Derby, Mancini e quella bandiera con il topo sventolata sotto la Sud: è bufera social

L’ultima stracittadina dell’anno è andata in archivio e come al solito non è il risultato a tenere banco al fischio finale. Questa volta è il gesto del match winner a scatenare le polemiche

Non esiste derby della Capitale senza una polemica finale. Come sempre accade quando la partita decreta un vincitore, da una parte si gioisce, soprattutto se si arriva da due anni di delusioni, mentre dall’altra ci si leccano le ferite di una sconfitta che mette ancora più sale su una stagione davvero disgraziata e avara di soddisfazioni. Gianluca Mancini, capitano difensore della Roma di Daniele De Rossi, con un colpo di testa, sul finire del primo tempo, decide la stracittadina di ritorno e regala alla tifoseria giallorossa una gioia attesa da troppo tempo, ma è la sua esultanza al fischio finale a far discutere.

L’esultanza che ha scatenato la polemica – Romacityrumors.it –

 

Il terzo derby dell’anno va in archivio con la vittoria di misura della Roma di De Rossi sulla Lazio di Tudor. Una vittoria che mancava da 4 derby e che rilancia ancora di più le ambizioni Champions League dei giallorossi chiamati ora al rush finale di una stagione che, dopo il cambio in panchina, ha aperto inaspettati orizzonti di gloria. Sulla sponda biancoceleste invece, forse quel cambio è arrivato troppo tardi per dare la scossa giusta e la sensazione che in estate sarà tempo di rivoluzione è grande.

Polemiche da derby

Non può esistere derby della Capitale senza il consueto strascico di polemiche. La Roma vince 1-0 con un gol di testa da calcio d’angolo di Mancini alla fine del primo tempo e spariglia un derby che alla fine è stato deciso, come accade sempre più spesso, da un semplice episodio più che da una coralità di gioco che va poi a premiare la squadra più meritevole. Il derby, lo sanno bene tutti i tifosi delle due sponde, non va giocato, ma vinto. E la sponda giallorossa ha di che esultare dopo aver perso 4 degli ultimi 6 derby disputati con Mourinho in panchina e dopo due anni durante i quali neanche riusciva a segnare un gol. Ma poi bisogna anche saper vincere, e questo è tutto un altro discorso. Lo sfottò è l’anima di questa eterna rivalità cittadina, una vittoria o una sconfitta sancisce l’umore della città, sicuramente fino al derby successivo, ma si dovrebbe sempre rimanere nell’ambito di un rispetto reciproco. Però l‘esultanza di Gianluca Mancini al fischio finale dell’arbitro Guida di ieri sera è andata probabilmente oltre e la bufera è scoppiata in televisione e sui social. Quella bandiera della Lazio con un enorme ratto stampato sopra, sventolata sotto la curva Sud, proprio da lui che ieri in campo indossava la fascia da capitano, ha disturbato non soltanto i tifosi della Lazio.

Le scuse del capitano

Ovviamente i video dell’esultanza finiscono in rete e fanno impazzire la sponda giallorossa della città. Accade che al fischio finale il difensore giallorosso corre sotto la curva esultando verso la propria gente, si vede il gesto del capitano che chiede una bandiera da sventolare e gli viene consegnata proprio quella incriminata, che il difensore giallorosso sventola per una ventina di secondi sulla pista di tartan, prima di restituirla, forse dopo aver realizzato bene cosa ci fosse raffigurato. “Ho preso la prima bandiera che mi hanno dato. Non volevo offendere nessuno. Chiedo scusa, ha dichiarato poi Mancini, ma il danno oramai era fatto. Soprattutto sui social la polemica infuria e non soltanto da parte della tifoseria biancoceleste, tantissime le critiche nei suoi confronti come quella del giornalista Giovanni Capuano che scrive:Dovrebbe rappresentare tutti con la maglia della nazionale italiana. Dovrebbe…”. C’è chi arriva addirittura a invocare Spalletti di non convocare per gli europei di calcio lui e Acerbi, reo della polemiche con Juan Jesus. Nel dopo partita anche il capitano della Lazio Ciro Immobile ha commentato l’episodio. “C’è modo e modo di festeggiare, c’è chi lo fa con stile e chi no”, se pensiamo che i giocatori della squadra biancoceleste dopo ogni vittoria importante vanno sotto la curva nord a festeggiare con i propri tifosi alzando al cielo l’aquila Olympia, simbolo della Lazio, ovviamente la differenza balza immediatamente agli occhi.

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