Lotito: “La Lazio se la gioca con tutti”. Poi sullo stadio…

Il presidente della Lazio torna sulla vicenda del nuovo impianto: “Stiamo lavorando con il Comune”. E riapre al Flaminio

La vittoria a Napoli ha rilanciato le ambizioni in campionato della Lazio. Gli uomini di Sarri, partiti con l’handicap di due sconfitte nelle prime due gare di campionato, si sono imposti al Diego Armando Maradona, ottenendo una vittoria prestigiosa. Il presidente biancoceleste Claudio Lotito negli ultimi giorni ha rimarcato i milioni spesi nell’ultima campagna acquisti, che ha portato nella capitale Guendouzi, Kamada, Rovella, Castellanos, Isaksen, Pellegrini e Sepe: “Ho speso 100 milioni di euro”, ha ribadito il numero uno del club, che ora si gode i risultati del club.

Il presidente della Lazio Claudio Lotito sugli obiettivi della squadra e lo stadio – Roma.Cityrumors.it

Ai microfoni di Radio Roma Sound fm90, il numero uno del club biancoceleste ha toccato numerosi punti: dagli obiettivi della squadra, allo stadio di proprietà. Quando gli viene chiesto se si sente “l’arabo del calcio italiano”, Lotito risponde così: “Adesso che c’entrano i soldi? Un conto è l’aspetto tecnico e un conto è l’aspetto economico. Io non penso che il denaro sia esaustivo ai fini di allestire una grande squadra. Come si dice? I soldi non sono tutto, ma aiutano a vivere meglio. Effettivamente aiutano, ma non è che sono determinanti. Sicuramente una grande campagna acquisti necessita di denaro per poter comprare i giocatori, ma è altrettanto vero poi che noi abbiamo saputo amministrare la campagna acquisti con delle scelte, che penso e mi auguro, possano premiare alla fine del campionato”.

“La Lazio era una Cenerentola, oggi noi andiamo a comprare i campioni”

Lotito è stato uno dei primi presidenti a trattare con i proprietari arabi: nell’estate del 2009 chiuse l’acquisto di Mauro Zarate, spendendo oltre 20 milioni di euro. “Io sono un povero presidente quindi lasciate perdere, non è questo il problema. La cosa che m’inorgoglisce è che oggi la rosa della Lazio, rispetto a quando l’ho presa io vent’anni fa, che era una Cenerentola, un punto di partenza, oggi è un punto di arrivo. Ha credibilità a tutti i livelli soprattutto a livello internazionale dove, l’ho riscontrato con i vari club, viene considerata e rispettata. I giocatori della Lazio erano oggetto di attenzione e venivano acquistati da altre società. Oggi viceversa è capitato che anche la Lazio ha potuto acquistare giocatori da grandi club, gli stessi che nella storia avevano sempre acquistato i giocatori della Lazio. Sa a chi mi riferisco. Questo significa che siamo credibili, che il nostro progetto di crescita sta prendendo corpo”

Il campionato è fermo per la sosta della Nazionale. La Lazio è reduce dalla bella vittoria di Napoli e alla ripresa affronterà la Juventus. “Io amo dire che non vendo sogni, ma solide realtà. Io sono per la politica dei fatti e non delle parole. In campo non ci vado io, ma penso di aver messo il club nella condizione di avere una squadra competitiva. Poi sul campo ci vanno i giocatori e mi auguro che possano esprimere tutto il loro potenziale per potersi confrontare alla pari, se non altro, con gli altri club”.

Lotito, il progetto stadio e il Flaminio

Il patron biancoceleste Claudio Lotito è tornato sul progetto stadio e sul Flaminio – Roma.Cityrumors.it

Il presidente della Lazio Claudio Lotito era presente al premio “Vincenzo Orlandini” organizzato dalla sezione Roma 1 dell’A.I.A. in Campidoglio. Il patron era seduto vicino all’assessore Veloccia. Qualcuno ha immaginato che possano esserci novità sul fronte stadio. “Gli stavo vicino – risponde Lotito – perché mi hanno messo vicino. Veloccia? Stiamo lavorando per dare alla Lazio e alla collettività uno stadio. Vedrete che poi alla fine col tempo, spero il più breve possibile, possiamo in qualche maniera dare delle risposte. Dobbiamo sicuramente avere lo stadio di proprietà”. La Roma sembra avanti sul progetto. “L’approccio è sbagliato. Qui non c’è chi arriva prima. Qui c’è il problema di risolvere questa vicenda. Noi vogliamo farlo, non stiamo facendo una gara a chi arriva prima e a chi arriva dopo. Noi vogliamo risolvere il problema nel modo migliore per avere una struttura che sia la casa dei laziali, dove i tifosi biancocelesti siano contenti di poterci andare e la rispettano perché la considerano casa propria”. Lo stadio Flaminio? “E’ una delle ipotesi su cui stiamo lavorando”

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