“Io, il primo laziale a segnare un gol al Bayern Monaco”

Paolo Franzoni, ex attaccante della Lazio, ricorda in esclusiva a Roma.Cityrumors, il gol segnato nell’estate del 1974 al Bayern Monaco: “Quando i miei amici dicono che non è vero, tiro fuori i ritagli di giornale”

“Io ho giocato contro Franz Beckenbauer e fatto gol al Bayern Monaco”. Paolo Franzoni, attaccante campione d’Italia con la Lazio di Tommaso Maestrelli è stato il primo giocatore nella storia del club biancoceleste a realizzare una rete contro i fortissimi tedeschi. Il 17 settembre del 1974 i biancocelesti, che si erano da poco laureati campioni d’Italia, ospitarono i tedeschi per una gara amichevole che concluse la preparazione. Franzoni fu l’eroe a sorpresa di quell’incontro.

Paolo Franzoni, autore di un gol contro il Bayern Monaco in una gara amichevole contro il BAyern Monaco disputata ad agosto del 1974 – Roma.Cityrumors.it

Franzoni partì dalla panchina, iniziò la gara accomodandosi al fianco di Tommaso Maestrelli, ma poi entrò in campo e fu decisivo. Come aveva fatto qualche mese prima in un derby di campionato. In quell’occasione subentrò nell’intervallo e con la Roma avanti 1-0. “Fu il mio esordio in serie A e la prima partita giocata con la Lazio. Entrai alla fine del primo tempo e impiegai un minuto a fare gol. Con il Bayern Monaco il copione fu simile. Ma per andare a rete impiegai più tempo”.

La sfida contro il Bayern Monaco rappresentò per i tifosi della Lazio una sorta di rivincita con la Uefa. Chinaglia e compagni infatti, dopo la vittoria del titolo, non poterono giocare la Coppa dei Campioni a causa della squalifica di un anno inflitta dopo gli incidenti con l’Ipswich della stagione precedente. “Me lo ricordo bene. Io ero appena stato acquistato dal Brindisi durante il mercato autunnale e assistetti alla partita dalla tribuna. Si partiva dal 4-0 dell’andata ed era difficile recuperare. Ma la Lazio giocò una grande gara e sfiorò l’impresa. L’arbitro ne combinò di tutti i colori e fece scatenare l’inferno”.

La Lazio vince il titolo e non può disputare la Coppa dei Campioni.
“In compenso arrivò il Bayern Monaco”.

Cosa voleva dire affrontare i tedeschi in quel momento?
“Forse non ci si rende conto di cosa fosse il Bayern in quegli anni. Era una squadra sulla bocca di tutti. Erano i campioni di Germania, avevano vinto la Coppa Campioni e gran parte della loro rosa formava l’ossatura della nazionale tedesca che in estate aveva vinto i mondiali. Era una corazzata fortissima. Giocatori che molti di noi avevano visto solo in tv: gente Maier, Schwarzenbeck, Beckenbauer, Muller, Hoeness, un centrocampista straordinario. Noi entrammo in campo e guardammo tutti questi fenomeni del calcio mondiale che erano pronti a giocare contro di noi”.

Partiamo dall’inizio…
“Quando entrai allo stadio e lo vidi così pieno fu bellissimo. Una cornice di pubblico eccezionale. In tribuna c’era anche Fulvio Bernardini il commissario tecnico della nazionale. Io mi accomodai in panchina con mister Maestrelli, Polentes, Badiani ed altri compagni, convinto di assistere alla partita da spettatore. Non erano gli anni in cui si facevano tante sostituzioni e quindi capitava che spesso che chi iniziasse la gara, poi la finisse anche”.

Ma non fu così…
“No. E quello che è successo in seguito resterà per sempre nel mio cuore”.

La Lazio è sotto di un gol alla fine del primo tempo.
“Lo segnò Schwarzenbeck, un roccioso difensore centrale. Forte, ma soprattutto era identico a me. Sembravamo due gocce d’acqua. Stessa altezza, stessa forma del viso, entrambi con i capelli ricci. Quando me lo trovai di fronte sembrava di guardarmi allo specchio e anche lui fu della stessa impressione. Dentro di me pensai di avere un fratello tedesco che non avevo mai conosciuto”.

Lei entrò in campo a venti minuti dalla fine
“Al posto di Giorgio Chinaglia, che si era infortunato. Nel corso della gara prese una botta e zoppicava. Quindi Maestrelli mi fece entrare nel finale. Iniziammo ad attaccare per provare a trovare il pareggio e a cinque minuti dalla fine arrivò la svolta. Sono riuscito a segnare al Bayern Monaco”.

Giorgio Chinaglia nel match contro il Bayern Monaco allo stadio Olimpico di Roma (Facebook) – Roma.Cityrumors.it

Cosa ricorda di quel gol?
“Tutto. Il grande Mario Frustalupi fece un cross a mezza altezza in area di rigore. Il pallone si stava abbassando in area: mi gettai in tuffo e riuscii ad intervenire, indirizzando la sfera nell’angolo basso alla sinistra di Maier. In pochi istanti ho sentito lo stadio urlare di gioia. Avevo fatto gol al portiere campione del mondo”.

Si rese subito conto di quello che era accaduto?
“La gioia più grande arrivò il giorno dopo. Quando mi resi davvero conto di quello che avevo fatto. La rete segnata alla Roma in campionato e quella al Bayern Monaco sono per me ancora oggi motivo di grande orgoglio. Ero felicissimo, ma allo stesso tempo rammaricato perchè dentro di me pensai che un gol così importante avrei potuto segnarlo in Coppa Campioni e non in amichevole”

Oggi se pensa a quella rete cosa prova?
“A volte ancora non ci credo. E soprattutto non ci credono i miei amici. Spesso al bar, quando si parla di calcio insieme, io ricordo a tutti che nella mia vita ho giocato contro Beckenbauer e segnato un gol al Bayern Monaco. E se qualcuno non ci crede…sono pronto a tirare fuori tutti i ritagli di giornale che lo confermano”.

Il gol di Paolo Franzoni ne derby e la sua esultanza con Giorgio Chinaglia – Roma.Cityrumors.it

Franzoni, cosa le resta di questa esperienza alla Lazio?
“Una grande soddisfazione. Ho giocato poco, avevo davanti a me dei campioni straordinari, ma ho fatto parte di una Lazio incredibile che ha vinto lo scudetto e ha scritto delle pagine importantissime nella storia del calcio. Una squadra che durante la settimana litigava, ma che in campo si univa e dava il massimo. Tornare a Roma il giorno del centenario è stato emozionante. Io mi ero operato alle anche e non potevo giocare, ma Chinaglia voleva che scendessi in campo. Al posto mio giocò mio figlio. A me resta la soddisfazione di aver fatto gol ai campioni d’Europa. Mica male, no

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