Lazio-Roma, le pagelle: Guendouzi lotta, Lukaku ci prova

Le valutazioni dei biancocelesti e dei giallorossi al termine della stracittadina, chiusa con il punteggio di zero a zero

Il derby della capitale si è chiuso sullo zero a zero, rispecchiando a pieno ciò che si è visto in campo nei novanta minuti: tanta tensione, tanta paura di perdere e poche emozioni. Nei biancocelesti Guendouzi è il migliore. Nella Roma Lukaku, con fisico e intraprendenza è stato il più pericoloso, pur senza mai tirare in porta.

Guendouzi e Bove a contrasto a centrocampo – Roma.Cityrumors.it

Lazio, le pagelle

Provedel 6: L’inizio veemente della Roma porta i giallorossi per quattro volte al tiro: Provedel respinge la conclusione di Karsdorp che poi porta al gol annullato di Cristante. Per il resto è impegnato solo in un paio di uscite. La Roma non tira quasi mai in porta e Provedel vive un derby da spettatore.

Lazzari 6,5: Soffre ad inizio gara l’intraprendenza di Spinazzola. Poi, coadiuvato da un ottimo Guendouzi, sale in cattedra. Nela ripresa salva su Bove, in una situazione molto complicata. Nel finale sono mancate le sue sgroppate.

Patric 7: Ha un compito non semplice, andando per primo a scalare su Lukaku, che spesso viene incontro all’azione. Lo controlla bene, lasciando le briciole all’attaccante belga. Finisce con i crampi, ma resta in campo nel finale.

Romagnoli 7: Sfiora il gol di testa, schiacciando un pallone che Rui Patricio riesce a deviare. Annulla completamente Dybala, con una gara di esperienza e solidità

Marusic 6,5: Inizio shock: Karsdorp imperversa dalla sua parte e sembra in difficoltà. Poi, con il passare dei minuti, sale in cattedra. Finisce stremato.

81′ Hysaj 6: In campo nel finale. Tiene la posizione limitando le offensive.

Guendouzi 7: Motorino instancabile: lotta, costruisce, ricuce e regala assist. Nel primo tempo a Luis Alberto, nel secondo a Immobile. E’ tra i più attivi.

Cataldi 6: Mossa a sorpresa di Sarri. Il tecnico, che in settimana ne aveva criticato le prestazioni in allenamento e in partita, lo schiera davanti alla difesa. Fa girare il pallone e regala anche una discreta copertura nella prima frazione, Soffre l’intraprendenza della Roma ad inizio ripresa ed esce.

63′ Vecino sv: Il suo derby dura undici minuti: il tempo di un recupero, di un tiro dal limite e di un infortunio.

74′ Rovella 6: Mantiene la posizione, ma non riesce a creare spunti in attacco. Bravo nel pulire un paio di palloni sporchi al limite dell’area biancoceleste.

Luis Alberto 6: Non stava bene, ma ha fatto di tutto per non mancare. Nel primo tempo ha due occasioni, calciando in entrambe le occasioni di prima intenzione. Il primo tiro si stampa sul palo. Il secondo sopra la traversa. Cala alla distanza: Sarri vorrebbe sostituirlo, ma i problemi fisici dei suoi compagni non gli consentono di rifiatare.

Felipe Anderson 5: Primo tempo da spettatore. Non riesce ad accendersi, nonostante dalla sua parte Lazzari e Guendouzi imperversino. Nella ripresa, dopo l’ingresso di Isaksen, passa a sinistra, ma non incide. Esce con i crampi.

81′ Kamada sv : Entra per fare l’attaccante esterno. Una posizione che all’Eintracht aveva già ricoperto. Conclude poco.

Immobile 5,5: Scende in campo con la fascia di capitano e lotta su ogni pallone. Fa ammonire Mancini, poi viene sanzionato con un giallo per un fallo ai danni del difensore giallorosso. Nella ripresa è stremato: Sarri lo vorrebbe sostituire con Castellanos, ma i problemi fisici degli altri biancocelesti cambiano i piani del tecnico. Nel finale crea l’ultimo pericolo girandosi in un fazzolletto.

