Il portiere della Lazio, con l’incredibile rete realizzata ieri a tempo scaduto, entra di diritto nella storia della Champions League
Il gol del portiere, soprattutto su azione, non può che essere evento raro nel calcio. Quella situazione estemporanea e disperata che fa decidere all’estremo difensore di turno di buttarsi in area di rigore avversaria, a tempo pressoché scaduto, in occasione di un calcio piazzato. Una situazione usuale nel futsal con l’utilizzo del cosiddetto “portiere volante”, una situazione eccezionale nel calcio.

Un gol indimenticabile. Uno di quegli eventi che nello stesso momento in cui accadono diventano iconici e saranno ricordati per sempre. Il portiere della Lazio, Ivan Provedel, realizza all’ultimo secondo, dell’ultimo minuto di recupero, di testa, il gol che sigilla il pareggio finale tra la Lazio e l’Atletico Madrid.
Un gol per la storia
Al minuto 94 della sua partita d’esordio in Champions League, il portiere della Lazio entra direttamente nella storia realizzando di testa, in piena area di rigore, su assist di Luis Alberto, un insperato e rocambolesco pareggio della sua squadra. Col gol realizzato all’Atletico Madrid, infatti, il portiere della Lazio è diventato il quarto estremo difensore a segnare un gol nella storia della Champions League. Ed è solo il secondo a farlo su azione. Del resto Provedel è un vero bomber e non è nuovo ad azioni del genere. Infatti aveva già segnato un gol in carriera quando, nel 2020, trovò il gol del pareggio in Ascoli-Juve Stabia (2-2) del 7 febbraio e ad oggi è in assoluto l’unico portiere italiano ad aver segnato due gol su azione. Esistono molti altri precedenti di portieri che in carriera sono riusciti a segnare più di una marcatura, ma soltanto su calcio di rigore. Anche per la storia ultracentenaria della Lazio è un evento molto raro. L’unico portiere biancoceleste a segno nella storia fu Lucidio Sentimenti, conosciuto anche come Sentimenti IV. Cochi, come veniva spesso chiamato, è il “numero uno” che ha segnato più gol nella storia della Serie A, ben cinque, tutti su rigore: tre con la maglia della Lazio, l’ultimo il 1° febbraio 1953 contro il Novara.

Solo in quattro in Champions League
Evento più che raro anche per la Champions League. Col gol realizzato all’Atlético Madrid, il portiere della Lazio è diventato così il quarto estremo difensore a segnare un gol nella storia della Champions League, ma soltanto il turco Sinan Bolat ne realizzò uno su azione e sempre di testa, per l’1-1 allo scadere tra Standard di Liegi e AZ Alkmaar nel 2009. Un gol decisivo quello di Bolat perché, grazie a quel pareggio, la formazione belga riuscì quantomeno a essere ripescata in Europa League. Poi fu la volta di Vincent Enyeama, che quando giocava per l’Hapoel Tel Aviv realizzò su rigore, nel match poi perso dagli israeliani contro il Lione, il 3-1. Gli altri tre gol sono stati realizzati dal portiere tedesco Hans-Jörg Butt, specialista dagli undici metri. La curiosità è che il portiere tedesco i suoi tre gol su rigore in Champions League li ha segnati sempre alla Juventus. La prima volta con la maglia dell’Amburgo, la seconda volta quando militava al Bayer Leverkusen, l’ultima occasione mentre difendeva la porta del Bayern Monaco.