Ecco le parole di José Mourinho al termine di Bologna-Roma. Lo Special One chiede scusa a Sanches e parla del suo futuro nella capitale
La disastrosa debacle avvenuta a Bologna, necessita di spiegazioni chiare da parte dell’allenatore della Roma che, dopo la sconfitta per due a zero, ha detto la sua ai microfoni di DAZN.
Numerosi i temi da sviscerare, a partire dal curioso cambio di Renato Sanches, passando per la grave sconfitta avvenuta soprattutto sul piano tattico, fino alle prospettive per il futuro dello Special One.
Le scuse a Sanches e il futuro nella capitale
Si inizia proprio con le scuse di Mourinho a Renato Sanches, entrato e sostituito nel giro di pochi minuti: “Voglio chiedere scusa pubblicamente a Renato Sanches, la decisione è stata dura per lui ma anche per me. Senza Dybala la classe non manca così come manca la fisicità senza Lukaku. Abbiamo avuto grandi difficoltà a livello fisico, il Bologna aveva gente con gamba, noi purtorppo no”. Ecco poi un plauso a Gianluca Mancini, costretto a giocare in condizioni precarie, vista la scarsezza difensiva della rosa giallorossa: “Abbiamo avuto le possibilità di fare gol e dopo la gara diventa difficile. Mancini è in grande difficoltà perché sta giocando con una pubalgia molto forte ma gioca perché vuole aiutare e ha la squadra ha bisogno di lui. E’ un esempio”.
Più che sul lato prettamente tecnico-tattico, in cui è emerso prepotente un gap, Mourinho mette l’accento sull’aspetto fisico: “Siamo stati inferiori dal punto fisico al Bologna. Io voglio continuare nella Roma, se continuo dobbiamo pensare bene come lavorare visto le limitazioni del Fair Play Finanziario. Meglio lavorare con qualche giovane con potenziali da sviluppari piuttosto che con altri che hanno niente da sviluppare per il futuro. Sono disponibile a pensare in un modo diverso”. Mou conclude: “L’anno scorso non siamo finiti quarti ma abbiamo fatto una finale europea. Se ci siamo tutti, siamo una squadra capace di fare risultato. Senza giocatori è dura. Se ci sarà una separazione non sarà mai per causa mia. Sarebbe dura. Ho fatto i complimenti a Motta, resta un mio bambino”.