Lazio, la carica di Riedle: “Non ti capiterà un’altra occasione così con il Bayern”

L’ex centravanti tedesco sulla sfida tra i biancocelesti e il Bayern Monaco: “E’ una grande occasione. Sarà difficile affrontare un’altra volta un Bayern così in difficoltà”

Con la maglia della Lazio ha giocato tre stagioni, mettendosi in evidenza e segnando valanghe di gol. Karl Heinz Riedle è stato uno dei centravanti più forti della recente storia biancoceleste. Arrivò nella capitale dopo aver vinto il Mondiale di Italia 90′ con la maglia della Germania ed ha rappresentato per la società biancoceleste una sorta di riscatto dopo anni di difficoltà. Quando arrivò l’annuncio del suo acquisto, molti tifosi della Lazio faticarono a credere che il club fosse in grado di assicurarsi un attaccante del suo talento.

Karl Heinz Riedle sulla sfida tra Lazio e Bayern Monaco, ritorno degli ottavi di Champions – Roma.Cityrumors.it

Dopo aver vinto lo scudetto con il Werder Brema ed essersi laureato capocannoniere della Coppa Uefa nella stagione 89-90, Riedle era uno degli attaccanti più seguiti nel panorama calcistico internazionale. In Italia era stato accostato al Milan e molti pensarono che dietro il suo arrivo ci fosse proprio il club rossonero. Con la Lazio è esploso, mettendosi in evidenza nel calcio italiano, che in quegli anni rappresentava il top a livello internazionale. Riedle rappresenta ancora oggi uno degli attaccanti più completi e moderni che il calcio tedesco abbia mostrato. Agile, dotato di una buona tecnica individuale era un formidabile protagonista del gioco aereo. Forse uno dei centravanti più abili nello sfruttare i cross dei suoi compagni. Nonostante non fosse altissimo (sfiorava i 180 cm) era in grado di svettare di testa come nessun altro rimanendo in aria per diversi secondi. Una dote che ha saputo sfruttare a suo favore e che gli permetteva di avere la meglio nei duelli aerei anche al cospetto di difensori più alti.

Riedle su Bayern – Lazio: “Occasione unica”

Oggi continua a seguire da vicino le vicende della squadra biancoceleste, che martedì affronterà il Bayern Monaco per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League. “Ho visto le fasi salienti della gara di andata fra Lazio e Bayern Monaco. La squadra di Sarri ha vinto dimostrando di potersela giocare con i tedeschi, che hanno dimostrato di avere problemi anche in Europa oltre che in Germania. La Lazio ha una grande occasione, unica, di affrontare un Bayern così in difficoltà, lontano dopo tanti anni dalla vittoria della Bundesliga e costretto a rincorrere nella gara di ritorno negli ottavi di Champions. All’Olimpico i bavaresi hanno avuto diverse occasioni all’inizio della partita ma non sono riusciti a sfruttarle calando vistosamente nella ripresa grazie alla contemporanea crescita di Immobile e compagni”, ha dichiarato Riedle a Radio Olympia.

Il tedesco conosce perfettamente pregi e difetti delle due squadre. E’ un grande conoscitore della serie A e della Bundesliga. Nella sua carriera ha vinto un Mondiale, una Champions League, due campionati tedeschi, un campionato tedesco occidentale, tre supercoppe di Germania e un titolo di capocannoniere della Coppa Uefa. La carriera di Karl-Heinze Riedle è stata ricca di soddisfazioni. E di gol. Il centravanti ha partecipato alla vittoria tedesca nei Mondiali di Italia’90, manifestizione nella quale ha collezionato quattro presenze. Durante la kermesse iridata si è preso la responsabilità di calciare (e segnare) un rigore pesantissimo durante la semifinale contro l’Inghilterra.

Riedle con la maglia del Borussia Dortmund – Roma.Cityrumors.it

Riedle, l’arrivo alla Lazio nel 1990

Con il Werder Brema si è laureato capocannoniere della Coppa Uefa nell’edizione 89-90 segnando la bellezza di sei gol (di cui tre al Napoli, nel doppio confronto degli ottavi di finale). Gol che hanno scatenato l’interesse nei suoi confronti da parte degli osservatori italiani. Il primo club ad avvicinarsi a Riedle fu il Milan, che però si tirò indietro bloccato dai regolamenti interni. In quegli anni infatti i club italiani potevano tesserare solo tre giocatori stranieri e i rossneri, che avevano in rosa gli olandesi Gullit, Van Basten e Rijkaard, furono costretti a rinunciare. La Lazio sfruttò l’occasione e portò il calciatore nella capitale, grazie ad un vero e proprio blitz del direttore sportivo Carlo Regalia . Il dirigente biancoceleste per sviare i cronisti tedeschi, si finse il direttore sportivo del Milan. Motivo che portò in molti a credere che dietro all’operazione ci fossero proprio i rossoneri.

Nelle sue tre stagioni alla Lazio, Riedle ha collezionato 94 presenze e 32 gol. Gli ultimi due segnati nella gara decisiva contro il Napoli, che permise alla Lazio di Dino Zoff di tornare in Europa dopo sedici anni di assenza. “Sono onorato di aver fatto parte della storia della Lazio. Quando sono arrivato da campione del mondo nel 1990 il club proveniva da 2 anni in prima divisione, quando sono andato via nel 1993 già stava crescendo e diventando grande. Il gol al derby, emozionante al di fuori della normalità, quelli contro il Milan o contro la Juve come il 3 marzo di 23 anni fa sono ricordi senza tempo. In Italia quegli anni si giocava il campionato più bello in assoluto, Premier League e Bundesliga non erano paragonabili a quella serie A, arrivarci è stato un sogno come quello di aver vinto il Mondiale con la Germania e di essere arrivato primo in classifica con 2 squadre come il Borussia Dortmund stesso ed il Werder Brema. Sapete quale era la mia vittima preferita in Bundesliga? Un certo Bayern Monaco…”.

Riedle: “Ecco su chi punto nella Lazio”

Prossimo avversario della Lazio. Secondo Riedle ai biancocelesti non capiterà un’altra occasione come questa. Il Bayern vive un momento di difficoltà, con un tecnico traballante. L’ex centravanti dichiara di non essermi mai trovato in una situazione simile: con un allenatore che già conosce il suo futuro, lontano dal club. “Tuchel è un grande tecnico: ha vinto al Paris Saint Germain, ha portato a casa una Champions con il Chelsea e ha lavorato nel mio Borussia Dortmund. Lì fece un grande lavoro: rivoluzionò tutto, dal punto di vista tattico, nutrizionale e tecnico. Ha solo un problema. E’ molto introverso e questo ha rappresentato un limite”.

Riedle punta su Immobile (“deve essere il centravanti dell’Italia agli Europei”), Guendouzi, Luis Alberto e Felipe Anderson (“il migliore in campo nella gara d’andata”). E prova a regalare un consiglio a  Sarri: “Dovrà preparare la partita perfetta, la fase difensiva deve essere impeccabile, perché Kane, Musiala e se recupererà Sanè possono segnare in qualsiasi modo in qualunque momento. La Lazio dovrà essere brava a colpire negli spazi che il Bayern inevitabilmente le lascerà, forte dell’1-0 di Roma ma senza cullarsi sul vantaggio iniziale”.

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