Con una grande rimonta contro il Frosinone, la squadra di Maurizio Sarri saluta il 2023 con una bella vittoria che la porta a ridosso delle posizioni valide per la qualificazione europea
Possiamo dire, al termine della partita tra la Lazio e il Frosinone, che il migliore sia stato Guendouzi! Il gesto scomposto che lo ha portato a colpire la palla con la mano in area di rigore, e la conseguente trasformazione dal dischetto di Soulè, ha svegliato i biancocelesti che dal quel momento si sono come liberati di tutte le ansie e le paure e hanno rovesciato nella partita tutta la rabbia e e il furore che dovevano comunque essere messe in campo dal primo minuto. Condottiero della rimonta senza dubbio il Taty Castellanos che, con un gol e un assist per Isaksen, ha rovesciato l’andamento del match.
Maurizio Sarri ha sicuramente tirato un sospiro di sollievo perchè la partita si era incanalata in tunnel pericoloso per la Lazio, ma l’uno-due ha rimesso le cose a posto e dal quel momento la squadra ha giocato meglio e in scioltezza. Ecco il suo pensiero al termine della partita.
“Ci sono due aspetti che mi rendono fiducioso: il fatto che siamo andati in svantaggio che ha portato a quella reazione dello stadio. Potevano fischiarci, mentre ci hanno sostenuto e ci hanno portato alla reazione caratteriale, che è il secondo aspetto positivo della serata. Il risultato, alla fine, poteva anche essere più ampio”.
Le prestazioni individuali
“Felipe Anderson non sta vivendo un momento positivo. Ero convinto facesse bene e nel primo quarto d’ora era partito abbastanza bene, invece è andato in confusione e sono dovuto intervenire. Kamada? Per cultura è un ragazzo molto meno espansivo: è un ragazzo di più difficile interpretazione. In lui ci spero ancora. A Francoforte avevo visto un giocatore molto importante”. La difesa? All’inizio della stagione la squadra dava poca protezione alla difesa, ora Gila e Patric stanno facendo bene nonostante gli infortuni nel reparto. E nonostante un terreno comunque è ingiocabile”.
Può essere una partita della svolta?
“La squadra ha fatto una buona partita anche nel primo tempo, ma con meno capacità di trasformare il gioco in azioni da gol. andare sotto è una bestemmia, ma siamo andati sotto in modo discutibile perché un arbitro esperto fischia fallo prima e non si fa tirare dentro. Due situazioni positive: lo stadio che ci ha aiutato e non ha fischiato. E dopo 3/4 minuti di contraccolpo, siamo stati feroci e potevamo fare altri gol. Castellanos soffriva la mancanza del gol. Ha fatto una discreta partita, ma dopo il gol è stato un altro. Non direi carattere. Rovella ha fatto una buona partita, ma ha margine di miglioramento. Ha dinamismo, ma lo spreca con un po’ più di senso della posizione. Spesso ci fa prendere ripartenze perché si decentra troppo”.
La prima partita ribaltata proprio nell’occasione senza i senatori
“Lo scorso anno abbiamo fatto tutte partita come questa. A livello di rosa siamo più competitivi, ma a livello di undici no in questo momento. Abbiamo 3/4 che stanno rendendo molto meno dello scorso anno e questi nuovi ci stanno dando una grande mano”.
Sta per tornare il mercato, serve qualcosa alla Lazio soprattutto a centrocampo?
“Facciamo valutazioni logiche. Aspettiamo il primo controllo di Luis Alberto e poi le convocazioni del Giappone e poi vediamo. Se i due responsi non saranno positive serve un interno. Il vertice basso è un ruolo da specialista e le necessità delle squadre vengono davanti a tutto. Tra Rovella e Cataldi sicuramente è Rovella che può fare l’interno”.
Finalmente è arrivato il primo gol di testa
“Vuol dire che siamo scarsi in quel fondamentale. Siamo ripartiti da zero. Se qualche giocatore la smettesse di rendere meno del passato è nomale che dobbiamo per forza velocizzato l’inserimento dei nuovi. Se i vecchi tornassero quelli di un tempo i nuovi sarebbero una risorsa in più, invece ora sono strutturali”.