Prima di cominciare vi parlo del meteo in questi giorni pre-natalizi: cupo, di un freddo quasi gelido. A Roma non si sta bene, la sciarpa è importante, il cappellino è d’obbligo così come gli insulti che ti porti dietro per il semplice fatto di indossarlo. Già, qualche fenomeno ieri mi ha detto: “co quer cappello nun so che me sembri… ma che davero c’hai così freddo?!”
Oggi loro sono a letto con la febbre, io sono andato a far colazione, poi in ufficio, dopo di che a fare la spesa, e sono tornato a casa. Senza influenza (per ora)… e soprattutto con in testa il mio cappellino! I miei 24 anni travestiti da 40 a volte possono rivelarsi utili.
Il Natale è alle porte e già lo scorso anno, durante le feste, sono stato a letto con la febbre alta. Non voglio mica ripetere l’esperienza della notte di San Silvestro: “5, 4, 3, 2, 1, AUGURI!!! Pepepepepepe Brazil lalalalala” …e io nel letto in dormiveglia assuefatto dalla tachipirina. Sapete come ci sentiamo noi uomini con 37 di febbre vero? Distrutti. Ecco, io ho avuto 39 e mezzo per un paio di giorni… avevo già scritto il mio testamento. Ma vabbè, questa è un’altra storia.
Mi sto dilungando troppo ma lo sto facendo di proposito. Ho cercato di temporeggiare perché ho paura di cadere nel banale, anche se poi, a furia di parlare di certe partite, è difficile non farlo.
Juventus-Roma e Real Madrid-Barcellona: il calendario ci fa trovare sotto l’albero due partite ad effetto. Clima freddo, calendario caldo, bollente.
Abitando a Roma so cosa vuol dire per i tifosi romanisti questa partita. Dopo il derby, è chiaramente la più sentita. Non sto qui ad elencare le ragioni, le avete ben presenti. Diciamo che in Italia, qualsiasi match contro i bianconeri, per le altre tifoserie, è il più sentito: succede per Napoli, Fiorentina, Inter, Milan, chiunque. Credo che anche il Pordenone se militasse nella massima categoria considererebbe “partita della vita” il match contro la Juv… ah no, loro opterebbero per l’Inter.
Scherzi a parte, le due squadre potrebbero arrivare con l’umore condizionato dagli ottavi di Coppa Italia dove la squadra di Allegri è agevolmente passata al turno successivo mentre quella di Di Francesco è stata eliminata dal Torino, non senza un pizzico di sfortuna. Tutto sommato, se escludiamo appunto l’ultima partita di Coppa, le due formazioni sono in forma. I bianconeri hanno il miglior attacco del campionato, i giallorossi la miglior difesa. Mi piace immaginare che le nostre aspettative non saranno deluse com’è invece già successo per Napoli-Juve e Juve-Inter.
Higuain vs Dzeko, Schick vs Dybala, Di Francesco vs Allegri con questi presupposti vorremmo vedere tanto spettacolo, una gran partita di Calcio. Speriamo solo che i protagonisti non tradiscano le attese.
Se per il big-match nostrano è lecito nutrire dei dubbi così non è per Real Madrid-Barcellona. Sarebbe una vera sorpresa non assistere ad un Clàsico, come sempre, spumeggiante.
I Galacticos al momento sono lontani dalla vetta della classifica. Ben 11 punti (con una partita da recuperare) li separano da Messi&Co. ma saranno galvanizzati dalla vittoria per 1-0 contro il Gremio nella finale del Mondiale per Club grazie al calcio di punizione di, manco a dirlo, Cristiano Ronaldo. CR7 che inoltre, un paio di settimane fa, ha aggiunto alla sua bacheca il quinto pallone d’oro raggiungendo il rivale Lionel. Due campioni assoluti, di quelli che nascono ogni 50 anni forse, dai quali ci aspettiamo tanto, tantissimo, e che daranno vita, come spesso accade in incontri del genere, ad una sfida nella sfida.
La banda di Valverde d’altra parte, contro ogni scetticismo estivo, ha metabolizzato in men che non si dica la partenza di Neymar ritrovando subito quella quadratura che da anni la rende una macchina quasi perfetta: miglior attacco e miglior difesa della Liga. Statistiche da capogiro.
E’ l’ultima chiamata per il Real, solo vincendo domani può sperare di riaprire i giochi altrimenti l’inseguimento si farebbe ancora più duro, a dir poco proibitivo.
Blancos e blaugrana a pranzo, bianconeri e giallorossi a cena: il menù dell’antivigilia di Natale è servito!
Per chiudere, qualche giorno fa ho avuto uno scambio di battute su Twitter con un giornalista che stimo troppo e da anni, Fabrizio Biasin, e dai miei complimenti per un suo editoriale siamo arrivati a parlare di buffet che, abbiamo convenuto, portano noi comuni mortali a compiere azioni spregevoli. Sì, credo proprio che la corsa al buffet sia la prima causa di “perdita di dignità” dell’essere umano.
Ve lo dico perché durante queste feste parteciperete sicuramente a qualche rinfresco del genere quindi mi raccomando: correte quanto più potete! I pasticcini non aspetteranno nel vassoio che voi finiate le vostre pizzette. Mettete tutto in un unico piatto: la dignità è sopravvalutata.
Io vi ho avvisati…
Buon Natale!
di Giorgio De Giorgi