Lazio, Tudor: “Siamo carichi e motivati, voglio una squadra difficile da battere”

Il nuovo allenatore della squadra biancoceleste ha raccontato in conferenza stampa le emozioni prima del debutto della sua nuova avventura domani contro la Juventus

Dopo l’addio di Maurizio Sarri, la Lazio volta pagina e con il nuovo allenatore Igor Tudor sulla panchina, da domani alle ore 18 contro la squadra bianconera, proverà a risalire la classifica per tornare a competere per una posizione che permetta di tornare in Europa anche il prossimo anno. Tra ansia da debutto, ma tanta certezza di poter aiutare la squadra a farlo, il nuovo mister biancoceleste ha presentato la partita di domani.

Igor Tudor in conferenza stampa – Romacityrumors.it – Ansa foto

 

Le parole del neo tecnico biancoceleste

Domani si comincia proprio contro la Juventus che ha visto il tecnico croato indossare per tanti anni la maglia bianconera e un anno fare anche l’allenatore in seconda di Andrea Pirlo. Come ha trovato la squadra dopo la sosta delle nazionali?

“I giocatori sono tutti tornati senza acciacchi. L’unico problema è che molti sono arrivati solo ieri. Con gli altri abbiamo lavorato bene, facendo sei o sette allenamenti. I ragazzi hanno fatti una settimana di buon lavoro, con la giusta applicazione”.

Esordire proprio contro la sua ex squadra

“Subito due volte contro la Juventus? Non credo al destino. Le sensazioni sono positive. Io guardo tutto come una sfida, all’idea di poter vincere. Alla Juve ho passato sette-otto anni della mia vita. Sono grato al club che mi ha fatto diventare quello che sono oggi, dal punto di vista del lavoro e non solo”.

L’emozione del debutto allo stadio Olimpico

“Le emozioni sono belle, questo è sicuro. E’ una gara contro un avversario importante. Le motivazioni sono sempre alte, poi la partita va preparata nel modo giusto, in attacco, in difesa. sui piazzati. Un allenatore pensa a come preparare la squadra, dandole quello che lui è. Io penso che la squadra debba essere sempre lo specchio di un allenatore. Ci vuole tempo, io sono qua da poco. Servirà la pazienza di fare questa trasformazione da squadra di un allenatore a squadra di un altro. Ci proverò a farlo in fretta, ma all’inizio non sarà perfetta e non sarà quello che voglio. Col tempo però si migliora”.

Le differenze con il modo di giocare di Sarri sulla fase difensiva.

“Ci sono due cose che penalizzano una trasformazione della squadra. I giocatori erano abituati da tre anni a giocare con un altro tecnico. Un allenatore forte. Quindi bisognerà stare molto attenti a fare le cose in un certo modo. Il modulo? Non è importante come pensate. Si può iniziare con un modulo e poi attaccare con più giocatori. La differenza non la faranno i numeri, ma il modo in cui si interpreta la partita”.

Ruoterà i giocatori visti gli impegni ravvicinati?

“Il calcio è cambiato da quando ci sono cinque cambi. E’ una cosa bellissima, che permette a tutti di essere protagonisti. Anche io devo capire bene durante le gare, chi ha dato tanto, chi può migliorare, chi è al massimo. Un conto sono gli allenamenti e un conto sono le partite. Io cercherò di metterci il meno tempo possibile. Perchè bisogna subito vincere, essere belli tosti e arrivare al risultato. Per ora abbiamo fatto otto allenamenti importanti e la squadra ha risposto bene. Vedremo domani, quando inizierà la partita”.

Tensioni tra squadra e proprietà e il rapporto con i media

“Non è una domanda per me. Non abbiamo parlato troppo di questo, ci siamo messi a lavorare subito per quello che conta. Se ti metti ad ascoltare radio e leggere i giornali ti ammazzi. Se c’è una cosa particolare vengo informato, altrimenti è un suicidio, anche quando le cose vanno bene. Ti portano a una strada sbagliata.

