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Svolta Lazio, addio a Sarri: ecco il sostituto

Dopo il clamoroso rovescio casalingo contro l’Udinese, la situazione si era fatta insopportabile tra la squadra e lo staff tecnico così l’allenatore toscano ha rassegnato le dimissioni

Che la situazione si fosse fatta terribilmente seria lo si era capito al fischio finale dell’arbitro Aureliano che sanciva l’ennesima sconfitta casalinga della Lazio contro l’Udinese di Cioffi. Tra la contestazione dei tifosi, i malumori mostrati da alcuni degli stessi giocatori e l’espressione di Lotito in tribuna, si era capito che questa volta qualcosa andava fatto per cercare di dare una svolta a una stagione che in campionato stava diventando un vero e proprio calvario.

Fine dell’avventura sulla panchina della Lazio – Romacityrumors.it – Ansa foto

 

La società aveva subito fatto circolare la voce tra i tesserati di un possibile ritiro già da oggi pomeriggio a Formello, una sorta di punizione collettiva per mettere ognuno di fronte alle proprie responsabilità, ma già alle prime luci del giorno la possibilità era osteggiata dagli stessi calciatori, poco propensi a lasciare le famiglie fino alla trasferta di Frosinone in programma sabato prossimo. Mentre la società, più o meno direttamente cominciava a sondare qualche nome per il post Sarri, era lo stesso ex allenatore di Napoli, Juventus e Chelsea, a togliere tutti dall’imbarazzo presentando le sue formali dimissioni davanti alla squadra.

Fine di un’utopia

Doveva rappresentare una splendida utopia. La risposta laziale all’ingaggio di Mourinho sulla panchina della Roma, il dopo Simone Inzaghi che tanti rimpianti aveva lasciato tra la gente laziale. Per la prima volta in venti anni di presidenza, Claudio Lotito si era lasciato convincere a reclutare un allenatore dal nome e dall’ingaggio significativo, dal curriculum importante e soprattutto già vincente: uno scudetto in Italia e uno in Europa League con il Chelsea oltre alla suggestione degli anni di Napoli. Una completa inversione a U per un presidente abituato a prendere allenatori giovani o dal peso specifico relativo, ma una scelta che aveva avuto il merito di entusiasmare una piazza, giù di morale per il “tradimento” dell’ultimo Campione d’Italia del 2000, fuggito all’Inter. Doveva essere anche un new deal per la campagna acquisti, una squadra da rivoltare per passare a quel 433 vero marchio di fabbrica del tecnico toscano, ma le cose non sono poi andate come tanti si aspettavano e i tifosi soprattutto speravano. Troppo diversi i modi di intendere il calcio tra i due personaggi, troppo one man band Lotito per affidarsi anima e corpo a uno come Sarri, allenatore vecchio stampo che fa del campo di allenamento il suo pulpito. Un primo anno tra alti e bassi e una qualificazione all’Europa League, una splendida cavalcata fino al secondo posto finale massimo risultato della gestione Lotito, per la quarta volta nella storia della Lazio, ma tante delusioni europee. Il resto è la storia di questo terzo anno cominciato di traverso per mille motivi che si è trascinata per questi lunghi mesi, salvata soltanto dalla ottima prova offerta dalla squadra in Champions League. Le 12 sconfitte in campionato e il nono posto in classifica virtualmente fuori dalle posizioni europee, sono una tassa troppo grande per non far dividere le strade. E riaprire gli occhi da un sogno che non è diventato realtà.

Sarri seduto sui gradoni del campo di allenamento a Formello – Romacityrumors.it –

 

Possibili sostituti

Ora la palla passa alla società, la decisione finale come sempre sarà di Lotito. Rifiutarle o iniziare a scegliere fin dalle prossime ore il suo possibile sostituto. Questa mattina è stato allertato l’ex attaccante e tecnico dell’Under 14 Tommaso Rocchi, ma pare ci sia stato un contatto tra il ds fabiani e l’ex Miro Klose, che già nella notte di Monaco di Baviera aveva accolto la trasferta della Lazio in Champions L:eague. Piace anche Igor Tudor, l’ex allenatore del Marsiglia potrebbe essere un nome, neanche tanto a sorpresa, tra i candidati a sedersi sulla panchina della Lazio, ma ovviamente lui non potrà mai essere il traghettatore fino a giugno, servirebbe un contratto e un progetto diverso. A breve verrà annunciata la decisione, ma il cambio della guida tecnica oramai è cosa fatta.

Mauro Simoncelli

Romano di nascita, giornalista, scrittore, appassionato di sport e non solo. Mi piace informarmi e informare su tutto ciò che accade intorno a noi. Da sempre collaboro con giornali e tv e mi arricchisco attraverso il contatto quotidiano della radio. Oggi scelgo l’informazione quotidiana a tutto campo con passione e determinazione.