Le valutazioni dei giallorossi di Gian Piero Gasperini al termine della sfida contro i lariani guidati da Cesc Fabregas. Le pagelle di Roma-Como
Una rasoiata di Wesley dopo un’ora di gioco, regala alla Roma una vittoria prestigiosa e pesante. I giallorossi sconfiggono il Como 1-0 allo stadio Olimpico e chiudono il sedicesimo turno di campionato. Un successo che permette agli uomini di Gasperini di raggiungere quota 30 in classifica, certificando il quarto posto, a più quattro dalla Juve.

Roma-Como, le pagelle
Svilar 6,5: Non deve mettersi in mostra con interventi salva risultato, ma regala (come al solito) sicurezza alla difesa. All’ultimo pallone giocabile del primo tempo, si avventa in uscita su Douvikas e salva il risultato; si ripete ad inizio ripresa scattando su un tiro-cross deviato e anticipando Baturina. Nel finale è attento in uscita su Posch.
Mancini 5: Gasperini lo richiama spesso nel primo tempo, chiedendogli una maggiore copertura su Nico Paz. Aggressivo in marcatura, spesso è troppo nervoso: si becca un giallo evitabile. nel finale rischia il rosso per un fallo su Van Der Brempt: Feliciani (girato di spalle) non si accorge di nulla.
Ndicka 7: L’azione più pericolosa del Como nel primo tempo (il contropiede di Diao), nasce quando era rimasto a terra, nell’area di rigore avversaria. Attento in marcatura e micidiale negli anticipi. Nel finale è decisivo in chiusura su Posch.
Hermoso 6,5: Dopo dieci minuti è provvidenziale nel salvare in scivolata su Diao; nel primo tempo, con il Como che spara a salve, viene spesso coinvolto nel giro palla. Sempre concentrato, non sbaglia un intervento, diventando un muro invalicabile nel concitato finale di gara.
Rensch 6: Nel primo tempo limita al minimo le folate offensive: è bravo a chiudere sulla ripartenza di Diao (favorito dall’infortunio dell’attaccante del Como). Soffre l’intraprendenza e le finte di Addai. Meglio nella ripresa, quando gioca aiutando maggiormente la retroguardia.
Konè 6,5: Moto perpetuo: corsa, dinamismo e tecnica al servizio della squadra. La cosa più bella del primo tempo è il tocco che libera Ferguson in area di rigore. Nella ripresa si muove tanto, ma non sempre riesce ad entrare nel vivo del gioco. Molto meglio in fase difensiva: si attacca a Nico Paz limitandone (tanto) la manovra.
Cristante 6,5: Parte con una palla persa, che innesca la partenza di Nico Paz, poi ne ruba una a Caqueret, che Soulè non riesce a concretizzare. Lotta, sgomita, ci mette il fisico e ruba palloni. Segna anche un gol (con una gran botta), vanificato da un fuorigioco precedente di Pellegrini.
Wesley 7: Rompe l’equilibrio con un tiro secco: un colpo da biliardo che sblocca il risultato dopo un’ora di gioco: nella quale aveva alternato cose positive (una bella chiusura su Nico Paz) a cose negative (dopo 22′ minuti spreca una ripartenza tre contro due, tirando addosso a Da Cuna, poi non inquadra la porta, con Butez a terra). Nel finale si esalta: attento in difesa e propositivo in ripartenza: ha tanta benzina in corpo e se la gioca fino alla fine.
Soulè decisivo, Pellegrini e Ferguson lottano
Soulè 6,5: Le sue accelerazioni creano il panico nella difesa lariana: spreca un suggerimento di Cristante, poi dà il via all’azione che porta al tiro Ferguson. Nella ripresa colpisce un palo di testa (azione viziata da fuorigioco di Pellegrini) poi entra nell’azione del gol, regalando l’assist a Wesley. Decisivo.

Pellegrini 6: Nel primo tempo corre tanto, alla ricerca di una posizione in campo che non sempre riesce a trovare. Si accende poco prima dell’intervallo, prima rovesciando in area un pallone pericoloso, poi servendo Konè all’altezza del dischetto del rigore. Nella ripresa viene cercato poco dai compagni, ma prova a farsi notare con il palleggio. Esce, tra gli applausi, dopo 70′.
Ferguson 6: La doppietta in Scozia gli apre le porte della formazione titolare: dopo un quarto d’ora prova uno stacco aereo, poi intorno al 40′ ha due buone chance, che non riesce a concretizzare. Fa salire la squadra e prova a “pulire” diversi palloni sporchi. Sfiora il raddoppio con un diagonale che si perde sul fondo.
El Shaarawy 6: Si piazza a sinistra e prova a regalare velocità e profondità. Ci riesce in parte: si becca un giallo per fernmare una ripartenza pericolosa.
Bailey 6: In campo nel finale al posto di Soulè: Gasperini gli chiede velocità e ripartenze: impegna Butez con un destro dal limite.