Lazio-Roma, le pagelle: Zaccagni decisivo, Vecino ovunque. Mancini e Lukaku reggono

Le valutazioni dei biancocelesti e dei giallorossi al termine della stracittadina di Coppa Italia

La Lazio batte la Roma grazie ad un calcio di rigore trasformato da Zaccagni ad inizio ripresa. Tra i biancocelesti spiccano le prove di Vecino e della difesa. Decisivo Castellanos, che si procura il rigore della vittoria. Nella Roma Mancini regge la difesa e Lukaku ci prova fino alla fine.

Vecino protegge palla dsall’attacco di Dybala – Roma.Cityrumors.it

Lazio – Roma, le pagelle dei biancocelesti

Mandas 7: All’esordio assoluto con la maglia della Lazio. Mandas viene chiamato in extremis per sostituire il febbricitante Provedel. Nei primi 87′ fa da spettatore, sporcandosi i guanti solo per deviare un paio di cross. Ma nel finale salva il risultato rispondendo ad un tentativo di Belotti e alla ribattuta di Pellegrini. Sulla vittoria della Lazio c’è anche la sua firma.

Lazzari 6,5: Torna titolare dopo le due giornate di squalifica in campionato e la panchina di Udine. Nel primo tempo è il più propositivo tra i biancocelesti: dopo una discesa personale, sfiora il vantaggio. Esce (inspiegabilmente) a 20′ dalla fine.

67′ Pellegrini 6,5: Entra nel momento in cui la Lazio arretra e la Roma prova  a salire. Non si propone mai e prende un giallo nel momento più concitato della gara.

Patric 7,5: Secondo derby da titolare, secondo clean sheet: annulla Dybala e Pellegrini con grande personalità. Non sbaglia un pallone e anche nel concitato finale, non perde mai la testa.

Romagnoli 67,5 L’ultima gara da titolare l’aveva disputata il 12 novembre, nel derby di campionato. Dopo l’infortunio e i pochi minuti giocati ad Udine, torna dal primo minuto. E come nel derby di campionato, annulla Lukaku. Prestazione super, di esperienza e personalità.

Romagnoli, al ritorno in campo dal primo minuto, controlla Dybala. La gara dell’argentino è durata solo 45 minuti (screen Instagram) – Romacityrumors.it

Marusic 6,5: Non sbaglia un pallone. Attento, preciso, ordinato, sia a sinistra che a destra. Dalla sua parte non si passa.

Guendouzi 6,5: Nel derby di campionato era stato tra i migliori in campo. Oggi si ripete, pur con qualche piccolo errore nel palleggio. Dinamismo e corsa al servizio della squadra.

Cataldi 6: Ordinato, attento: non forza la giocata, ma non commette errori. ci prova nel primo tempo su punizione.

Vecino 7: Uomo ovunque del centrocampo. Difende, riparte, attacca e conclude: sfiora due volte il gol.

Felipe Anderson 6: Parte da esterno e fa dannare tutti per la solita prestazione svogliata. Chiude da attaccante centrale, organizzando un paio di ripartenze.

Castellanos 7: Era all’esordio nel derby: nel primo tempo sfiora il gol con un tiro dalla distanza, nella ripresa è decisivo nell’azione del rigore. E’ stato decisivo.

76′ Isaksen 6: In altre occasioni era entrato meglio: qualche errore in appoggio e un paio di ripartenze dove poteva pungere di più.

Zaccagni 7: Nel primo tempo ingaggia un duello personale con Orsatio, che non gli fischia neanche un fallo a favore. Nella ripresa si prende la responsabilità di calciare un rigore molto pesante. E non lo sbaglia.

67′ Pedro 4: Da un uomo della sua esperienza è inammissibile prendere due gialli in 40″: al netto delle provocazioni subite e non rilevate da Orsato.

Il calcio di rigore decisivo trasformato da Mattia Zaccagni e che ha regalato la vittoria e la qualificazione alla Lazio – Roma.Cityrumors.it

Le pagelle dei giallorossi

Rui Patricio 6,5: Non è un para rigori… Questo ormai è piuttosto evidente. Viene costantemente spiazzato, ma il suo voto, naturalmente, non viene intaccato dal rigore subito. Per il resto della partita, salva persino i giallorossi dall’oblio, facendosi trovare pronto in diverse occasioni.

Kristensen 4: Non restituisce sostanzialmente in nessun occasione la sensazione di essere in controllo. Sempre impreciso e mai puntuale, il difensore danese delude su tutti i fronti

Mancini 6: Fa il suo lavoro mostrando coraggio e personalità in una partita a dir poco complessa sotto ogni punto di vista. Le discese di Zaccagni e Cataldi stressano con costanza la linea difensiva giallorossa e Mancini sembra essere l’unico davvero in grado di resistere ai numerosi stress test biancocelesti

Huijsen 5,5: Il giudizio rispetto alla partita del giovane olandese è piuttosto stratificato. Se dovessimo considerarlo un calciatore come gli altri in campo, non potremmo fare a meno di condannare la sua serata, a causa del goffo errore sul rigore concesso alla Lazio. Tuttavia, i pochi minuti spesi tra i professionisti e la giovane età, ammorbidiscono il giudizio di un calciatore che, oltre al fallo in area, ha mostrato talento e personalità anche in questa delicata occasione.

Josè Mourinho, quarto ko in sei derby  (foto Ansa.it) – Romacityrumors.it

Karsdorp 5: Parte bene, finisce malissimo. L’imprecisione nelle trame di passaggi non è tollerata con una Lazio sempre in pressione.

Cristante 5,5: Fatica in fase di impostazione, ma risulta sempre utile in copertura. Non brilla, ma rimane un tassello fondamentale per evitare l’oblio incontrollato

Paredes 5: Si sacrifica e lotta su ogni pallone. Ha abbandonato la superficialità della prima metà di stagione. Permangono, tuttavia, dei limiti evidenti in termini di palleggio. L’argentino dovrebbe rappresentare il cervello tecnico-tattico dei giallorossi, ma, di fatto, diviene semplicemente un filtro difensivo. Da evidenziare anche un’aggressività fuori dal comune, perpetrata sempre con subdola furbizia.

Bove 5,5: Si sacrifica e lotta come un gladiatore, ma continua a peccare in termini di qualità.

Zalewski 5: Piuttosto trasparente come prestazione. Mai davvero incisivo sulla fascia, viene sostituito per un motivo.

Dybala 6: Importante nel primo tempo per regalare alla Roma la parvenza di una proposta offensiva. L’ennesimo infortunio manifestato nell’intervallo, dimostra per l’ennesima volta la condizione precaria dell’argentino. Il diamante più prezioso di una squadra, diviene inutile se si può mostrare soltanto a corrente alternata. Difficile costruire un progetto su un calciatore castamente in infermeria

Lukaku 6: La sua partita viene irrimediabilmente inquinata dalla prestazione imbarazzante del collettivo. Poche occasioni da sfruttare e le poche scaturite sono complesse e sporche.

El Shaarawy: sv

Spinazzola: sv

Pellegrini 5: Raccoglie il testimone di Dybala, ma non ne eredita neanche lontanamente il medesimo estro in fase offensiva. Mai pericoloso, spreca due occasioni manifestando una sorprendente goffagine nel tiro.

Azmoun 6: Entra con la solita voglia di dimostrare qualcosa e, difatti, risulta più utile di chiunque davanti. Sfortunatamente per lui, una certa imprecisione tecnica gli impedisce di essere decisivo

Belotti: sv

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