Matteo Guendouzi, colpito duro al mignolo del piede con la propria nazionale, si è sottoposto ad un controllo. Ecco il responso degli esami
Nela sfida contro Israele, valevole per la terza giornata della Nations League, il ct della Nazionale francese Didier Deschamps lo aveva inserito ad un quarto d’ora dalla fine. Per Matteo Guendouzi sono stati sufficienti per segnare una rete (la prima con i Blues) e mettere a referto un assist. Il centrocampista francese sta vivendo un momento estremamente positivo: nella Lazio ha assunto un ruolo di vero e proprio leader del reparto di centrocampo e sta trovando continuità anche con la maglia della Francia.
Deschamps lo ha premiato, schierandolo dal primo minuto nella sfida contro il Belgio, disputata il quattordici ottobre scorso e vinta dalla Francia per 2-1. Il centrocampista della Lazio è partito titolare, ed ha abbandonato il terreno di gioco solo al settantaquattresimo minuto, a causa di un duro colpo subito in un contrasto. Un pestone che lo ha costretto a lasciare il campo.
Guendouzi, le visite mediche
Guendouzi è tornato a Roma e si è immediatamente sottoposto alle visite mediche di rito, per verificare le sue condizioni. I sanitari della Nazionale francese e i biancocelesti temevano che potesse esserci una frattura del mignolo del piede sinistro. Il club biancoceleste ha immediatamente attivati la propria equipe sanitaria per permettere al centrocampista di capire l’entità dell’infortunio. Sabato prossimo all’Allianz Stadium di Torino, gli uomini di Baroni saranno chiamati ad un impegno probante sul campo della Juventus (calcio d’inizio alle ore 20:45).
Guendouzi è una pedina fondamentale nello scacchiere tattico biancoceleste. Da quando Baroni ha cambiato modulo, optando per il 4-2-3-1 (anche se molti pensano che lo schema base sia un vero e proprio 4-2-4, con Dia e Castellanos punte centrali, e Zaccagni e Isaksen sulle corsie esterne), il centrocampista francese è diventato insostituibile: un vero e proprio punto di riferimento per la mediana biancoceleste. Ha formato con Rovella una coppia di mediani in grado di interrompere l’azione degli avversari e di ripartire. Guendouzi ha giocato tutte e sette la gare di campionato e la sfida di Europa League contro il Nizza: novanta minuti nel pantano dello stadio Olimpico, lottando su ogni pallone e giocando una sorta di derby personale (fatto di continui battibecchi e smorfie nei confronti dei tifosi del Nizza, squadra rivale dell’Olimpique Marsiglia, formazione dalla quale la Lazio ha acquistato il centrocampista la scorsa estate).
In questa stagione Guendouzi è diventato a tutti gli effetti un leader tecnico e carismatico della squadra. Nel finale dello scorso campionato, con l’avvento di Tudor in panchina, era tornato in discussione: tra il centrocampista e il tecnico croato il rapporto non era mai sbocciato, frutto anche di incomprensioni nate ai tempi di Marsiglia. Con Baroni la musica è decisamente cambiata. Guendouzi non solo è tornato al centro del gioco, ma è diventato una pedina fondamentale per la sua duttilità: in estate era stato addirittura testato nel ruolo di trequartista, mentre oggi è uno dei centrocampisti che meglio interpretano la doppia fase di gioco. A Torino, contro i Granata di Vanoli, ha anche trovato la via del gol, con un rasoterra insidioso dal limite dell’area di rigore, mentre a Firenze aveva colpito la traversa su corner.
Gli esami di Guendouzi
Ecco perchè la Lazio era terrorizzata all’idea di poterlo perdere: in vista della trasferta di Torino e per le prossime gare. Se fosse stata confermata la frattura del mignolo infatti, il rischio era di vederlo saltare diverse sfide ravvicinate. La Lazio, dopo la sosta, sarà infatti chiamata ad un vero e proprio tour de force: dal diciannove ottobre (giorno di Juve-Lazio) al dieci novembre (quando all’Olimpico si giocherà Lazio-Monza) i biancocelesti giocheranno sette gare in ventuno giorni. Una serie di impegni ravvicinati, nei quali Baroni sarà probabilmente costretto a rinunciare a Lazzari, fermato per un problema muscolare nella gara contro l’Empoli.
Ma da Guendouzi arrivano fortunatamente buone notizie: gli esami a cui si è sottoposto il centrocampista francese presso Villa Mafalda, hanno infatti evidenziato solo una contusione al mignolo del piede. Nessuna frattura, nessuna lesione di grandi entità. Una semplice botta che deve essere riassorbita. Il centrocampista francese resta in dubbio per la trasferta di Torino. Le sue condizioni sono da valutare, ma fortunatamente non esiste nessun pericolo. Nel caso in cui non se la sentisse di rischiare a Torino (particolare sul quale, vista la tempra del giocatore non ci sentiamo di scommettere), potrebbe saltare solo il match con i bianconeri (in vista del quale Baroni potrebbe schierare la coppia composta da Rovella e Vecino, pienamente ristabilitosi dopo l’affaticamento che gli aveva fatto saltare la sfida con l’Empoli), per poi rilanciare nuovamente Guendouzi in vista della sfida di Europa League contro il Twente, in programma giovedì ventiquattro ottobre in Olanda. Guendouzi è pronto a guidare il centrocampo biancoceleste. Baroni può tirare un sospiro di sollievo.