Decine e decine di segnalazioni per un autovelox posto sulla via Casilina, in zona Tor Pignattara: “Non è segnalato bene, impossibile da vedere”
“Quell’autovelox non è ben segnalato ed è impossibile capire dove si trovi”. Sui social montano le proteste dei romani: molti si sono trovati a pagare delle multe salatissime e il decurtamento dei punti sulla patente, a causa di alcuni macchinari di rilevazione della velocità impossibili da vedere e parzialmente coperti.
Le ultime segnalazioni arrivano da via Casilina, all’altezza di Tor Pignattara. Una zona particolarmente trafficata, ma che per la sua caratteristica (strada dritta, senza curve e con semafori spesso distanti tra di loro) porta automobilisti e motociclisti a superare il limite di velocità. Da tempo si discute sulla possibilità di inserire autovelox per limitare la velocità in alcuni tratti della via, ma ciò che è accaduto a numerosi romani nell’ultimo week end ha fatto montare le proteste.
Secondo il codice della strada, per poter inserire un autovelox nelle vie comunali, bisogna rispettare determinate regole. Ma, come nel caso evidenziato da molti romani, spesso si opta per scelte che inaspriscono il risentimento degli automobilisti. Il limite tra la necessità di ridurre il pericolo dettato dalla velocità dei veicoli e la voglia di realizzare contravvenzioni, molto spesso sembra sottilissimo. Secondo quanto dice la Legge, sulle strade comunali si possono installare apparecchi fissi senza la presenza di un agente che contesti in loco la violazione commessa, purché lo strumento sia ben visibile e segnalato da cartelli posti ad almeno 80 metri di distanza. I vigili hanno sostanzialmente ampia autonomia, dato che possono piazzare gli autovelox senza l’autorizzazione del prefetto anche a bordo della vettura di servizio che, però, deve avere i lampeggianti blu accesi. Nelle grandi città le postazioni (previa autorizzazione del prefetto) sono possibili solo sulle strade a grande scorrimento, ma devono essere sempre ben visibili e segnalate.
Le foto e i video realizzati sulla via Casilina nell’ultimo week end mostrano una situazione al limite. L’autovelox viene segnalato non da un cartello fisso, ma da un piccolo segnalatore mobile, in plastica, legato con una cordicella ad un archetto parapedonale. La segnalazione è posta dietro una macchina macchina parcheggiata e praticamente invisibile a chi arriva dalla via Casilina. Solo superando la macchina parcheggiata (e a velocità limitata) sarebbe possibile vedere il cartello che segnala la presenza dell’autovelox: sistemato qualche metro più avanti. Anche in questo caso si tratta di un apparecchio mobile, parzialmente coperto dalle automobili parcheggiate.
Molti romani rischiano di trovarsi costretti a pagare delle multe salate e di perdere dei punti dalla propria patente. Alle sanzioni economiche infatti, viene abbinata anche la decurtazione dei punti dalla patente di guida: per un eccesso di velocità tra i 10 e i 40 km/h sono 3 punti in meno, che diventano 6 se l’eccesso di velocità è tra i 40 e i 60 km/h; l’eccesso di velocità di oltre 60 km/h infine è punito con una decurtazione di 10 punti.
Chiaramente, il rispetto della velocità e delle regole stradali deve rimanere la base sulla quale tutti devono essere d’accordo. Troppe volte infatti si sono registrati degli incidenti a causa dell’eccessiva velocità di auto e moto, per le vie della città. Ma allo stesso tempo sarebbe doveroso, inserire dei rilevatori di velocità nel modo più consono alla legge: con chiarezza e massima visibilità.