Una vittoria sofferta, arrivata all’ultimo pallone giocato e su rigore, ma sicuramente meritata per le tante occasioni avute durante l’intera partita. Ma il timbro non poteva che essere messo da Ciro Immobile
Una vittoria pesantissima quella della Lazio oggi contro la Fiorentina, arrivata all’ultimo secondo e su calcio di rigore, ma con la firma dell’uomo più atteso, Ciro Immobile. Glaciale dal dischetto, glaciale nell’incrociare il tiro e spiazzare Terracciano che fino a quel momento aveva fatto parate importanti. Non una rivincita, nessuna polemica, soltanto la consapevolezza che resta il bomber di questa squadra, the hystory man della storia di un club con 123 anni di vita. 199 gol e questo potrebbe essere il più importante di tutti perchè catapulta la Lazio a -2 dal quarto posto per una rincorsa che, dopo la partenza choc con le due sconfitte consecutive, sembrava difficile anche da pensare. Invece è proprio il capitano a firmare il gol all’ultimo secondo, assumendosi tutta la responsabilità di tirare un rigore pesantissimo, come ha sempre fatto con la maglia della Lazio addosso.
Ai microfoni di Sky al fischio finale, il capitano della Lazio ha raccontato le sensazioni vissute davanti a quel pallone posizionato sul dischetto di rigore all’ultimo secondo di gioco.
Quanto pesava quel pallone sul dischetto all’ultimo secondo?
“Era un momento complicato più per la squadra per via della sconfitta di Rotterdam, che per me, io metto sempre il bene della squadra la primo posto. I ragazzi oggi hanno lavorato bene, è stata una partita bella, aperta, si poteva vincere e si poteva perdere. Alla fine abbiamo vinto noi perchè ci abbiamo creduto di più”.
Una squadra cresciuta nel secondo tempo, ma che fatica a concretizzare quello che riesce a costruire.
“Si, è vero, perchè stanno mancando un po’ di gol di noi attaccanti, è ovvio che quando fai tanta mole di gioco, devi prima di tutto verticalizzare, poi devi avere la brillantezza di poter saltare l’uomo e trovarti sempre nella posizione migliore degli altri. Ecco forse è questo che ci sta mancando in questo momento, un po’ di lucidità davanti alla porta per far fruttare al meglio le occasioni che la squadra crea. Oggi poi non abbiamo subito gol e per noi è il primo punto di partenza, è sempre importante. Ora dobbiamo proseguire così”.
Dopo l’inizio difficile era stato detto che serviva tempo e pazienza. Ora però è stato fatto un importante passo avanti.
“Ci servono partite come queste per recuperare gli errori fatti all’inizio che ci hanno fatto andare giù anche moralmente e quello è stato ancora più penalizzante. Ora siamo nel vivo del campionato e della Champions League e quindi dobbiamo fare punti come siamo riusciti a fare stasera”.
Come sta vivendo questo momento Ciro Immobile?
“Io sono molto sereno, ho la mia famiglia che mi sta vicino, il gol di questa sera lo voglio dedicare a mio padre, che nell’ultima settimana non ha vissuto bei momenti. Sono felice. Mia moglie è sempre con me, mia mamma, mio fratello e poi i miei figli che fanno sorridere anche quando ci sono questi momenti un po’ così”.