Immobile vola in Turchia, la reazione dei tifosi della Lazio stupisce tutti

Il pubblico della Lazio sconvolto dall’addio dell’ex capitano. Le reazioni dei tifosi all’indomani della cessione del bomber più prolifico della storia biancoceelste

Prima l’addio di Sarri, poi quello di Tudor, Luis Alberto, Felipe Anderson, Kamada ed ora quello di Ciro Immobile. La Lazio cambia pelle e si trasforma, chiudendo un’epoca e provando ad aprire un nuovo ciclo. La partenza di Immobile ha lasciato il segno. L’ex capitano della Lazio lascia la capitale dopo otto stagioni e duecentosette gol realizzati. Il centravanti ha accettato il trasferimento al Besiktas, dove disputerà le prossime tre stagioni e percepirà sei milioni di euro all’anno.

Ciro Immobile lascia la Lazio dopo otto stagioni e 207 gol realizzati – Roma.Cityrumors.it – Ansa Foto

L’addio di Immobile ha portato i tifosi biancocelesti a vivere un mix di emozioni contrastanti: rabbia, incredulità, e preoccupazione. La sua cessione ha diviso l’ambiente ed esasperato l’ansia che questa prima fase di mercato ha caratterizzato la tifoseria. Molti hanno reagito con desolazione, altri hanno accusato il club di smantellare la squadra. Qualcuno, ha preferito lanciare un messaggio chiaro: “Ora basta con le scommesse, ma compriamo qualcuno di importante”. David, 46 anni, e l’abbonamento appena rinnovato (“mi sono fatto convincere anche quest’anno”), parla di “fine di un’epoca. Mi dispiace tanto per Ciro, ma credo che il più lo avesse già dato. Adesso però la Lazio si trova davanti ad un bivio: vuole ridimensionarsi o provare a crescere? Perchè se la risposta è la seconda, è arrivato il momento di acquistare qualcuno di spessore. Oltre a chi è già arrivato”

Francesco prova a guardare oltre Immobile: “Io sono contento che non sia andato in Arabia Saudita, in una sorta di cimitero degli elefanti. Sarebbe stato il canto del cigno, e non se lo merita. Non è andato in Premier o in Liga, ma almeno va in un campionato. Sono contento per lui che va a giocare a pallone e non a fare una comparsata. Io ho visto andare via D’Amico, figurati se posso essere preoccupato ora. Mi dispiace, ma bisogna andare avanti”. Sulla stessa linea anche Maurizio:Io ho resistito agli addii di Nesta, di Signori, di D’Amico. Mi dispiace, ma bisogna andare avanti. Io non sono preoccupato del fatto che vada via un giocatore come Immobile, che ha dato tanto alla Lazio, ma che non era più lui da almeno un paio di anni. Il problema è soprattutto legato a quelli che stanno arrivando, anche se da laziale spero che non siano scarsi come tutti dicono e che si rivelino giocatori importanti”.

I tifosi della Lazio preoccupati dall’addio di Immobile e dagli acquisti del club – Roma.Cityrumors.it – Ansa Foto

“Troppe critiche verso di lui. Ora serve un segnale”

Mirella, abbonata da oltre quindici anni allo stadio, è diretta. “E’ una giornata triste. Io ho visto andare via Chinaglia ed è stato il trauma più grande. Ma l’addio di Ciro si avvicina a quel momento. E ti dico di più: mi dispiace pensare che Immobile abbia dovuto subire le critiche dell’ultimo anno. Gli auguro tutto il bene del mondo. Se lo merita e rimarrà sempre nel nostro cuore. Ora pretendo che arrivino giocatori veri e che ci rappresentino bene. Serve un colpo alla Klose, uno che ci faccia essere riconosciuti ed apprezzati. Abbiamo perso troppi giocatori”. Dello stesso avviso è Paolo: “L’addio di Immobile è una coltellata. Io l’ho sempre difeso e quest’anno avevo scommesso con un amico che avrebbe chiuso la stagione segnando oltre 20 gol. Purtroppo questa scommessa l’ho già persa. Ma allo stesso tempo devo ammettere che ero uno dei pochi a pensarla così: io vado allo stadio e posso dirti che nei confronti di Ciro non c’era più quell’amore che c’era prima. Veniva spesso criticato, contestato e molti addirittura gli preferivano Castellanos. Quindi mi da un pò fastidio oggi pensare che, molti di quelli che lo criticavano, ora lo rimpiangeranno”. 

“Tornati indietro di venti anni”

Tante, le voci critiche. Per Emanuele, la Lazio ha fatto un passo indietro clamoroso: “Sono passati venti anni e ora siamo tornati ai tempi di Mimmo Caso in panchina. Sta succedendo qualcosa di scandaloso. Io ho sempre detto che la società era partita dalle macerie e piano piano, un tassello alla volta, ha fatto dei passi avanti. Oggi la situazione è drammatica. E’ un ridimensionamento vero. Siamo passati dalle stelle alle stalle nel giro di dodici mesi. La ciliegina sulla torta è Immobile, la sua cessione e soprattutto la sua sostituzione. Io sono preoccupato. In passato quando la Lazio ha ceduto dei big li ha sempre sostituiti bene: quando andò via Klose abbiamo preso Immobile, quando partì Biglia prendemmo Leiva, abbiamo sostituito Candreva con Luis Alberto: e ora?”.

Anna, una laziale doc di sessanta anni, è molto preoccupata: “Fabiani ci ha detto che il modello deve essere il Bologna. Ma stiamo scherzando? Io non voglio rassegnarmi alla mediocrità. Stiamo perdendo giocatori che negli ultimi anni hanno rappresentato la nostra storia e non può essere tutto normale. Quali sono i giocatori a cui ci aggrapperemo? Quali sono i calciatori rappresentativi che diventeranno dei punti di riferimento?”. Marco è molto critico con Lotito. “Quando lo senti parlare sembra sempre che lui sia l’unico intelligente, in mezzo ad un mare di incapaci. Pensa quanto sono stupidi i presidenti delle altre squadre che spendono trenta, quaranta milioni per i giocatori, quando lui con due o tre milioni riesce a prendere dei fenomeni…”.

Nell’ultima stagione Immobile ha segnato solo sette reti in campionato – Roma.Cityrumors.it – Ansa Foto

“Basta scommesse, è arrivato il momento di comprare giocatori veri”

Paolo, 40 anni, lancia un messaggio a Lotito e Fabiani. “Nella Lazio esistono i contestatori a prescindere, quelli che anche di fronte all’acquisto di Messi e Ronaldo contesteranno, ma ci sono anche quelli che giudicano e che sono pronti a sostenere la squadra. Ma oggi anche questi sono preoccupati, delusi e scontenti. Non ci si può nascondere dall’altra parte di fronte alla contestazione e ai numeri degli abbonati. Siamo passati in dodici mesi dal secondo posto ad una squadra deludente, da Immobile a Noslin, da Luis Alberto a Dele Bashiru, da Felipe Anderson a Tchaouna. E’ arrivato il momento di dare un segnale. E’ arrivato il momento di portare giocatori di qualità. A me dispiace per Immobile, ma credo che sostituire uno che negli ultimi due anni ha avuto problemi, sia più semplice che sostituirlo dopo la vittoria della Scarpa d’oro. Ma è arrivato il momento di far andare avanti le idee e di comprare qualcuno all’altezza”.

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