Fiorentina-Lazio, le pagelle: non basta Gila. Gudmundsson decisivo dal dischetto

Le valutazioni degli uomini di Baroni, dopo la sconfitta, 2-1 contro i viola. Le pagelle al termine di Fiorentina – Lazio

Dopo il successo contro il Verona, la Lazio viene sconfitta a Firenze, nella quinta giornata di campionato: seconda battuta d’arresto in campionato per gli uomini di Baroni, dopo il ko di Udine. Dopo aver chiuso il primo tempo avanti 1-0 (gol di Gila), la Lazio crolla nella ripresa sotto i colpi di Gudmsundsson, che realizza due calci di rigore.

L’esultanza dopo il gol di Gila a Firenze – Roma.Cityrumors.it

 

Provedel 7: Parata salva risultato su Colpani: esce alla disperata e respinge con il corpo la conclusione ravvicinata del fantasista viola. Incolpevole sui due rigori decisivi.

Lazzari 6: Deve vedersela con Gosens e Bove, che si allarga spesso dalla sua parte. Primo tempo molto positivo: spinge con forza e costanza, creando con Isaksen una coppia ben assortita. Un suo assist per Noslin avrebbe meritato miglior fortuna.

Patric 6: Mossa a sorpresa di Baroni, che lo preferisce a Romagnoli. Lo spagnolo è il primo a salire su Kean e a tentare l’anticipo. Nel primo tempo commette una sola incertezza, quando si volta di spalle e lascia all’attaccante viola il tiro. Nella ripresa gioca senza sbavature.

Gila 6,5: Nel primo tempo si fa notare più in fase offensiva che in quella difensiva. L’atteggiamento viola (con una sola punta in campo, Kean, spesso controllato da Patric), gli consente di proporsi in attacco. Dopo due colpi di testa pericolosi, si avventa sull’assist di Tavares e sblocca il risultato.

Nuno Tavares 5,5: Macina chilometri sulla sinistra, fronteggia Dodo con personalità e si propone in attacco: tenta la conclusione di destro (respinta da De Gea) e mette in mezzo palloni pericolosi: confeziona l’assist per il gol di Gila. Decisivo nel finale, quando entra in ritardo su Dodo, concedendo il rigore alla Fiorentina.

Isaksen 6,5: Primo tempo di personalità: si muove tanto, ingaggia un bel duello con Gosens e crea una palla gol, saltando come birilli i centrali viola, che porta Zaccagni al tiro. Esce dopo quindici minuti della ripresa: sembrava avesse ancora forze da spendere.

Castrovilli 6: Lanciato nell’inedito ruolo di regista davanti alla difesa. Gioca tanti palloni e resta nel vivo del gioco. Nel primo tempo ne sbaglia solo uno. Nella ripresa esce dopo quindici minuti. Esperimento da riproporre.

Guendouzi 5: L’unico mediano in campo, contro il centrocampo viola. Ottimo primo tempo, di attenzione e concentrazione. Commette un errore gravissimo in occasione del rigore del pareggio viola. Da un giocatore della sua esperienza non se l’aspettava nessuno. Nel finale sfiora due volte il gol, prima con un tiro dal limite, poi

Zaccagni 6: Primo tempo molto positivo: crea occasioni, guadagna punizioni e calci d’angolo e sfiora il gol con una conclusione respinta da De Gea.

Dia 5,5: Primo tempo a due facce. Bene in palleggio e con i movimenti offensivi. Sfiora il gol con un bolide, respinto da De Gea, ma commette due errori gravi: perde il pallone che porta al palo di Colpani e non calcia (inspiegabilmente) dopo aver rubato palla.

Noslin 5: Non è Castellanos e si vede. Corre tanto, prova a regalare sponde e soluzioni offensive. Bello un assist di testa per Dia, arriva in leggero ritardo su un assist di Lazzari, ma perde troppi palloni.

Tchaouna 5: Ingresso impalpabile. Non regala nè spinta, nè occasioni.

Rovella: 5,5 Poteva e doveva dare più equilibrio alla squadra. Finisce per perdere troppi palloni

Marusic 5,5: Entra in campo per dare una mano a destra e regalare copertura. Non ci riesce e priva la Lazio della necessaria spinta.

Pedro 5: Prova a muoversi e a incidere: pericoloso con una conclusione dal limite, deviata in corner. Troppo poco

Fiorentina-Lazio, lo sfogo di Baroni

“Usciamo sconfitti solo dagli episodil’analisi dell’allenatore della Lazio Baroni – . Quando una squadra fa più possesso, più tiri è difficile. Ho fatto più di mille partite, non ricordo episodi qui. Sono situazioni contrarie allo spirito del gioco, un giocatore nemmeno può provare a coprire un cross con il piede fuori…” “Ho grande passione, guardo il calcio anche fuori dal nostro e non vedo mai episodi del genere – ha aggiunto il tecnico della Lazio, senza nascondere la sua delusione – Dobbiamo modificare anche noi il modo di difendere. Ho parlato di spirito anche in questo senso. Anche sul primo rigore, Gudmundsson ha già spostato la palla, non è un pestone cattivo. C’è una situazione al limite. Cerchiamo di proporre dello spettacolo, lasciamo che ci sia. Però è un mio pensiero. Senza polemica, si può sbagliare tutti, ma per noi è difficile dire come comportarsi in queste situazioni qua. Addirittura, Guendouzi leva il piede, il pallone è già stato giocato”.

Sul Var, protagonista nel finale: “Io dico che abbiamo arbitri bravissimi, ma sono situazioni veramente che ci mettono in difficoltà. Non dico altro. Non è una polemica, è una condizione che spiega che siamo in difficoltà nel lavorare con i giocatori in queste situazioni. Se voglio una squadra aggressiva dico ai miei di andare addosso, questo è il calcio richiesto – continua all’allenatore della Lazio -. Se dico di andare piano vicino al pallone, di stare a due metri mi viene difficile. È una presa di atto, la Lazio è venuta qui con personalità e viene penalizzata con due episodi. Difficile fare un’analisi difensiva con i miei giocatori”.

 

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