Lazio-Genoa, le pagelle: Guendouzi è ovunque. Immobile entra bene

Le valutazioni degli uomini di Sarri dopo la sfida contro il Genoa, valevole per gli ottavi di finale di Coppa Italia: il francese e Pellegrini i migliori in campo

La Lazio batte il Genoa e approda ai quarti di finale di Coppa Italia, dove potrebbe affrontare la Roma in un derby molto atteso. I biancocelesti hanno sbloccato il risultato con Guendouzi dopo cinque minuti, gestendo il vantaggio fino al triplice fischio finale.

Mateo Guendouzi, uno dei migliori in campo tra i biancocelesti – Roma.Cityrumors.it

Lazio- Genoa, le pagelle

Provedel 6: Per Sarri non esistono portieri di riserva: Provedel è il titolare in campionato, Champions League, Coppa Italia, e a breve anche in Supercoppa italiana. Dopo dieci minuti risponde a Retegui. Poi si limita all’ordinaria amministrazione.

Hysaj 6: Non partiva titolare dal 7 novembre scorso. A distanza di più di un mese, Sarri lo rilancia, affidandogli la fascia destra. Prestazione sufficiente, tra buone giocate e piccole pause (brutto un pallone perso nel finale).

Gila 6: Inizio shock: al decimo perde una palla insanguinata, che porta Retegui al tiro. Poi viene superato due volte da Kutlu e Jagiello. Nella ripresa entra in campo con maggior sicurezza e al 15′ salva con una scivolata super su Retegui. Nell’ultima mezz’ora (dopo l’infortunio di Patric) resta l’unico centrale a disposizione. E gioca con sicurezza.

Patric 6: Scende in campo con la fascia di capitano e guida ancora una volta la difesa. Al 20′ Retegui lo anticipa troppo facilmente, sfiorando la traversa. Gioca con il solito spirito, ma al 64′ è costretto ad abbandonare il campo, fermato da un infortunio.

64′ Marusic 6: Entra e si piazza al centro della difesa. Un ruolo inedito per lui (in carriera aveva giocato nei centrali solo in una difesa a tre). Lo svolge con sicurezza, senza strafare e senza commettere errori.

Pellegrini 6,5: Era uno degli uomini più attesi. Non vedeva il campo dal 7 novembre scorso: ci mette cinque minuti per rubare un pallone e regalare un assist da perfetto terzino. Nella ripresa ci riprova pennellando un cross al bacio sulla testa di Felipe Anderson. In fase di spinta può dare tanto.

Luca Pellegrini, suo l’assist per il gol di Guendouzi – Roma.Cityrumors.it

Guendouzi 7,5: Attacca, difende, lotta e segna. E’ l’uomo ovunque, indispensabile per Sarri. Pronti, via e dopo cinque minuti mette a segno la sua prima rete con la maglia biancoceleste, con un colpo da biliardo che si insacca all’angolino. Poi regala un assist a Pedro. Difende con precisione e riparte. Nella ripresa salva su un paio di mischie pericolose, poi prova ad innescare Immobile.

Rovella 6: Sarri gli affida ancora una volta le chiavi del centrocampo. Arretra spesso sulla linea dei difensori per iniziare la manovra. Tocca tanti palloni, ma poche volte da la sensazione che possano essere quelli decisivi.

80′ – Cataldi sv: In campo nel finale. Pulisce qualche pallone pericoloso al limite.

Kamada 5: Con Luis Alberto infortunato e Vecino fuori, il ruolo di mezzala sinistra è il suo. Primo tempo anonimo: gira a vuoto, corre tanto, ma poche volta da la sensazione di poter essere pericoloso. Inizia la ripresa con un errore in palleggio che porta il Genoa ad un’azione pericolosa. Evanescente.

80′ Basic 5,5: All’esordio stagionale, si ritrova dopo trenta secondi a tu per tu con il portiere del Genoa: poteva dare un senso alla sua stagione, ma fallisce la grande chance in modo clamoroso.

Isaksen 6: La sua terza partita da titolare dura solo 26′. Isaksen si accascia all’improvviso a terra ed è costretto ad alzare bandiera bianca. Peccato

26′ Felipe Anderson 6: Entra a freddo per sostituire l’infortunato Isaksen. Sbaglia i primi due palloni e il pubblico inizia a mugugnare. Strozza troppo il tiro a fine primo tempo. Nella ripresa sfiora il raddoppio di testa. Servono i suoi guizzi, la sua intraprendenza. Sarri ha bisogno come il pane di ritrovare il Felipe brillante e propositivo dello scorso anno.

Castellanos 5,5: Torna titolare al centro dell’attacco: non vive un momento positivo e non riesce ad incidere. Sull’unica, potenziale occasione, si scontra con Felipe Anderson a due passi dalla porta.

64′ Immobile 6,5: Entra bene in partita: pulisce e gioca tanti palloni sporchi: crea una bella occasione calciando con il destro, poi manda in porta Basic con un assist illuminante.

Pedro 6: In assenza di Zaccagni è diventato il padrone della fascia sinistra. Sfiora il gol con un sinistro da posizione troppo defilata. Poi, nel finale, gestisce con esperienza qualche pallone complicato.

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