Rocambolesco pareggio della Lazio a tempo scaduto grazie ad un gol da centravanti vero del suo portiere all’ultimo assalto disperato
Provedel: 10 Spettatore non pagante nel primo tempo sbroglia la normale amministrazione. Purtroppo assiste anche alla deviazione decisiva di Kamada in occasione del gol dell’Atletico che lo spiazza completamente. Nel secondo tempo tiene in corsa la Lazio con una uscita incredibile su Lino poi firma il miracolo al 97 con un colpo di testa che entra di diritto nella storia della Lazio.
Marusic: 6 Inizia a destra e sembra preoccuparsi più della fase difensiva che di accompagnare Felipe Anderson sulla fascia. Poi l’infortunio di Luca Pellegrini lo dirotta a sinistra dove improvvisamente si mette a spingere come una vera ala.
Patric: 6 Schierato a sorpresa al posto di Casale al centrodestra della linea difensiva della Lazio. Ci mette il solito ardore e la solita voglia di fare suo ogni pallone e ogni contrasto.
Romagnoli: 5 Serata tanto complicata per il centrale della Lazio. Morata è cliente davvero pericoloso forte fisicamente e con la tecnica giusta per sfruttare ogni distrazione. Due volte fa la scelta sbagliata nell’uno contro uno avversario.
Pellegrini: 6.5 Schierato a sorpresa dal primo minuto da Sarri è probabilmente il migliore della squadra. Sempre propositivo, tutte le giocate più pericolose arrivano da sue iniziative. Attento in difesa e sempre pronto a ribaltare il gioco, Purtroppo esce al minuto 37 per infortunio.
Lazzari: 6.5 Entra a freddo al posto di Pellegrini e comincia a spingere come sa fare bene. Guida l’assalto finale con continue scorribande mandando min crisi la difesa dell’Atletico Madrid.
Kamada: 5,5 Protagonista sfortunato nell’occasione del gol di Barrios. La punta del suo piede cambia completamente la traiettoria del pallone che spiazza Provedel. Per il resto prova a riempire l’aerea come ha fatto vedere bene in altre occasioni, ma senza fortuna.
Vecino: 5,5 Anche lui schierato a sorpresa dal primo minuto da Sarri, si mette in regia cercando di dare ordine e muscoli ad un centrocampo che era andato in sofferenza nelle precedenti partite. Fa sempre il compitino non riuscendo neanche a dare il suo contributo negli inserimenti offensivi
Luis Alberto: 6,5 Come sempre prende per mano la squadra cercando di creare gioco. Ordinato nel primo tempo, martellante nel secondo quando tira da tutte le posizioni. L’ennesimo tentativo a una manciata di secondi dalla fine del recupero, si trasforma in nel più bell’assiste della carriera. E Provedel ringrazia.
Felipe Anderson: 5,5 Dal brasiliano ci aspettiamo sempore le sgommate sulla fascia per affrontare e vincere gli uno contro uno con l’avversario. Pensa più a rispettare le consegne che aiutare la squadra in fase offensiva.
Immobile: 5,5 Momento no, inutile giraci intorno. Si batte, lotta, si propone, fa da sponda, però la palla giusta era arrivata grazie ad un errore del portiere Oblak, ma il “piattone”! ha colpo sicuro nion ha visto gonfiarsi la rete. E’ il destino dei bomber, se non segni vai sul banco della critica.
Zaccagni: 6,5 L’ala azzurra sembra quello sempre in grado di creare dal nulla una situazione pericolosa, ma oggi c’era un muro davanti ad ogni suo tentativo di dribbling. Da un paio di sue iniziative sono comunque arrivate le giocate più pericolose della Lazio.
Isaksen: 6.5 Entra al posto di Felipe Anderson e prova a dare la scossa alla squadra. Prova qualche giocata della sua e con Lazzari a sostegno la fascia destra diventa l’arma in più nell’assalto finale.
Guendouzi: 6,5 Ad un certo punto entra in area di rigore, salta un avversario, ne salta un secondo poi un terzo in slalom prima di sbattere sul muro di altri due avversari. In quella giocata c’è la fotografia della partita del Madrid e del francese. Volitivo, propositivo, sempore nel vivo del gioco soprattutto nel convulso finale.
Cataldi: 6,5 Ci teneva ad esordire in Champions League. Sarri sceglie Vecino al suo posto dal primo minuto, ma sfrutta a dovere quello che gli viene concesso quando entra al posto dell’uruguaiano. La palla gira più veloce e la Lazio guadagna inesorabilmente campo. Sta già andando ad esultare quando un suo tiro nei minuti finali sembra destinato in gol prima che Oblak con la punta delle dita lo devii in calcio d’angolo. Da quell’angolo nasce l’apoteosi finale
Pedro: 6 Anche lui come tutti i subentrati da la scossa giusta alla partita. Le sue accelerazioni palla al piede creano scompiglio nella difesa avversaria contribuendo a non farla mgiocare piĂą tranquilla.
All. Sarri: 6,5 Cambia molto ad inizio partita sorprendendo tutti. La squadra è ben messa in campo e nel secondo tempo, metabolizzato l’incredibile autogol, sembra trasformata almeno nella voglia di non mollare. Nel finale prende anche l’ammonizione perchè abbandona l’area tecnica, forse aveva pensato di anticipare Provedel e provare a buttarla lui dentro quella palla. Da questo rocambolesco pareggio anche per Sarri deve cominciare finalmente la stagione della Lazio.