Pedro 5,5: Primo tempo di calci (subiti) e proteste. Nervoso, ai limiti del giallo, non riesce ad accendersi.

63′ Isaksen 6: Ha spunti, e si vede: fa ammonire gli avversari, li supera in dribbling. Avrebbe bisogno di giocare di più: e di una maggiore fiducia.

Immobile in azione nel derby della capitale – Roma.Cityrumors.it

Roma, le pagelle

Pagelle a cura di Paolo Colantoni e Leonardo Marcucci

Rui Patricio 7,5: Nel primo tempo salva la Roma, permettendo ai ragazzi di Mou di non affondare nelle prima frazione di gioco. Anche nella ripresa, il portoghese si fa trovare pronto nelle poche occasioni che lo vedono protagonista

Ndicka 4,5: La sua zona diviene sovente territorio fecondo per le incursioni biancocelesti. Spesso disorientato e sempre impreciso, il francese continua a deludere

Llorente 7: Il duello con Immobile lo impegna costantemente, ma il centravanti di Sarri viene spesso disinnescato grazie alla solidità dello spagnolo. Provvidenziale in chiusura su una delle poche occasioni della partita

Mancini 6,5: Il suo caratteristico temperamento diviene un punto di forza per i giallorossi. Il difensore originario di Pontedera gioca psicologicamente con gli avversari, che sembrano soffrire le numerose provocazioni lanciate. Sul piano squisitamente calcistico, il numero 23 gestisce discretamente le penetrazioni biancocelesti.

Karsdorp 6-: Senza infamia e senza lode. L’olandese si rivela piuttosto goffo in fase di impostazione, ma relativamente affidabile in copertura.

Cristante 5: Per la prima volta dall’inizio della stagione, l’ex Atalanta perde la sua qualità più evidente: la solidità. Spesso in ritardo su Luis Alberto, il numero 4 concede allo spagnolo più di una conclusione, rischiando di condannare i giallorossi.

Paredes 4,5: Nessuna redenzione per l’argentino, che anche in questo derby manifesta i profondi limiti emersi nelle scorse settimane. Costantemente aggressivo nei momenti meno opportuni, mai coraggioso in fase di impostazione e trasparente in copertura, il numero 16 non si rivela mai un valore aggiunto per la formazione capitolina.

Bove 6: La qualità della sua prestazione diviene direttamente proporzionale alle energie rimaste dalle sfide precedenti. Una volta esaurito il carburante, si ritrova spesso in area, ma l’affanno fisico ne mina la lucidità,

Spinazzola 6,5: Il suo ritorno dimostra nuovamente quanto possa significare avere un esterno di spinta nell’undici titolare, ma una certa imprecisione in momenti catartici ci impediscono di promuoverne a pieni voti la prestazione.

Dybala 5: Probabilmente la prestazione più opaca della sua esperienza nella città eterna, anche e soprattutto se si considera l’importanza, sotto svariati punti di vista, della sfida con i cugini laziali. L’imprecisione, che normalmente non appartiene al vocabolario calcistico del fuoriclasse argentino, potrebbe essere il termine con cui riassumere i 90 minuti del numero 21. Non bastano gli sporadici colpi da mago in mezzo al campo, per compensarne le evidenti lacune.

Lukaku 6: Difficilmente considerato all’interno della flemmatica manovra giallorossa, non riesce sostanzialmente mai a impegnare la difesa avversaria nella prima fase della gara. Le poche occasioni in cui i colleghi lo servono sui piedi, Lukaku torna in se, portando con se il difensore avversario, in un duello impari, costantemente vinto dal gigante d’Anversa.

Azmoun: sv

Sanches:sv

Celik: sv

Kristensen: sv

 

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