Derby della Capitale: Tudor vs De Rossi in un virtuale uno contro l’altro

Anche se arrivano da esperienze diametralmente opposte per quanto riguarda la stracittadina di Roma, i due allenatori sono accomunati dal fatto che sono all’esordio sulle rispettive panchine in questa partita così speciale

Inutile girarci intorno, le stagioni si susseguono una dietro l’altra, gli obiettivi per le due squadre possono anche essere diversi, ma quando arrivano i due derby, quello d’andata e quello di ritorno, la città si ferma, il cuore dei tifosi batte all’impazzata e tutto diventa un evento nell’evento, ecco perchè Lazio-Roma o Roma-Lazio non sarà mai una partita come tutte le altre.

De Rossi e Tudor – Romacityrumots.it –

 

Alla vigilia dell’ultimo derby dell’anno, dopo averne già giocati due in questa stagione, la cosa che balza agli occhi sono i due volti assolutamente inediti che domani alle ore 18 prenderanno posto nelle rispettive panchine. Igor Tudor e Daniele De Rossi sono all’esordio assoluto nel derby come allenatori e se qualcuno alla vigilia di questo campionato avesse mai previsto una cosa del genere sarebbe stato preso per matto o quanto meno per visionario. Mourinho e Sarri sono già il passato, ora tocca a loro e, nelle rispettive conferenze stampa di presentazione, hanno espresso desideri e speranze per la partita più importante dell’anno.

Non c’è tempo per l’emozione

Quasi per gioco abbiamo raccolto le varie risposte dei due tecnici esordienti al derby e, messe a confronto come un virtuale faccia a faccia, ne è uscito un quadro preciso di cosa significherrà per loro, per le due squadre e per le due città, la stracittadina di domani.

Che rapporto ha con il derby?

Tudor: “A me sono sempre piaciute queste partite importanti. Anche l’altra verità è giusta, una partita come le altre. Tu non puoi scappare dalle sensazioni che ha la gente. Ti deve dare qualcosa in più senza perdere la testa, il derby va vissuto in questo modo, piacevole anche. Giusto antagonismo e rispetto per gli avversari, del gioco e del calcio. Questo per me è il vero derby, stare sempre nel giusto. Di forzare la bellezza di questo sport”.

De Rossi:  “Ricordo con piacere il fatto di soffrirlo nei primi anni, entravo in campo teso, poi sono diventato bravo a gestirla, è un vantaggio dell’età, oggi sono abbastanza tranquillo. Tante notti fantastiche, altre meno belle. Se giochi 20 anni in un posto non puoi pretendere solo ricordi positivi, oggi è il primo e tendo a ripensare al primo che ho giocato quando Mancini ha fatto gol di tacco. A fine partita pensavo di essere l’uomo più felice al mondo, è stata un’emozione bella, ero un ragazzo giovane. Sono cose che non dimentichi ma in mezzo c’è stato talmente tanto che tirare in ballo solo un episodio è riduttivo”. 

Che avversario mi aspetto e un giudizio sul suo collega

Tudor: “Ho visto le gare della Roma, molto interessante. Diversa da quella di prima, idea giusta per i giocatori che hanno. C’è qualità nel loro gioco, ha fatto un buon lavoro. Devo ammettere che sarà molto difficile, due squadre con le loro caratteristiche, che vogliono avere il pallone. Spero che la gente si diverta, ma che poi vinciamo noi. Lo ringrazio per le parole, lo conosco da giocatore, è sempre stato uno con dei valori. Da fuori mi sembra una persona giusta, ha appena iniziato ma è un buon inizio”.

De Rossi:  “Abbiamo poco tempo per fare ipotesi sulla Lazio, ci concentriamo su di noi, conoscendo comunque la filosofia di gioco di Tudor, sapendo che la Lazio non giocherà per 90 minuti come giocava il Verona perché ci vuole tempo. Ma non ci stravolgiamo per gli avversari. Ho una grande stima di Igor. È un allenatore importante con un’idea ben precisa”.

Che partita sarà domani?

Tudor: “Atmosfera? Io sono sempre qui, non sono ancora andato in centro, sono abbastanza isolato. Però capisco l’importanza di questa gara, la voglio vivere nel modo giusto. Non vedo l’ora che arrivi il derby. Quando inizi a lavorare lo fai pensando al tuo calcio, poi le cose si aggiungono mano mano. Non è che inizi a fare un calcio e poi dopo cinque giornate cambi: lo stile deve essere sempre più o meno uguale. I sistemi c’entrano fino a un certo momento”.

De Rossi: “Abbiamo parlato di questo, ma credo siano più i discorsi tattici da affrontare. All’inizio mi dicevate che nel secondo tempo la Roma calava…a parte gli scherzi, vanno affrontate determinate cose, vanno fatti discorsi di partita in partita, so quali sono i problemi che abbiamo affrontato, ma stiamo parlando di Serie A: sapendo da dove arrivavamo, andare a passeggiare a Lecce, col Torino etc non è facile. Forse non ci riesce neppure l’Inter, penso che sia normale soffrire un tempo a Firenze, l’Atalanta è una squadra incredibile e guardate che fatica ha fatto l’altra sera. Il Lecce sembra a voi una piccola ma è difficile andarci a giocare per diverse ragioni che messi insieme ti portano a soffrire”.

Dybala e Guendouzi – Romacityrumors.it –

 

Sarà una sfida per i big in campo

Tudor: “Tutti saranno fondamentali. Luis ad esempio ha giocato a ridosso dell’attacco, a ridosso di Ciro. Ogni tanto si abbassava, sono cose di tattica, non serve spiegare i dettagli. È un giocatore che vuole giocare palloni. Kamada non giocando tanto questo anno è andato oltre le sue possibilità. È duttile, ha un buon livello sotto tutti i punti di vista, lo reputo un giocatore completo”.

De Rossi: “Nei primi due mesi, a parte chi rientrava dagli infortuni non ho mai gestito nessuno. Per il resto, lo stesso Dybala l’ho spremuto abbastanza. Ovvio che la gestione va fatta prima della partita, negli allenamenti. Durante le ri-atletizzazioni dobbiamo evitare di fare dei minutaggio da 90′ per più partite consecutive. Ma loro conoscono i loro corpi, non dobbiamo incappare in nuovi infortuni, abbiamo fiducia nei giocatori che scendono in campo al posto loro”.

Come si prova a vincere una partita come questa?

Tudor: “Non so ancora dare una risposta. C’entra tutto in questa gara, bisogna essere perfetti. Bisogna fare le scelte basate su tutto, vedremo oggi nella rifinitura come stanno e poi decidiamo chi sarà più pronto per giocarla. Noi dobbiamo giocare subito dopo tre giorni, loro hanno avuto un giorno in più. Da questo punto di vista anche meglio, perché i giocatori sono stati sul focus della partita. Delle emozioni ne potremo parlare dopo la gara”.

De Rossi: “Devi preparare tutto, devi preparare una partita normale sapendo che è un match che si porta uno stress diverso rispetto ad un Roma-Sassuolo. C’è qualcosa di diverso specie per noi che abbiamo in questo periodo un record negativo nei derby. C’è una voglia di rivalsa ma senza andare oltre, perché è una partita di calcio contro una squadra forte. Dobbiamo restare lucidi”.

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