In un momento particolare, alla vigilia della manifestazione dei tifosi al Flaminio, arriva l’annuncio del grande ex: “Un uomo perfetto”
Per i tifosi della Lazio è una sorta di D-Day. Oggi, alle ore 18.30 migliaia di sostenitori biancocelesti si ritroveranno allo stadio Flaminio, per manifestare la loro preoccupazione in vista del futuro e il dissenso nei confronti della società. Dall’addio di Sarri a quello di Tudor, dalla scelta di Baroni alla partenza di Felipe Anderson, Luis Alberto e Kamada, fino allo scetticismo su alcuni nomi che vengono accostati al club in sede di mercato (Tchaouna, Noslin, Cabal ecc…). I tifosi biancocelesti vogliono far capire al patron biancoceleste Claudio Lotito di essere stanchi di questo tipo di gestione.
A preoccupare tifosi e addetti ai lavori è il pericolo di un ridimensionamento delle ambizioni e del valore della squadra: dodici mesi fa la Lazio chiuse al secondo posto in classifica e sotto la spinta di Maurizio Sarri, sembrava orientata a disputare un’altra stagione di livello. Oggi si ritrova con un tecnico alla prima esperienza su una panchina di livello e con tanti giocatori (che hanno rappresentato il nucleo storico della squadra) che hanno lasciato il club o stanno per lasciarlo. Il mercato non scalda, anche alla luce delle enormi difficoltà nel chiudere in tempo determinate trattative e consci di quanto bisognerà muoversi sul mercato. Tudor, per bocca del presidente Lotito, chiedeva otto rinforzi: Baroni potrebbe pretenderne di meno, ma la squadra ha la necessità di rinforzarsi.
Rambaudi: “Baroni è l’uomo giusto per la Lazio”
Il mondo biancoceleste guarda con attenzione e preoccupazione al futuro. Ma c’è anche chi è pronto a scommettere su Baroni e sul rilancio della squadra. “Secondo me è giunta l’ora di chiudere un ciclo e di farne partire un altro e Baroni per me è l’uomo giusto per partire con questo nuovo progetto”, ha dichiarato in esclusiva ai microfoni di Notizie.com Roberto Rambaudi, ex ala destra della squadra biancoceleste alla fine degli anni novanta. “Il modo in cui viene gestita la società da parte del presidente lo conosciamo oramai da sempre, è sempre la stessa storia, quindi adesso è questione soltanto di aspettative. Bisogna essere chiari, la nuova Lazio non potrà lottare per lo scudetto, ma sicuramente dovrà porsi l’obiettivo di qualificarsi per le coppe europee”.
Secondo Rambaudi, il ciclo creato negli anni dai vari Inzaghi, Immobile, Milinkovic, Luis Alberto e Felipe Anderson si è concluso ed è necessario guardare avanti. “Bisogna ripartire con un nuovo ciclo, cambiare alcuni giocatori che sono arrivati al capolinea della loro avventura in maglia laziale, sia per limiti di età sia anche per stimoli. Rifondazione deve essere la parola d’ordine, ricostruire una rosa ringiovanendo”. Per guidare la squadra biancoceleste è stato scelto Marco Baroni, tecnico alla prima, vera grande esperienza in una squadra di livello. Baroni è reduce dalle esperienze al Lecce e al Verona, piazze dove ha ottenuto salvezze insperate.
Ora è chiamato al grande salto, in un club di livello. “ E’ perfetto per un momento come questo, sarà assolutamente stimolato perchè è arrivato finalmente in una grande piazza, in una grande società e non potrà che fare bene. A me ricorda molto il momento che sulla panchina della Lazio arrivò Inzaghi. La società aveva scelto “el loco” Bielsa, tutto era pronto, aveva anche firmato il contratto, poi per questioni di mercato, l’argentino si tirò indietro e Lotito si ritrovò senza allenatore e si scelse Simone Inzaghi, già destinato alla Salernitana. Tutti sappiamo come andò poi, ecco l’arrivo di Baroni e il momento che sta vivendo la Lazio, mi riportano indietro di dieci anni”.
Una situazione già vista in passato e che permise al club di aprire un ciclo vincente (in cinque anni con Inzaghi sono arrivate due Supercoppe italiane, una Coppa Italia e una qualificazione in Champions League). Ora è necessario guardare avanti. Il futuro si chiama Marco Baroni. Il nuovo tecnico (annunciato due giorni fa) ha il compito di risollevare la squadra e provare a ricostruire un ambiente devastato dagli ultimi dodici mesi di contestazioni e di risultati negativi. “Baroni resta comunque un buon allenatore, ha fatto tanto gavetta, ma in questi anni ha anche ottenuto importanti risultati tra promozioni e salvezze nelle varie categorie dove ha allenato”, ha aggiunto Rambaudi, “la società dovrà cercare di seguire le sue indicazioni, ma comunque lui avrà l’umiltà di ottimizzare comunque quello che gli verrà messo a disposizione”.
Sarà fondamentale completare la rosa e seguire le indicazioni del tecnico. “Arriveranno nuovi giocatori che con lui potranno valorizzarsi, se ricordiamo bene anche Luis Alberto quando arrivò lo conoscevano in pochi, fu proprio Inzaghi a trasformarlo nell’ottimo giocatore che poi è stato alla Lazio. Secondo me Baroni ha qualcosa in più di Tudor dal punto di vista degli stimoli perchè ha qualcosa in più da dimostrare, prima di tutto a se stesso”, ha concluso l’ex ala destra della Lazio.