Totti: “Lukaku-Dybala il top. Scudetto? Ecco chi lo vince”

L’ex capitano giallorosso ha parlato alla radio ufficiale della Lega Serie A. Sposa la nuova coppia d’attacco e si sbilancia per il titolo

L’arrivo di Lukaku, la nuova coppia d’attacco formata dal belga e da Paulo Dybala, la Nazionale di Luciano Spalletti, il pronostico sulla corsa scudetto e la Roma, la squadra che ancora oggi gli provoca delle emozioni infinite: “Mi logora parlarne”. Francesco Totti a tutto tondo. L’ex capitano giallorosso ha parlato di tanti temi e in un’intervista alla radio ufficiale della Serie A, è partito dal campionato, che nelle prime due giornate ha regalato sorprese: “Siamo all’inizio, c’è un po’ da raccontare, tante squadre hanno fatto un po’ di partite negative inaspettate, ma il bello del calcio è questo, che ogni domenica c’è da parlare. Certo mi dispiace perché dover parlare adesso della Roma mi logora, avrei preferito essere più su in classifica, ma tutto può succedere”.

Francesco Totti sulla Roma e la corsa scudetto – Roma.Cityrumors.it

I giallorossi sono reduci dal pareggio interno con la Salernitana (raggiunto in extremis) e dalla sconfitta con il Verona. “Come ho vissuto queste due gare? Non bene, ma come diciamo noi romanisti ‘siamo abituati a certe situazioni’. Siamo all’inizio, il campionato è lungo e l’obiettivo principale è ritornare in Champions. Tutto quello che verrà sarà di guadagnato“.

L’arrivo di Lukaku e l’accoglienza a Ciampino

Due giorni fa Romelu Lukaku è sbarcato a Ciampino, accolto da migliaia di tifosi. “La bellezza di noi romanisti è che quando c’è una cosa un po’ più grande, la facciamo diventare grandissima. La passione che mettono i tifosi della Roma è difficile trovarla in giro per il mondo. Questo è l’affetto che danno loro e che si spera possa essere ripagato sul campo”. L’ex capitano giallorosso è convinto che il centravanti belga, insieme a Dybala, possa fare la differenza: “Lukaku è un grande acquisto, un grande giocatore, un potenziale che può fare la differenza, sperando che con Dybala trovino subito una sintonia alla grande. Vedremo delle cose belle, ma un giocatore non può fare una squadra. Per centrare degli obiettivi devi avere un organico più completo. Certo, lui e Dybala in coppia sono due top player. Speriamo che possano trovarsi nel migliore dei modi prima possibile”.

Francesco Totti su Romelu Lukaku, nuovo centravanti giallorosso – Roma.Cityrumors.it

La maglia numero dieci a Dybala?

La Roma ha bisogno di un cambio di passo rispetto alle prime due gare di campionato. “Devono cambiare i risultati innanzitutto, perché se continuiamo così la vedo tragica, ma mister e squadra sanno come comportarsi, come cambiare modo di approcciare le partite. Gli acquisti fatti ultimamente daranno qualcosa di più rispetto alle prime partite di campionato”. Dybala è già entrato nel cuore dei tifosi. Molti gli hanno chiesto di prendere la maglia numero dieci, che è stata virtualmente ritirata quando Totti ha smesso di giocare. “Io non sono il proprietario. L’ho indossata con amore e onore, con tutto me stesso. Normale che il prossimo numero 10 sarà un giocatore che deve sapere portare rispetto alla società, alla Roma, ai tifosi. Deve essere un giocatore che sta alla Roma per vent’anni. Non è che ce l’ho con Dybala, Lukaku o nessuno. Dare a un giocatore la maglia numero 10 per due anni o tre non avrebbe senso. E sarebbe una responsabilità in più per il giocatore stesso. Paulo, per rispetto non me l’ha mai chiesto e mai me lo chiederà, per come è fatto lui. Giustamente, da professionista quale è, ha preso un altro numero, non è stupido”.

Totti e la lotta scudetto: “Per me la Juve è la favorita”

Sulla corsa scudetto, Totti non ha dubbi. “La favorita per me la Juve, poi nel calcio tutto può succedere. Non facendo le coppe ha un altro modo di lavorare e non è poco. Roma non favorita? Non è attrezzata per vincerlo, bisogna essere realisti e ci sono squadre più forti. L’obiettivo primario è tornare in Champions”. Su Mourinho: Lui è il numero uno in questo. Come allenatore, gestore, comunicatore. Averlo in un club è la cosa ideale, anche perché ovunque è andato ha vinto, quindi chapeau. È l’arma in più di questa Roma. Va seguito e gli va data fiducia al 100%“. Nessun incontro con i Friedkin: “Ancora non l’abbiamo bevuto quel caffè. Ancora sono chiusi i bar (ride, ndr). A settembre vediamo, se ci sarà occasione. Pure allo stadio, se dovesse capitare, un caffè al volo…“.

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Francesco Totti ricorda Carlo Mazzone (Ansa Foto) – roma.cityrumors.it

Dall’addio a Matic al ricordo di Mazzone

Totti tocca tanti argomenti: il primo è l’addio di Matic: “L ‘ho vissuto velocemente, non pensavo che potesse succedere questa cosa all’improvviso. Prima che succedesse faceva tutti i siparietti con Paulo in allenamento. Una sintonia che raramente si vede in uno spogliatoio, molto forte. Leggendo pensavo fossero solo dicerie, poi non so cosa sia successo“. Ligabue gli ha dedicato una canzona. “Un onore e ci tengo a ringraziarlo pubblicamente. Anche perché lui non è tifoso della Roma e quindi l’omaggio vale ancora di più. Se fossi stato ancora calciatore gli avrei dedicato un gol per ringraziarlo”. Il ricordo di Mazzone:  “Mi spiace non essere stato al suo funerale, ero dall’altra parte del mondo e non sono riuscito a trovare un volo. Volevo salutarlo, è come se lo avessi fatto da lontano. Per me è stato padre, mi ha dato tanto, troppo in questo modo. Mi ha gestito nel migliore dei modi. Trovare un solo aneddoto è difficile, perché ogni giorno faceva cose inaspettate. I modi, i suoi sguardi, il suo amore che trasmetteva a noi giocatori. Troppo diverso da tanti altri allenatori. Non lo dico per il rapporto che avevo con lui, ma è stato un signore in tutto. La corsa in Brescia-Atalanta è significativa. Sul 3-1 pensa ai cori contro i romani e non a recuperare la partita. Sono cose istintive. Quello che pensava diceva e al 99% era tutta verità. Lo hanno rispettato tutti, vuol dire che qualcosa di grande ha fatto”.

Spalletti e il figlio a Frosinone

In Nazionale è arrivato Luciano Spalletti, con il quale Totti in passato ha avuto più di un diverbio. “Gli faccio l’in bocca al lupo. La Nazionale è di tutti. Ora c’è lui alla guida e sicuramente farà bene: vedremo delle grandi partite”. A Frosinone ha esordito il figlio Christian, che on estate ha lasciato la Roma: “Non credo che il nome possa pesare. Ovunque andrà il nome sarà sempre quello, non potrà essere cambiato. Dovrà essere bravo lui a metterlo da parte e gestire le emozioni quando scende in campo. Gli haters sono persone inesistenti per me, che sicuramente avranno anche dei figli e questa è la buona educazione che danno ai giovani di adesso. Uno che si esprime così contro un ragazzo di 17 anni c’è da rispondere? No, non c’è nemmeno da leggere”.

 

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