’allenamento, ha rilasciato delle dichiarazioni alla radio ufficiale 

La quiete dopo la tempesta. Dopo una settimana infernale vissuta sull’onda della clamorosa sconfitta contro l’Udinese in campionato che ha portato alle dimissioni di Maurizio Sarri dalla panchina della Lazio e a infinite polemiche a causa di alcune roventi dichiarazioni del presidente Lotito. Così, dopo il breve interregno di Giovanni Martusciello e l’ importante vittoria di Frosinone, oggi la Lazio ha provato a voltare pagina, con il primo giorno di Igor Tudor.

Il nuovo allenatore della Lazio – Romacityrumors.it –

 

L’allenatore croato approda alla Lazio dopo alcune brillanti esperienze su altre panchine sia nel campionato italiano sia estere. In Serie A dopo aver esordito con l’Udinese e aver fatto il “secondo” a Pirlo nella Juventus, guida il Verona, rilevato dopo solo 3 giornate, a un insperato nono posto in classifica. Poi va in Francia dove assume la guida tecnica del Marsiglia che riesce a portare fino al terzo posto in classifica e alla conseguente qualificazione alla Champions League.

L’era Igor Tudor

Da oggi Maurizio Sarri è ufficialmente un ricordo per i tifosi della Lazio. Infatti, dopo aver firmato il contratto che lo lega al club capitolino fino al giugno del 2025 per 2,5 milioni di euro a stagione, l’allenatore croato Igor Tudor alle ore 11 ha guidato il primo allenamento con la tuta biancoceleste e l’aquila sul petto. La prima di una doppia seduta, prevista anche per domani, che servirà all’ex tecnico del Marsiglia per conoscere e farsi conoscere dai giocatori. L’inizio di una nuova avventura che non vede l’ora di cominciare e non poteva rifiutare. “Cosa mi ha spinto a scegliere la Lazio? Non ci sono motivazioni particolari per venire alla Lazio. E’ un club prestigioso. Tutti quelli che fanno questo lavoro sognano di allenare un club così: si tratta di un’avventura bella e stimolante. Una squadra prestigiosa, con giocatori forti e una tifoseria speciale. Fare parte di questo club e di questa città, è una cosa che non si può non accettare”, ha dichiarato Tudor ai microfoni di Lazio Style Radio che mostra di avere grande voglia di cominciare. “Alla Lazio si può lavorare bene. Una cosa che era evidente anche dall’esterno è che all’interno di Formello c’è una bella struttura che ti permette di poter lavorare al massimo, con serietà e organizzazione. La Lazio, guardandola da fuori, ti dava sempre la sensazione di una famiglia, dove l’allenatore è messo nelle condizioni di poter lavorare bene”. 

Primo giorno a Formello per Tudor – Romacityrumors.it –

 

Dove può arrivare la Lazio

Attualmente la Lazio è nona in classifica e fuori dalle posizioni che permetterebbero di andare in Europa il prossimo anno, troppe davvero le 16 sconfitte subite fino ad ora, ma il nuovo allenatore ha le idee chiare. “Dove può arrivare questa squadra? Io credo che possa dare tanto. Bisogna lavorare con intelligenza e con il giusto modo. Arrivare dopo un allenatore che ha un certo tipo di calcio prevede adattamento e un pò di tempo. Toccherà a me fare in fretta e cercare di trasmettere le idee che ho in testa. E penso che faremo tutto molto velocemente”. Tudor crede molto nella Lazio e proverà a portare la sua idea di gioco. “Io non rinuncio a niente come allenatore. Voglio vedere tutto nella squadra: fase offensiva, difensiva, transizioni, grinta, corsa, qualità di gioco, possesso, corsa nello spazio. Penso che il calcio moderno vada in quella direzione, di attaccare con tanti uomini, di fare gol, di non essere noiosi. Proverò a fare tutto questo. In qualcosa riuscirò meglio, in qualcosa meno però è sempre un miglioramento. Sono uno che non si accontenta mai. C’è sempre da spingere e da migliorare”. Alla Lazio ritroverà due giocatori che ha avuto modo di allenare nelle precedenti esperienze: Guendouzi e Casale. ““Matteo non l’ho ancora visto. Lui è un vincitore, è uno che ha questa mentalità pazzesca che ci vuole specialmente in queste squadre e in queste città che sono sempre molto esigenti. Nicolò è un ragazzo d’oro, un giocatore forte che sarà sicuramente utile”. Da giocatore era un ottimo difensore, quindi cosa ci dobbiamo aspettare da una squadra allenata da Tudor? “Io ero anche centrocampista, tutto il settore giovanile ho giocati lì. E Lippi mi ha fatto giocare anche terzino. Sono difensore, ma mi piace molto lavorare sulla fase offensiva, non rinunciando alla difesa. Si dice che si vince con la difesa, ma non sono solo i difensori e il portiere, ma tutta la squadra. Vorrei vedere tutta la squadra che fa entrambe le fasi. Questo è l’obiettivo che vogliamo avere con spirito di sacrificio che non deve mancare mai”. 

Primo allenamento

In attesa di poter avere la rosa al completo Tudor approfitterà di questi giorni per iniziare a provare alcuni accorgimenti tattici che piano piano vorrà introdurre. Con tutta probabilità la squadra passerà a un 4-2-3-1 per il momento, ma sul lungo periodo l’idea del tecnico è di arrivare al 3-4-2-1 a lui caro. Passaggi graduali che richiederanno la massima applicazione da parte di tutti, compreso chi finora è rimasto per lo più ai margini della squadra, come Kamada. Proprio con il giapponese l’allenatore croato si è intrattenuto qualche minuto al termine dell’allenamento mattutino scambiando qualche parola. Chissà se, con il nuovo corso di gioco, il giapponese ritroverà quel feeling con il campo che lo scorso anno lo ha visto splendido protagonista in Bundesliga e in Europa League con la maglia dell’Eintracht Francoforte.

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