Situazione Roma, i Friedkin sono tornati nella Capitale: ecco il futuro di Juric

Dopo qualche settimana di assenza dalla Città Eterna, la proprietà americana entro il fine settimana sbarcherà a Fiumicino per seguire da vicino le prossime partite della squadra 

Da Boston, a Parigi, poi Londra, oggi la Tanzania, entro il weekend Roma. Questo il lungo giro per il  mondo che i Friedkin sono stati costretti a compiere per seguire i loro affari che, molto probabilmente, erano più importanti del terremoto che continua a sconvolgere la squadra allenata da Ivan Juric. Un’ assenza pesante, quella della proprietà, per un silenzio che ha fatto molto più rumore delle tante voci che si rincorrono sul futuro tecnico della Roma.

Attesi a Roma i Friedkin nel weekend – Romacityrumors.it –

 

Quello che è successo in questi primi due mesi di stagione nella Roma probabilmente non è mai accaduto neanche durante l’arco di un campionato. Tra la programmazione sballata del mercato estivo, saltato in aria per il rifiuto di Dybala di accettare le proposte arabe e l’esonero shock di Daniele De Rossi, idolo incontrastato della tifoseria, l’addio dato a sorpresa al CEO Sauloukou e l’arrivo di Ivan Juric sulla panchina della prima squadra, nel mezzo c’è una squadra che fatica a capirci qualcosa tra una sconfitta e l’altra e una piazza in aperta contestazione.

La decisione dei Friedkin

Mentre la Roma oggi volerà in Belgio per la quarta partita di Europa League, i Friedkin sono appena atterrati in Africa, poi domenica, nella delicata partita contro il Bologna all’Olimpico, sono annunciati allo stadio, per rendersi finalmente conto di persona di tutto quello che è accaduto e sta accadendo all’interno di una squadra che sembra aver smarrito pace e tranquillità, oltre ai risultati sul campo. Dopo il ko col Verona, in tanti nella Capitale erano certi dell’esonero di Juric. Invece, con una mossa a sorpresa, i Friedkin hanno confermato il tecnico croato, almeno fino alla prossima sosta del campionato. Inutile girarci intorno, fin dal primo giorno in cui ha messo piede nella Capitale, Juric ha dovuto fare i conti con una piazza ancora legatissima al suo predecessore, De Rossi. Il feeling tra le parti non è mai scoccato e con loro a quanto sembra anche con parte dello spogliatoio, ecco perchè tutti pensavano e forse speravano nella cacciata del tecnico dopo l’ennesima batosta di domenica scorsa. La Roma oggi è al 13 posto in classifica, a nove punti dalla zona Champions, lontanissima anche dai cugini laziali e anche in Europa League non si può permettere ulteriori passi falsi.

Il futuro di Juric – Romacityrumors.it – Ansafoto

 

Tanti i nomi in ballo

La piazza nel frattempo è in ebollizione. La contestazione non si ferma e va a vanti sia in casa che in trasferta dal giorno dell’esonero dell’ex capitano. Ecco perchè il ritorno a Roma dopo 50 giorni dei Friedkin deve servire anche per dare un segnale alla tifoseria, ma soprattutto deve chiarire una volta per tutti cosa fare con Juric. I risultati non sono dalla sua parte, ma ha più di un’attenuante per giustificare il mancato rendimento della squadra. Sembra impensabile l’ennesimo ribaltone tecnico, sarebbe il terzo allenatore in 60 giorni, quasi un record mondiale, anche se i nomi dei possibili sostituti continuano a girare. E’ chiaro che se le due partite contro l’Union Saint-Gilloise e il Bologna non dovessero mostrare i segnali voluti dalla dirigenza, la sosta per la Nations League aprirebbe una nuova fase nella strutturazione della stagione. Paulo Sousa, Frank Lampard, Roberto Mancini e Claudio Ranieri, ma anche Potter o l’attuale allenatore della Turchia, l’ex Vincenzo Montella, eccoli i nomi più gettonati per il casting a cui sarebbero chiamati i Friedkin per dipanare una margherita davvero complicata. Intanto di pari passo, va avanti anche l’ennesima ristrutturazione nell’organigramma e salgono le quotazioni di Giovanni Carnevali, attuale ad del Sassuolo, per il ruolo di CEO lasciato vagante dalla Souloukou. Saranno giorni caldissimi in casa giallorossa, sia sul campo che nella stanza dei bottoni.

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