Nella conferenza stampa alla vigilia di Lazio Feyenoord il portiere biancoceleste presenta la sfida che, se non ancora decisiva, sarà molto importante per il futuro della Lazio nel girone di Champions League
La brutta battuta d’arresto della Lazio in campionato con il Bologna non rappresenta certo il miglior viatico per una settimana cruciale per la stagione della squadra biancoceleste. Domani comincia il girone di ritorno del torneo europeo e domenica nel tardo pomeriggio c’è l’atteso derby contro la Roma. Uno snodo fondamentale insomma per le ambizioni degli uomini di Sarri.

E’ stato l’eroe inaspettato del ritorno in Champions League della Lazio. Quel gol di testa a tempo scaduto ha fatto il giro del mondo e il video è diventato virale sui social. Ivan Provedel di mestiere fa il portiere e lo fa talmente bene che lo scorso anno ha vinto il premio come miglior portiere della Serie A, quindi lui abitualmente cerca di evitare i gol degli attaccanti avversari, ma il suo gol da consumato attaccante all’ultimo secondo di quel Lazio – Atletico Madrid, che ha consegnato un oramai insperato pareggio alla Lazio, resterà scolpito a lungo nel cuore e nella mente, sua e di tutti i tifosi della Lazio.
Portiere goleador
Proprio Ivan Provedel, insieme a Maurizio Sarri, si è presentato nella conferenza stampa della vigilia per presentare il match di Champions League contro il Feyenoord.
“Tutti sanno quanto sia importante la partita di domani. Noi dobbiamo solo andare in campo e trascinarci l’uno con l’altro. Spero che il pubblico arrivi allo stadio come arriveremo noi. Non c’è un discorso matematico sul perchè non riusciamo a rendere come la passata stagione, altrimenti avremmo già trovato la soluzione. Lo scorso anno avevamo solidità, quest’anno ci stiamo mettendo più tempo. Ma non è una questione così immediata. Penso che l’unica cosa che non deve mancare sia la fiducia e lo spirito nel credere in quello che si fa. Si parla del mio gol, si scherza. Ma mi dispiace che si parli degli attaccanti. Purtroppo non ci stiamo riuscendo, a volte non è andata per il verso giusto. Bisogna essere sempre determinati e cattivi, facendo così gli attaccanti si sbloccheranno”.
La sfida può essere decisiva. Come la stai vivendo?
“La partita è molto importante ai fini della classifica. Ma lo è stata anche quella con l’Atletico, la vittoria a Glasgow e la sconfitta a Rotterdam. Ci stiamo preparando nel modo migliore possibile. Se abbiamo studiato Gimenez? Noi studiamo gli avversari, sappiamo cosa fare e cosa non fare. All’andata non siamo entrati con lo spirito giusto per affrontare quel tipo di gara. Sarà la cosa più importante per domani. Ci saranno tanti duelli che fanno la differenza, è una questione di testa e non di studio”.
Cosa rappresenta la Champions League per te?
“Se una cosa ti diverte non vuol dire che le dai meno importanza, e viceversa. Per me la Champions è un sogno che si realizza quindi vorrei andare più avanti possibile. Vorrei giocarla anche il prossimo anno, quindi devo arrivare tra le prime quattro, questo è il discorso del mister. Il campionato ci deve dare i punti per tornare in Champions, la coppa ci dà la benzina per fare il massimo in campionato. Il centrocampo? Ci sono state tre situazioni borderline dove non siamo stati impeccabili e abbiamo subito. Tutti stanno lavorando bene in entrambe le fasi, stiamo subendo poco. Quindi non c’è qualcosa in particolare da correggere. Le cose cambiano, gli avversari ci affrontano in modo diverso… si tratta di piccole cose che a volte riesci a incastrare e altre meno. A Bologna abbiamo subito solo un tiro in porta, il calcio non è una scienza”.

Secondo te come sta la squadra in questo momento?
“La squadra è incazzata. Nonostante sia arrivata da un po’ a risultati positivi in campionato, purtroppo ha fatto una brutta prestazione a Rotterdam e questo ci ha fatto arrabbiare molto. Col Bologna siamo partiti forte, purtroppo non è andata come volevamo. Quello che vedo io è una squadra arrabbiata perché non sta raccogliendo quello che ha seminato fino a questo momento. Bisogna affrontare questa partita di petto. Mettere via questa di Champions e poi pensare al derby, che sapete meglio di me quanto sia importante. E anche quella va presa di petto”.
Hai qualche rivincita da prenderti?
“Non ho nessun sassolino da togliermi. Devo cercare di essere un esempio, devo ripagare solo la fiducia del mister e dei compagni. Se sono arrivato qui a questa età era scritto così. Ma io sono contento di dove sono, anche se vorrei dare un contributo ancora maggiore visto che in questo inizio di stagione ho preso troppi gol.”