Le valutazioni degli uomini di Sarri dopo il match contro i ciociari guidati da Di Francesco. Spiccano le prove dei due attaccanti
La Lazio chiude il 2023 con un successo prestigioso contro il Frosinone. Castellanos e Isaksen sono i protagonisti della sfida con un gol e un assist per parte.

Lazio – Frosinone, le pagelle
Provedel 6: Era reduce dalla prestazione straordinaria contro l’Empoli della scorsa settimana. Oggi viene poche volte chiamato in causa: non può nulla sul rigore.
Marusic 6: Confermato sulla fascia destra, nonostante le recenti prestazioni poco brillanti. Senza Immobile, Luis Alberto e Cataldi è promosso capitano da Sarri. Gara di grinta e di carattere. Una delle migliori in tutta la stagione
Gila 6,5: Colleziona la nona presenza consecutiva da titolare. Bravo nell’anticipo in scivolata e nell’uno contro uno. E’ attento e non commette errori. E’ diventato un difensore affidabile.
Patric 7: Nella coppia centrale tutta spagnola recita il ruolo del dominante. Non rischia mai l’appoggio complicato ed è bravo a respingere un paio di incursioni pericolose degli attaccanti ciociari. Nel finale corona il suo sogno: segnare sotto la Nord. Applausi
Pellegrini 7: Seconda da titolare dopo la trasferta di Empoli. Nel primo tempo è di gran lunga il migliore in campo: si sgancia con continuità, cerca spesso l’uno/due con Zaccagni e mette un paio di palloni invitanti al centro. Ad inizio ripresa sfiora il gol con una botta dal limite. Al 53′ alza bandiera bianca per un problema muscolare.
53′ Hysaj 6: Entra nel momento peggiore. Presidia la fascia sinistra e tenta qualche folata. Senza strafare.
Guendouzi 6: Sufficienza di stima: per la grinta e per la corsa perpetua (chiude con un assist al bacio per Castellanos al 94′). Rischia di far passare un pessimo Capodanno a tutti i laziali con una leggerezza evitabile.

Rovella 6,5: Il regista titolare è ormai lui. Sarri lo sceglie per la sesta volta consecutiva in campionato (ottava da titolare nelle ultime nove gare). Fa girare palla senza strafare e con ordine. Bravo in un paio di recuperi difensivi.
86′ – Cataldi sv: Fa in tempo a farsi ammonire dall’arbitro per una protesta inutile al 94′: ingenuità che poteva evitare.
Kamada 5: Dopo Inter e Empoli (dove è subentrato dopo 20′) è alla terza gara che gioca con continuità. Nel primo tempo attacca e difende con continuità, tentando anche un paio di incursioni che non vengono però premiate dai compagni. Lentamente si spegne e si immalinconisce. Esce dopo 66 minuti.
66′ Vecino 6,5: Ingresso di personalità. Lotta, cuce e pulisce un gran numero di palloni. Meriterebbe più spazio e considerazione.
Felipe Anderson 5: “Se avesse continuità di prestazioni, non giocherebbe con noi”: questo il mantra di Sarri quando parla di lui. Ma oggi questo Felipe non giocherebbe neanche nelle altre squadre di serie A. Perde palloni, cerca dribbling che non gli riescono e non riesce quasi mai a creare superiorità, nonostante Guendouzi lo cerchi spesso. Sarri, esasperato, lo lascia negli spogliatoi.

46′ Isaksen 7,5: Ingresso spacca partita: assist per Castellanos, gol del 2-1 e traversa nel finale: 45′ di qualità, tecnica, grinta e potenza. Di meglio non si poteva chiedere. Il 2024 può essere il suo anno.
Castellanos 8: Non partiva dal primo minuto dal 3 novembre, trasferta di Bologna, gara nella quale fallì due clamorose occasioni. Oggi si rifà con gli interessi. Segna il gol del pareggio con un colpo di testa straordinario (alla Riedle), poi regala a Isaksen l’assist del 2-1. Nel finale prima gli viene annullatoil gol del possibile 3-1, poi sfiora la doppietta in acrobazia.
Zaccagni 7: E’ l’uomo più in forma dell’attacco biancoceleste. Nel primo tempo manda al manicomio Monterisi, a suon di dribbling e accelerazioni. Tenta la conclusione su punizione e confeziona una palla gol che Castellanos (che preferisce stoppare di petto piuttosto che colpire di testa), spreca. Nella ripresa, nel momento più difficile, prende per mano la squadra e prova una serie di giocate di livello. Esce stremato tra gli applausi.
86′ Pedro sv: In campo nel finale: entra nell’azione della traversa di Isaksen.