Il laterale difensivo della squadra di Maurizio Sarri, autore dell’assist per il primo gol contro il Torino, racconta il momento della squadra alla radio ufficiale
Manuel Lazzari è tornato titolare, dopo un paio di “panchine” consecutive, nella delicata sfida contro il Torino, per la sesta giornata di campionato. Una partita che arrivava dopo alcuni risultati non proprio esaltanti che avevano fatto alzare qualche mugugno nell’ambiente.

Manuel Lazzari può essere considerato oramai uno dei veterani della squadra biancoceleste, arrivato nel 2019 quando Simone Inzaghi era sulla panchina della Lazio, ha collezionato 125 presenze con l’aquila sul petto.
Era troppo importante vincere
Ai microfoni di Lazio Style Radio, Lazzari ha ribadito l’importanza della vittoria ottenuta contro i granata: “È stata una vittoria molto importante arrivata contro una squadra molto difficile come il Torino che negli ultimi anni ci ha sempre dato tanto filo da torcere. Tornare alla vittoria, in casa, davanti ai nostri tifosi è stato molto bello e ci è servito anche per ritrovare un po’ di quell’autostima persa”. Era evidente come la tensione bloccasse la squadra, dopo il gol, tutto è venuto più facile. “Dopo un primo tempo molto equilibrato nel secondo ci siamo sciolti molto di più e abbiamo fatto una bell’azione sia sul primo ma anche sul secondo gol quindi l’importante erano i tre punti, per la classifica e per noi. Siamo contenti”. Domenica a San Siro contro il Milan sarà molto più complicato, ma è una partita dai ricordi piacevoli per l’esterno biancoceleste. “Ho dei ricordi bellissimi perché era il 100° gol di Ciro e abbiamo ottenuto anche una grande vittoria. Ci sono dei bei ricordi però il tempo è passato, domani ci aspetta una gara complicata e diversa. Ci faremo trovare pronti”.

Qualche sassolino nello scarpino
Il laterale ha tenuto a specificare alcune cose uscite nella scorsa settimane che avevano avvelato l’ambiente e non ha esitato a togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “Ho passato l’ultima settimana a leggere tante cose false e non vere. Mi sono stupito infatti: sono qui da cinque anni e in dodici/tredici anni di carriera non mi sono mai permesso di avere atteggiamenti fuori posto. Anzi. Chi mi conosce lo sa e queste cose mi hanno fastidio, ci sono rimasto male però ho attraverso un periodo difficile per motivi familiari e anche il presidente mi è stato molto vicino, mi ha chiamato. Ringrazio lui, la società, i miei compagni e tutti. Non devo dare spiegazione a nessuno. Cerco di dare il 100% sia in campo che fuori. Vado avanti per la mia strada”.