Ciro Immobile – Romacityrunmors.it – Ansa foto

 

Come sta Immobile

Con Ciro abbiamo parlato un paio di volte, lui tiene alla Nazionale, è molto motivato. Penso che dipenda solo da lui. L’ho visto voglioso di fare, sono due mesi importanti. I gol li ha sempre fatti e penso che li farà, ci conto tanto. Ha qualità sia calcistiche che umane, sono convinto che sarà molto importante da qui alla fine. C’è rispetto per il passato, ma non si vive di quello. Il calcio è crudele. C’è da vincere da squadra”.

Kamada può tornare utile?

“All’Eintracht giocava avanti e dietro. E’ completo, ha corsa e qualità di gioco. Se devo essere sincero è più adatto a questo calcio che a quello precedente. Tecnicamente non è pulitissimo ma ha altre doti che ho visto in questi giorni e mi piacciono tanto. Ha i gol, una dote che fa la differenza per un centrocampista. L’ho visto allegro e voglioso, ora vediamo con le partite. Per un giudizio finale conta il campo”.

Equilibrio tra i reparti

“Il calcio è fatto di equilibrio. Io dico sempre che serve gente che deve avere il gol nel sangue, ma anche giocatori che fanno la fase difensiva. E’ ideale avere gente che corre, che contrasta, che sa giocare a calcio e che sappia fare gol. Mi piace essere offensivo, ma non devo prendere troppi gol”. Felipe Anderson a tutta fascia? “Che si intende a tutta fascia? Non l’ho mai provato.  Lui è un giocatore disponibile, che ha gamba. Vedremo poi come giocheremo. Magari tutti sono convinti che giocheremo in un modo e invece potremo fare un altro schema. Bisogna vedere, anche nel corso della gara”.

La disponibilità dei giocatori?

“Ho visto i giocatori vogliosi ed orgogliosi di dimostrare che non sono da nono posto. Li ho visti bene, ma adesso era facile, quando ti trovi davanti ad un nuovo allenatore hai voglia di fare bene e di metterti in evidenza. Bisogna vedere nel periodo più lungo: con le battaglie, con le difficoltà. Sarà il tempo ad essere galantuomo. Il loro stato di forma sembra buono. Nei dati fisici la squadra è sempre stata in alto. Su questo argomento si è detto tanto. Bisogna correre, essere compatti e saper correre sia in avanti che indietro. Le gare si decidono nelle due aree. Abbiamo lavorato tanto, per capire anche le scelte giuste. Zaccagni e Luis Alberto possono anche giocare insieme. I giocatori forti possono essere compatibili”. 

Zaccagni, Luis Alberto e Felipe Anderson – Romacityrumors.it – Ansa foto

 

Come gestire il gruppo 

Ci sarà la sfida con la Juve, poi la Coppa Italia e poi il derby. Vedremo come effettuare le rotazioni. E’ vero, la Lazio ne ha fatti sempre pochi di gol da corner e da palla inattiva. Ma è anche la struttura della squadra che è penalizzante. Ma a volte basta essere più cattivi e concreti sotto porta. Poi ogni allenatore ha dei calciatori che utilizza di più. Vedremo se succederà anche qui. Io cercherò di fare giocare i migliori. Cataldi e Patric sono giocatori forti e bravi. Danilo ha giocato tanto, dietro sono contento che Patric sia tornato, mi è sempre piaciuto quando l’ho visto giocare. Poi tutti gli allenatori hanno giocatori che per tuo calcio hanno importanza un po’ diversa, non so se succederà anche qui. Sono molto attento di essere giusto”.

Cosa si aspetta dal debutto?

“Io ho visto i giocatori motivati. Devono avere coraggio e giocare senza pensieri. Me le prenderò io le responsabilità, se qualcosa dovesse andare male. Io voglio vedere coraggio, una squadra tosta e cattiva: devono difendere e attaccare tutti. Voglio vedere una squadra che sia difficile da battere e cattiva”.

 

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