La Lazio in campionato continua a stentare e non riesce a venire a capo neanche del Monza, comunque ben messo in campo da Palladino
Neanche il miracoloso oltre che rocambolesco pareggio all’ultimo secondo di Provedel, nell’esordio in Champions League contro l’Atletico Madrid, ha dato la spinta giusta agli uomini di Sarri che non riescono a battere in casa neanche i brianzoli.
La squadra sembra aver perso quella cattiveria agonistica, quella voglia di essere squadra che lo scorso anno l’ha portata forse, addirittura, ad andare oltre le aspettative, e sembra anzi la lontana parente di quel meccanismo perfetto sia difensivo sia offensivo che metteva in mostra in ogni partita.
Ritrovare gli stimoli giusti
Probabilmente la squadra sta facendo fatica a resettare quello che è successo lo scorso anno, l’avventura in Champions League forse distrae troppe energie nervose e mentali. Non sono serviti i due schiaffi presi da Lecce e Genoa nelle prime due giornate, non ha fatto scoccare la scintilla la grande vittoria di Napoli e neanche la brutta botta di Torino contro la Juventus, ma non saper prendere l’abbrivio giusto neanche dopo quello che è successo martedì contro la squadra di Simeone allora vuol dire che la strada è ancora lunga. Questione di stimoli, di motivazioni, che fanno girare tutti a un regime più basso. Luca Pellegrini ai microfoni nel dopo partita è stato chiaro: “Dobbiamo trovare gli stimoli guardandoci negli occhi, non possiamo aspettare sempre che gli altri ce li diano. Dobbiamo e vogliamo essere una squadra importante, le squadre importanti non aspettano una partita di cartello per avere gli stimoli perché i punti li fai anche contro le medio-piccole e noi non l’abbiamo fatto” e ha aggiunto “Vogliamo essere una squadra da Champions e dobbiamo dimostrarlo anche in campionato perché attraverso questo l’abbiamo meritata lo scorso anno”.
Manca un po’ di tutto
Anche Danilo Cataldi ha analizzato il match focalizzandosi su ciò che non sta andando bene in questo periodo: “Sta mancando un po’ di tutto, non siamo la squadra che siamo stati a Napoli, dobbiamo cambiare e fare qualcosa in più. Dobbiamo metterci in testa che è iniziato un nuovo campionato”. Anche il centrocampista romano mette l’accento sulla questione mentale, “le squadre che vengono qui non vengono per passeggiare ma per fare la gara, quando sblocchi il risultato e dopo poco ti fai raggiungere inizia una preoccupazione mentale che non riusciamo a spazzare via. Ci sta mancando qualcosa e dobbiamo assolutamente trovarlo”. “Penso che martedì con l’Atletico abbiamo visto che possiamo giocare alla pari con le grandi squadre, facciamo fatica a ricaricarci mentalmente, pensavamo di aver superato questo problema ma non è così”, ha concluso Cataldi.