Una grande novità destinata a rivoluzionare il mondo delle due ruote: è pronto il progetto che porterà al Grande Raccordo Anulare per le bici: oltre cinquanta chilometri a diposizione
Nonostante i tanti problemi legati alla mobilità, agli incidenti, al traffico, sono migliaia i ciclisti che ogni giorno percorrono le vie della capitale. E a breve, alle tante piste ciclabili, si aggiungerà una grande novità: una sorta di Grande Raccordo Anulare che percorrerà l’intera città, toccando numerosi quartieri.

Roma e la mobilità restano un binomio complesso. Tra traffico congestionato, trasporti pubblici spesso insufficienti e un numero ancora troppo alto di incidenti stradali, muoversi nella Capitale è una sfida quotidiana. Eppure, nonostante le difficoltà, sono migliaia i ciclisti che ogni giorno scelgono la bicicletta per andare al lavoro, a scuola o semplicemente per spostarsi da un quartiere all’altro.
Piste ciclabili, numeri e polemiche
Il tema delle piste ciclabili a Roma ha sempre scatenato divisioni e polemiche: tra la necessità di garantire una maggiore sicurezza e la voglia di provare a muoversi in una città pericolosa dal punto di vista generale, sulle due ruote, c’è sempre stata una forte divisione tra i ciclisti e gli automobilisti. Con accuse reciproche. I numeri sono piuttosto preoccupanti: ogni anno a Roma si registrano centinaia di incidenti, con un bilancio di numerosi incidenti e purtroppo di vittime.

Le buche, la scarsa manutenzione delle strade, i tracciati delle piste ciclabili (spesso improvvisati o modificati) hanno portato a disagi e pericoli. Che hanno generato polemiche di ogni tipo. A queste si è aggiunta la necessità di creare una rete ciclabile più funzionale ed in grado di attraversare con maggiore forza la città.
Arriva il Grab: il raccordo dedicato alle due ruote
È in questo contesto che nasce il GRAB – Grande Raccordo Anulare delle Biciclette, un progetto ambizioso che punta a rivoluzionare la mobilità a due ruote nella Capitale. L’idea è quella di realizzare un anello ciclabile lungo una cinquantina di chilometri, capace di attraversare Roma toccando arre specifiche: parchi, quartieri storici e aree periferiche. Il tracciato del GRAB non sarà una semplice pista ciclabile tradizionale, ma un percorso integrato che sfrutterà strade secondarie, aree verdi, argini fluviali e tratti già esistenti, riqualificandoli e rendendoli sicuri per ciclisti e pedoni. L’obiettivo è duplice: da un lato offrire ai cittadini un’infrastruttura efficiente per gli spostamenti quotidiani, dall’altro valorizzare il patrimonio urbano e naturalistico della città.

I lavori, secondo il cronoprogramma, partiranno nei prossimi mesi con l’obiettivo di arrivare al completamento entro il 2026. Il progetto è finanziato anche con fondi legati alla mobilità sostenibile e si inserisce in una visione più ampia di riduzione del traffico e delle emissioni. L’appuntamento è rimandato al prossimo mese di giugno. Esiste infatti una sorta di dead line: per rispettare i paletti del Pnrr, il Grab dovrà essere completato entro la fine di giugno 2026, una scadenza che non ammette ulteriori slittamenti.