Nicola Pietrangeli e il curioso faccia a faccia con Dio: “Gli troverà dei difetti”

Nel corso dell’ultimo saluto all’ex tennista, si è vissuto un momento molto curioso: “Avrà sicuramente qualcosa da ridire anche li…”

“Avrà sicuramente qualcosa da ridere anche davanti a Nostro Signore”. Le parole che hanno accompagnato l’ultimo saluto a Nicola Pietrangeli, hanno commosso e (in qualche modo) divertito tutte le persone presenti. Roma si è stretta intorno ad uno dei suoi figli adottivi. Pietrangeli, scomparso pochi giorni fa all’età di 92 anni, si era trasferito nella capitale ed ha vissuto qui gli anni più belli e intensi della sua vita.

Nicola Pietrangeli e il curioso faccia a faccia con Dio: “Gli troverà dei difetti” – Romacityrumros.it – Ansa foto

Gli era stato dedicato il campo centrale del Foro Italico: mai nella storia uno stadio era stato intitolato ad un personaggio ancora in vita. Lui stesso lo aveva indicato come il luogo nel quale avrebbe voluto vedere celebrato il suo funerale. Nel suo stadio è stata allestita la Camera Ardente: centinaia di romani si sono presentati per salutarlo: c’era una delegazione della Lazio ad accompagnarlo. La sua squadra del cuore; quella che nel 1974 lo aveva adottato. Ogni venerdì si presentava a Tor Di Quinto e giocava insieme agli uomini di Maestrelli le gare in famiglie: dove volavano botte da orbi. “C’era gente che la domenica non si metteva i parastinchi, mentre il venerdì si”, ha detto Giancarlo Oddi, difensore di quella Lazio. “Anche Pietrangeli ne faceva le spese. Non guardavamo in faccia a nessuno”.

Il saluto dell’amico rivale

Adriano Panatta si è presentato intorno a mezzogiorno. E’ arrivato, ha salutato e baciato la bara, poi con discrezione si è allontanato. Licia Colò, che è stata sua compagna, lo ha descritto in modo chiaro: Lascia un grande vuoto in me e in tutti noi, ma lascia anche una nipotina meravigliosa e una storia che continuerà a essere ricordata – dice la conduttrice televisiva con la quale Nicola ha avuto una storia -. Se devo indicare un difetto, forse l’arroganza ma che per me è anche un pregio: era uno tosto, che andava sempre contro corrente quando diceva le cose, aveva tanti amici e tanti nemici e questo significava avere coraggio“. Ma ancora più significativo è il pensiero di Don Renzo Del Vecchio il sacerdote che ne ha celebrato il rito funebre.

Il saluto dell’amico rivale – Romacityrumros.it – Ansa foto

“Amava avere l’ultima parola e finalmente potrà dirla al Signore. Non ho conosciuto Nicola, ne ho sentito parlare in questi giorni ma ho pensato all’uomo più che al personaggio, nel senso positivo del termine – ha aggiunto -. Ho pensato all’uomo nel momento in cui rimaneva da solo e ho immaginato di stare con lui nei momenti di grande paura e solitudine, consolandolo laddove ce ne fosse bisogno”. Parlando dell’ironia di Pietrangeli l’ha definita come una qualità “delle persone intelligenti”. E poi ancora: “Immagino Nicola che potrà incontrare il più grande di tutti e magari troverà qualche difetto anche a Gesù Cristo”.

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