Roma, ora è davvero ufficiale: il laghetto dell’Eur sarà balneabile

Arriva un’importante novità per il quartiere polmone verde della Capitale nel quadrante sud della città, è partito infatti l’iter che ci permetterà di fare il bagno al lago 

Un progetto che parte da molto lontano, ma che ora finalmente potrebbe vedere la luce e diventare realtà. Ad Acea Infrastructure, la società di progettazione, servizi di laboratorio e ingegneristici del Gruppo Acea, è affidato il compito di analizzare la fattibilità dell’operazione e presto l’Eur avrà a disposizione un lago balneabile, che darà a Roma un bacino per attività ludiche e sportive, in grado di valorizzare le attività commerciali del quartiere.

Il progetto di rendere balneabile il laghetto – Romacityrumors.it

 

Il quartiere Eur nasce nei lontani anni 30 per l’Esposizione universale alla quale Roma ambiva essere designata come organizzatrice. Il lago infatti è in funzione dal 1962, ma venne progettato dall’architetto Piacentini nel 1936 ed è entrato in funzione dal 1942 impreziosendo il quartiere a sud della Capitale per l’Expo, poi saltata a causa dell’entrata in guerra dell’Italia.

Il lago in città

Un laghetto sul modello dell’Idroscalo di Milano o del Badeschiff di Berlino, un posto dove poter fare il bagno e tutte quelle attività ludiche balneari che il clima mite di Roma potrebbe permettere di fare per molti mesi all’anno. Acea Infrastructure, la società di progettazione, servizi di laboratorio e ingegneristici del Gruppo Acea, si occuperà infatti delle analisi e del monitoraggio delle acque del laghetto artificiale, situato nel quartiere romano dell’Eur, per far sì che possa diventare balneabile. Il popolare bacino artificiale, uno dei simboli del quartiere progettato nel 1936 in vista dell’Esposizione Universale del 1942, saltata a causa dell’entrata in guerra dell’Italia, resta uno dei luoghi simbolici per una tranquilla passeggiata all’aperto per i romani, soprattutto per quelli residenti nel quadrante sud della Capitale. La realizzazione iniziò solo nel Dopoguerra, concludendosi nel 1962 e da quel momento in poi ha visto svilupparsi alcune attività collaterali sempre però ai margini del bacino d’acqua vero e proprio. Alcune attività sportive si svolgono regolarmente da anni nello specchio d’acqua, dal waterpolo alla canoa o al canottaggio.

Un progetto degli anni 30 – Romacityrumrs.it

 

Progetto ambizioso

Il progetto è ambiziosissimo, per Eur SPA, l’ente che gestisce tutte le attività e le infrastrutture del quartiere, si tratterebbe infatti di un investimento intorno agli 8 milioni di euro. Il bacino idrico artificiale ha una superficie di 85.120 metri quadrati e una profondità media di circa 3 metri, per un totale di 220.000 metri cubi di acqua. Oggi il laghetto è popolato da pesci, papere, oche, ma ha l’enorme problema del proliferare di alghe nei mesi primaverili per vie dello stagnamento delle acque. Ora verrà monitorato per effettuare una sanificazione che lo renderà balneabile, si comincerà con le necessarie ispezioni delle acque del bacino artificiale, per avere un quadro più preciso dal punto di vista chimico-biologico e idro-morfologico.

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