La Lazio non riesce a vincere a Madrid contro l’Atletico del Cholo Simeone e si qualifica agli ottavi di finale come seconda del girone. Ora il sorteggio sarà durissimo
Non è riuscita l’impresa alla squadra biancoceleste al Metropolitano contro la squadra spagnola. Serviva un miracolo invece è arrivata una nuova sconfitta in terra di Spagna (sempre sconfitta in Europa contro una squadra spagnola, tranne nella famosa semifinale del 1998 proprio contro l’Atletico che portò poi alla finale di Coppa UEFA persa contro l’Inter), ma soprattutto sempre la sensazione di non riuscire comunque a fare male alle avversarie di turno.
Ora nel sorteggio di Nyon di lunedì prossimo la Lazio troverà per forza di cose una squadra che ha vinto il proprio girone di qualificazione e sarà sicuramente un avversario davvero complicato. Ma per la Lazio arriva il momento di dare una sterzata in campionato, accantonando per un paio di mesi la Champions League per provare a risalire in classifica. Maurizio Sarri ai microfoni delle televisioni ha raccontato le sensazioni al termine della partita.
E’ comunque un grande traguardo essere riusciti a qualificarsi per gli ottavi?
“Sono comunque un po’ arrabbiato perchè siamo venuti a giocare in uno stadio difficile e contro un avversario di ottima levatura e tutto quello che abbiamo sbagliato lo abbiamo pagato e tutto quello che abbiamo creato lo abbiamo vanificato, perchè alla fine delle palle gol le abbiamo anche noi. E mi dispiace per l’approccio che abbiamo avuto nei due tempi, perchè il primi dieci minuti del primo e i primi dieci del secondo, c’era in divario di determinazione e di cattiveria in campo che noi abbiamo pagato. Però sicuramente soprattutto nella fase centrale del primo tempo avevo la sensazione di poter arrivare al pareggio prima dell’intervallo, perchè la partita a quel punto l’avevamo presa bene in mano. Però questi sono avversari difficili, avversari forti e anche io ho la sensazione che noi abbiamo fatto il massimo e a questo punto, visto che ,l’unica squadra che mi manca da affrontare in carriera è il Barcellona, spero di trovare proprio il Barcellona”.
Il segreto potrebbe essere a questo punto giocare spensierati e a mente libera?
“Spensierati? A me sembra che nei primi minuti dei due tempi abbiamo giocato pure troppo spensierati! Il problema è proprio quello. Per caratura mentale facciamo fatica, l’abbiamo dimostrato anche negli anni scorsi che facciamo fatica a gestire più competizioni. L’anno scorso eravamo scadenti in Europa e belli in campionato, quest’anno sta succedendo il contrario. Forse mentalmente non siamo da questi livelli”