Tiago Pinto ha comunicato che quella di gennaio sarà l’ultima sessione di mercato passata da direttore sportivo della Roma
La breve storia d’amore tra Tiago Pinto e la città eterna è ormai agli sgoccioli. Dalle numerosi voci che descrivevano i Friedkin intenti a trovare un nuovo direttore sportivo, si è giunti ad oggi con la quasi ufficialità confermata dallo stesso portoghese, che lascerà Trigoria al termine di questa sessione di mercato.
Il contratto di Pinto scadrebbe a giugno, ma la tragica assenza di segnali evidenti in merito al rinnovo, ha fatto facilmente intendere che la Roma cambierà direttore sportivo.
Le sfide vinte, quelle perse e quelle in corso
Il lavoro di Pinto tra le mura del Fulvio Bernardini è stato piuttosto apprezzato dalla tifoseria, che gli ha più volte riconosciuto la capacità di assemblare una rosa competitiva con mezzi di fortuna. La sessione di mercato in corso, difatti, testimonia in maniera emblematica la situazione precaria della società capitolina, che si trova costretta a dover trovare almeno un rinforzo per la linea difensiva, con un budget irrisorio. Secondo il Corriere dello Sport, infatti, nel portafoglio di Pinto ci sarebbero soltanto due milioni di euro lordi, con i quali il portoghese dovrebbe chiudere l’operazione, facendo rientrare nella cifra anche l’ingaggio del calciatore in questione. Una ‘mission impossible’ che dovrà concludersi obbligatoriamente entro il 31 gennaio, per assicurare a Mourinho un innesto fondamentale.
In realtà lo Special One, come testimoniato dalla partita di ieri sera contro la Cremonese, necessiterebbe di un nuovo difensore il prima possibile: arretrare Brian Cristante nella difesa a tre può senza dubbio tornare utile in situazioni limite, ma impiegare questa soluzione in maniera definitiva, significherebbe non soltanto snaturare un calciatore, ma anche e soprattutto indebolire la fase difensiva. Le abilità di interdizione e copertura dell’ex Atalanta sono note a tutti, ma in posizione di puro difensore centrale, è altrettanto evidente una certa difficoltà.
In questo senso, Pinto, prima di svuotare la propria scrivania a Trigoria, è chiamato a compiere un ultimo miracolo, per garantire qualche boccata di ossigeno a Mourinho. La storia di Tiago Pinto a Roma si chiude con alcuni fallimenti alle spalle, tra i quali risuona con fragore il caso Renato Sanches, ma nella memoria dei romanisti resteranno alcune luccicanti operazioni concluse: Romelu Lukaku e Paulo Dybala sono senza dubbio i più grandi successi del portoghese, anche se, per gran parte della tifoseria, questi due splendidi diamanti sono più da annoverare tra i meriti di José Mourinho, che li avrebbe ammaliati per via dell’irresistibile reputazione. Ora, per il futuro della Roma, la società sembra avere già in canna alcuni rimpiazzi e il primo nella lista sembrerebbe François Modesto.