De Rossi esalta i tifosi della Roma: la frase sul futuro e il messaggio di Totti

Prima conferenza stampa per il nuovo allenatore della Roma: “Ho chiesto alla società di essere trattato come allenatore, non come bandiera”

Emozionato, ma allo stesso tempo deciso e determinato: Daniele De Rossi è stato il protagonista assoluto della conferenza stampa di presentazione della sfida tra Roma e Verona. Il suo primo incontro con i cronisti dopo essere stato nominato allenatore della Roma in sostituzione di Josè Mourinho. De Rossi vuole giocarsi le sue carte, incurante del contratto e delle difficoltà. “Ho chiesto solo di trattarmi da allenatore, non da leggenda o ex bandiera e su questo erano d’accordo”, ha dichiarato il tecnico giallorosso.

La prima conferenza stampa di Daniele De Rossi, come tecnico della Roma (Youtube) – Roma.Cityrumors.it

De Rossi sui primi giorni e su Totti

De Rossi ha appena iniziato la sua avventura da allenatore, ma conosce perfettamente le dinamiche degli spogliatoi. “Quando cambia l’allenatore vedi sempre i giocatori che nei primi allenamenti vanno a mille all’ora. I primi allenamenti ti danno risposte fino a un certo punto, bisognerà vedere se terremo questi ritmi, ma le prime risposte sono incredibili. I giocatori hanno assorbito anche i primi due-tre concetti che abbiamo dato. Sono delle spugne”. Al neo tecnico giallorosso viene chiesto se, in questi giorni ha avuto modo di sentire il suo vecchio compagno e amico Francesco Totti :”Mi ha mandato l’in bocca al lupo in cui mi mostrava la sua felicità e il suo stupore, che all’inizio era anche il mio. Abbiamo parlato un paio di volte, ci siamo promessi di vederci e passeremo un po’ di tempo insieme che è una cosa che ci fa sempre piacere.

De Rossi, tra presente e futuro: “Me la giocherò alla morte”

Ha firmato un contratto fino al termine della stagione, ma sogna di restare alla Roma a lungo: “I presidenti Dan e Ryan sono stati chiarissimi sulla durata del contratto e sul tenore della mia permanenza qui. Ho detto ‘va benissimo’, mettete la cifra e voglio solo un bonus per la Champions. Non era in bianco ma avrei firmato in bianco, non farò naturalmente tutta la carriera così ma l’unica cosa che gli ho chiesto è di trattarmi da allenatore, non da leggenda, non da ex giocatore, non voglio fare il giro di campo con Romolo. Me la giocherò fino alla morte per rimanerci qui e credo siano soddisfatti di questo, voglio guadagnarmi sul campo la mia conferma in modo pulito“. In questo momento vuole solo mostrare il suo calcio: “Se Guardiola dicesse il mio calcio ci sarebbe quel soffio di genialità e accetterei un’espressione del genere, ma io non sono minimamente al loro livello e non so se avrò quel marchio di fabbrica. Penso che se la nostra squadra a fine percorso sarà riconoscibile e i giocatori tra di loro sapranno cosa fare io sarò contento di questo“.

Daniele De Rossi durante il primo allenamento a Trigoria (screen Instagram) – Romacityrumors.it

De Rossi: “La Roma non si rifiuta”: poi sulla Champions…

Per un tifoso giallorosso doc, il richiamo della Roma è stato fortissimo. Impossibile da rifiutare: “La Roma non si rifiuta, è un po’ quello che successe a Pirlo anni fa. Ci sono uomini che rifiutano e uomini che si buttano dentro. Non è solo il voler tornare o un discorso di nostalgia, l’unica ragione per dire no sarebbe stata se fosse stata una squadra mediocre, io penso che invece questa sia una squadra forte e il lavoro ci potrà portare a fare bella figura”. L’obiettivo è un posto Champions: “Se fossimo tra le prime quattro della classifica. Quando cambi allenatore non è facile, succede questo. Non è una cosa così rara, ci sono dei problemi che non devo analizzare troppo, devo partire da 0-0 e in tre-quattro giorni non hai tempo per analizzare tutto. La fortuna è che di questa squadra sono tifoso e quindi non devo rivedere i filmati perché le partite le ho viste tutte, è la squadra che conosco di più al mondo e quindi abbiamo accorciato quella fase di studio“.

De Rossi, il dopo Mourinho e il malumore dei tifosi

Arrivare sulla panchina della Roma dopo Mourinho, non sarà facile. Ma il suo nome è stato l’unico ad aver fatto calmare una piazza molto agitata: “Non sono stupido, l’effetto calmante è un modo un po’ brutto di definire la scelta di prendermi. Penso che magari con altri allenatori qui la reazione poteva essere ancora peggiore. Non ho bisogno di stimoli in più, non mi destabilizza. Quando si sceglie come rimpiazzare un allenatore così amato come Mourinho si devono prendere in considerazione molti fattori. Se avessero preso altri allenatori sicuramente la reazione sarebbe stata peggiore, a breve termine. I tifosi sono una parte importante, i pienoni allo stadio che hanno portato dei punti. Nessuno toglie l’amore che hanno provato verso Mourinho, ma nulla impedisce loro di amare anche me, continuando la scia d’amore allo stadio. Chiaramente non mi hanno scelto per i miei risultati alla Spal, ma per tante altre cose”.

De Rossi durante la prima intervista da allenatore negli studi di RomaTv (screen Youtube) – Romacityrumors.it

De Rossi è conscio della grande opportunità per la sua carriera: “Potrebbe essere una grandissima occasione per me. Uno non pensa che mandino via l’allenatore più titolato e prendano te. Me l’aspettavo di diventare allenatore della Roma, ma in un processo più graduale. È piena la storia di allenatori che sono entrati ad interim e poi sono rimasti, l’ultimo è Palladino che non credo fosse stato scelto per esserlo, ma poi si è guadagnato la conferma visto che ora è uno dei due-tre più bravi che c’è. Non devo fare finta che non sono mai stato qui dentro, non devo far finta che non voglio bene a Pellegrini, Cristante… Mi hanno consigliato di non venire con la mia macchina, ma non devo far finte di essere povero. Non devo far finta di nulla.. si può avere rispetto dei ruoli pur essendo amici. Quando entriamo in campo, lì mi sono sentito allenatore. Loro mi guardano, mi ascoltano, mi seguono, mi sembra che gradiscano ciò che sentono. ora vediamo se ciò porterà a fare punti“. A proposito di Mourinho: “Gli ho mandato un messaggio, lui mi aveva scritto quando accettai la Spal, era un gesto dovuto e giusto. Se si è stufato? Dovete chiederlo a lui e non mi interessa più di tanto con tutto il rispetto. Non mi posso concentrare su altre cose ora, devo concentrarmi sulla Roma perché in questi giorni ho dovuto fare anche tante altre cose: le divise, il contratto, altre cose non di calcio. Non vedo l’ora di poter pensare solo al calcio“.

De Rossi su Roma-Verona

Chiusura dedicata alla sfida di domani contro il Verona, una squadra che si presenterà rivoluzionata dal mercato: i gialloblù non avranno Terracciano, Ngonge e Faraoni, oltre agli squalificati Lazovic, Duda e Coppola. “Il Verona è una squadra solida guidata da un allenatore che stimo molto. Hanno un gioco definito e giocatori fisici, l’emozione dell’esordio non deve farci brutti scherzi. Spero non ci sia malumori e dobbiamo essere tutti molto caldi: io in panchina, i giocatori in campo e i tifosi allo stadio“.

 

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