L’ex presidente della Regione, noto tifoso giallorosso, commenta l’esonero dello Special One: “Americani irrispettosi con lui. Dietro vedo dell’altro”
L’esonero di Josè Mourinho continua a far discutere l’intero mondo romanista. I tifosi continuano a dividersi, tra i nostalgici del portoghese e chi invece punta forte su Daniele De Rossi, promosso sulla panchina dei giallorossi. A molti non è piaciuto il modo in cui è stato trattato lo Special One, esonerato dopo le sconfitte con Lazio (in Coppa Italia) e Milan (in campionato.
La sua Roma nelle prime due stagioni, ha faticato in campionato (collezionando solo due sesti posti) e in Coppa Italia (sempre fuori prima delle semifinali), ma ha fatto benissimo in Europa, collezionando due finali consecutive (vittoria in Conference contro il Feyenoord) e sconfitta ai rigori contro il Valencia, nella ormai famosa notte di Budapest. Mourinho aveva avuto il merito di attirare intorno a se migliaia di tifosi, creando un rapporto unico con l’ambiente. Il suo addi ha lacerato il popolo giallorosso. “Sono arrabbiato per quello che hanno fatto a Mourinho e per come l’hanno fatto, ma come si sono permessi, in quel modo? Poi l’arrivo di De Rossi è una furbata, si sono presentati con lui, così hanno addolcito il tutto, ma fino a un certo punto…”, ha dichiarato in esclusiva a Notizie.com Francesco Storace.
Storace: “Mourinho non si meritava una fine del genere”
L’ex Presidente della Regione Lazio è un tifosissimo giallorosso e non si spiega come il club abbia potuto dare il benservito ad un tecnico amato come Mourinho: “Il sold-out è tutta opera sua, possono dire quello che vogliono chi vuole, ma non si discute, ma quanto tempo era che non si vedeva tutta quella gente allo stadio a vedere e sostenere la suqadra? Per favore. Mi dispiace non c’è stato rispetto per quell’uomo che, con tutti gli errori che può aver commesso, non si meritava una fine del genere. Mai“.
Mourinho è stato spesso al centro di critiche e discussioni. Da una parte i tifosi che lo hanno eletto a idolo indiscusso: dall’altra gli esteti del bel gioco che non hanno mai apprezzato i suoi schemi e il suo modi di stare in campo. Ma al di là dell’aspetto tecnico, Storace teme che dietro l’addio a Mourinho si nascondano altre motivazioni. Una sorta di primo passo dei Friedkin verso un addio “Possono dire quel che vogliono – continua Storace a Notizie.com – ma quando è arrivato Mourinho, e io ero vice-direttore de Il Tempo, si respirava un momento e quasi un mondo nuovo, adesso questi signori, anche mandandolo via in questo modo, hanno praticamente sconfessato tutto. Non lo so, ho come l’impressione che hanno quasi capito che lo stadio è molto complicato farlo e hanno deciso di cominciare a tirare i remi in barca, poi magari mi sbaglio…“.
Storace: “Dispiaciuto per Mourinho, contento per De Rossi”
L’addio di Mourinho è stato comunque mitigato dall’arrivo di Daniele De Rossi. Un pupillo per Storace e per migliaia di romanisti: “Come potrei non esserne contento, sono tifoso della Roma e Daniele è nel cuore, sono anche una persona che rispetta le persone, il loro lavoro e non dimentica quanto di buono queste persone, come Mourinho, hanno fatto per la Roma. Non ci si comporta in quel modo con chi comunque ha fatto tanto, ci deve essere rispetto, per quello che ha fatto ma anche per quello che rappresenta Mourinho. Io sono arrabbiato perché non ci si comporta così” L’arrivo di Daniele De Rossi verrà “sostenuto con forza”, da Storace e della stragrande maggioranza dei tifosi: “Lui non c’entra nulla e fa parte della nostra storia” e, aggiunge Storace verrà sicuramente “sostenuto dalla gente che ama la Roma e vuole che le cose vadano nel migliore dei modi. Smalling? Un grande campione e voglio credere che la malattia fosse vera, a me è dispiaciuto quello che gli hanno fatto i tifosi, mi è dispiaciuto molto”