Prima di cominciare volevo giustificare la mia assenza durata circa quindici giorni. Sappiamo tutti cosa è successo un paio di settimane fa. Non me la son sentita sinceramente ne di parlarne (lo hanno fatto troppo e in tanti) né di affrontare altri argomenti in quanto qualsiasi cosa sarebbe risultata banale e fuori luogo in confronto all’accaduto. Ancora ciao, Asto!
Bene, dopo questa breve premessa che mi ero imposto di fare, voltiamo pagina.
Mancano sole dieci giornate (più, per alcune squadre, il recupero del 27° turno) al termine del campionato. La classifica è delineata da tempo ma nelle ultime settimane alcuni risultati hanno rimesso tutto in gioco soprattutto per quanto riguarda la lotta per accedere alla prossima Champions League e quella per non retrocedere. Ma andiamo con ordine partendo dall’alto.
Lotta scudetto
Napoli e Juve si danno battaglia da inizio stagione. Questo sembrava davvero essere l’anno buono per i partenopei e non è detto che non lo sarà ma, complici le ultime due partite contro Roma e Inter in cui la banda di Sarri ha guadagnato solo un punto, i bianconeri si sono ripresi la vetta della classifica e portati a +4. E’ vero che c’è ancora lo scontro diretto da giocare ma sarà in casa Juve, all’Allianz Stadium, fortino bianconero. Gli azzurri devono sperare in qualche passo falso avendo dalla loro il calendario che sulla carta risulta essere più agevole. Quattro punti sono tanti e visto l’andazzo delle ultime stagioni al momento sembrano una distanza da colmare quasi proibitiva ma se la Juventus dovesse perdere energie per inseguire il sogno Champions non è detto che alla fine Hamsik e compagni non riescano a compiere il miracolo.
Caccia alla Champions League
Per quanto riguarda la lotta ai posti per la Champions League 2018-2019 le squadre in corsa sono le solite note: Lazio, Roma, Inter e, un po’ più distaccato, Milan.
I giallorossi al momento sono terzi a 56 punti e, rispetto alle avversarie, hanno un calendario più semplice. Come anche Inter e Lazio, pagano un periodo in cui i risultati non sono stati del tutto soddisfacenti ma Di Francesco spera di aver messo fine alla “crisi” con il 4-2 rifilato al Napoli al San Paolo un paio di settimane fa. Come per la Juve, però, bisogna sottolineare che la Roma dovrà giocare i quarti di Champions e non incontrerà un avversario qualsiasi ma il Barcellona di Leo Messi pertanto qualche punto, in prossimità di queste partite, potrebbe perderlo anche con le piccole.
Ci sperano Lazio e Inter con i biancocelesti che però sono passati ai quarti di Europa League e potrebbero anche loro risentire delle fatiche di coppa. La squadra di Simone Inzaghi è senza dubbio quella che tra le tre contendenti gioca il miglior calcio (non me ne vogliano le altre) e a mio parere meriterebbe più di tutte un posto Champions. L’allenatore si sta rivelando la vera arma in più e può contare su calciatori ritrovati e altri che si stanno confermando ad altissimi livelli, primi tra tutti Milinkovic Savic e Luis Alberto.
I nerazzurri, invece, dall’inizio del campionato hanno in testa solo l’obiettivo CL. Al momento sono quinti a 52 punti, uno solo in meno della Lazio. Definire “fallimentare” la stagione, se non dovessero qualificarsi, sarebbe il minimo e società e calciatori in primis dovrebbero farsi un esame di coscienza approfondito. Salverei solo Luciano Spalletti che, per quanto visto finora, ha fatto il massimo per quello che gli è stato messo a disposizione. Normale ci sia stato un calo rispetto alla partenza a razzo ma tre mesi di risultati veramente brutti erano difficilmente prevedibili.
Rispetto a Lazio e Roma, l’Inter ha ancora da recuperare una partita, il derby che si sarebbe dovuto giocare il 4 marzo e che potrebbe cambiare decisamente la classifica: se i nerazzurri dovessero vincere scavalcherebbero i biancocelesti portandosi al quarto posto mentre in caso di sconfitta si ritroverebbero col Milan alle calcagna.
I rossoneri infatti, dopo un inizio di stagione poco dignitoso sotto la guida di Montella, sembrano essere risorti con Rino Gattuso inanellando una serie di ottimi risultati che li hanno portati ormai ad un passo dalle altre. Al momento i punti di distacco dall’Inter sono cinque ma col derby da giocare e con un po’ di fortuna sognare non costa nulla.
Resta un posto in Europa League
Fermo restando che consideriamo le quattro squadre citate prima sicure di due posti in Champions e due in Europa League, rimarrebbe vacante ancora un posto per accedere a quest’ultima.
Tra le squadre di fascia medio-alta chi ha fatto meglio finora è senza dubbio la Sampdoria che infatti al momento si trova al settimo posto con 44 punti. Buona parte del merito anche in questo caso va al mister: Giampaolo anche quest’anno sta dimostrando di far giocare bene le proprie squadre adattandosi agli uomini che la società gli ha messo a disposizione. Inoltre i blucerchiati devono ringraziare Fabio Quagliarella che quest’anno sta vivendo una stagione magnifica, la sua migliore di sempre in serie A, condita da ben 17 reti.
Chi segue più da vicino la Samp è l’Atalanta distante sole tre lunghezze e con lo scontro diretto ancora da giocare proprio nel recupero della 27° giornata.
Più staccata la Fiorentina a quota 38 punti.
Retrocessione in bilico
In bassa classifica la situazione è in bilico. Eccezion fatta per il Benevento sempre più ultimo a dieci punti e destinato a retrocedere, dalla penultima in su, abbiamo sei squadre in quattro punti.
Dal Verona a quota 22 passando per Spal, Sassuolo, Crotone a 24 e arrivando fino al Chievo a 25 e Cagliari a 26 punti, la lotta per restare a galla è più che mai aperta.
Analizzarle ad una ad una mi pare inutile: arrivati a questo punto e con sole dieci partite da giocare i valori sulla carta valgono poco. Quel che conta di più sono l’agonismo e la voglia che metteranno in campo da qui alla fine queste sei squadre. Certo, mi fa strano vedere una squadra come il Chievo navigare nei bassifondi, visto che negli ultimi anni aveva sempre raggiunto agevolmente la soglia dei 40 punti, così come mi fa strano vedere lì Sassuolo e Cagliari considerati i calciatori eccellenti presenti nelle loro rose come Politano, Acerbi, Berardi, Babacar per i neroverdi e Pavoletti, Barella, Padoin, Cigarini per i rossoblù, ma ogni stagione ha una storia a sé.
Solo il tempo ci darà le risposte che cerchiamo, nel frattempo godiamoci questi ultimi match di campionato che promettono di essere più avvincenti che mai.
di Giorgio De Giorgi