I motivi che hanno portato alla clamorosa rottura con l’Al-Qadsiah, che aveva trovato l’accordo con il calciatore per il passaggio in Arabia Saudita
“Grazie Roma, ci vediamo domenica”. Con questo post pubblicato sul suo profilo Instagram, Paulo Dybala ha annunciato la sua permanenza nella capitale. Una notizia che ha fatto impazzire di gioia i tifosi e i suoi compagni di squadra: da Paredes a Soulè, molti calciatori giallorossi hanno commentato il post del numero ventuno argentino, mostrando grande entusiasmo.
Sotto il post della Joya è spuntato il commento di Paredes. Il compagno e amico dell’argentino ha commentato con “Andiamoooo”. Sulla stessa linea la moglie del centrocampista argentino (e amica di Dybala e Oriana Sabatini: “Vamoos, esta es su casa”. Anche Zalewski (che a Cagliari aveva sostituito in campo Dybala), ha commentato con entusiasmo, scrivendo un emblematico: “The show must go on”.
Dybala, una lunga telenovela
Da giorni gli emissari dell’Al-Qadsiah erano arrivati nella capitale per intavolare la trattativa con il calciatore e il club. Avevano messo sul piatto un’offerta monstre, presentata a Dybala e al suo manager: un triennale da circa 22,5 milioni di euro a stagione più bonus. Dybala avrebbe incassato una cifra vicina agli ottanta milioni di euro per giocare nella Saudi League. La notizia era stata accolta con rabbia dai tifosi giallorossi, che si erano scagliati contro la dirigenza e avevano mostrato grande affetto verso il giocatore argentino.
Dybala, cosa c’è dietro al rifiuto
Dybala non aveva mai mostrato grande partecipazione verso il trasferimento in Arabia Saudita: considerava l’offerta dell’Al-Qadsiah molto vantaggiosa da un punto di vista economica (come dargli torto ndr.), ma non altrettanto importante sul fronte sportivo. Se è vero che la Saudi League gli avrebbe permesso di giocare in un campionato meno stressante e che non lo costringeva a forzare dal punto di vista fisico, è altrettanto vero che la Joya voleva rimanere a giocare in un campionato europeo: più performante e conosciuto.
Ma l’ultima offerta araba e la volontà del club (che sin da subito aveva visto di buon occhio la possibilità di risparmiare sull’ingaggio di sette milioni a stagione, alla luce della nuova politica aziendale, che ha portato ad un risparmio del monte ingaggi) aveva spinto Dybala ad accettare. Oggi l’argentino aveva salutato tutti e (simbolicamente) svuotato l’armadietto. Ma nel pomeriggio la situazione è cambiata. La Roma si aspettava una cifra più congrua rispetto a quella offerta dal club arabo: l’Al-Qadsiah non si è spinta oltre sei milioni di euro (forte del si del calciatore). La Roma ha preso tempo, ma è rimasta ferma sulla volontà di non accettare offerte così basse (partiva da una richiesta di dieci milioni).
Quando il club ha capito che non sarebbero arrivati rilanci ha convocato il calciatore: nella riunione tra i dirigenti, il tecnico De Rossi e Dybala, è arrivata la decisione decisiva. Quando il club ha fatto capire a Dybala che non era intenzionata ad accettare i sei milioni arabi, Dybala si è detto ben contento di proseguire la sua avventura nella capitale. E a quel punto il no è diventato definitivo.
Dybala resta a Roma: cosa accade ora?
Dybala resta a Roma: la sua volontà era di giocare in Europa per riconquistare la nazionale. Adesso dovrà ridiscutere il suo contratto (in scadenza) con il club e non è escluso che possa arrivare un rinnovo: magari a cifre più basse rispetto a quelle attuali. Il presente ed il futuro di Paulo Dybala si chiama ancora Roma.