L’ormai ex tecnico della Roma, ha passato la mattinata nella capitale. Ecco cosa ha fatto Daniele De Rossi nel suo primo giorno lontano da Trigoria
“Stavolta alla Roma non torno più”. Questa la frase che Daniele De Rossi si è lasciato sfuggire ieri, quando ha salutato tutti i dipendenti del centro sportivo di Trigoria. Dopo aver appreso la notizia dell’esonero dai Friedkin, il tecnico ha svuotato l’armadietto, salutato tutte le persone che lavorano nel centro Sportivo Fulvio Bernardini e la squadra. Poi, ha lasciato Trigoria per tornare nella sua abitazione. Oggi, nel suo primo giorno lontano dal club giallorosso, ha comunque preso parte ad un evento che riguardava la Roma.
L’addio è stato traumatico e inaspettato. Daniele De Rossi ha lasciato la Roma, chiudendo un capitolo lungo ed emozionante della sua vita calcistica e sentimentale. A gennaio scorso fu chiamato dai Friedkin per sostituire Josè Mourinho: ha chiuso la stagione raggiungendo le semifinali di Europa League e sfiorando la Champions (ha chiuso al sesto posto alle spalle del Bologna). Dopo solo quattro turni di campionato, al tecnico è stato dato il benservito dalla proprietà.
De Rossi, i motivi dell’esonero
De Rossi ha pagato un inizio di stagione non particolarmente positivo (pareggi con Cagliari, Juventus e Genoa e la sconfitta casalinga contro l’Empoli) e alcune valutazioni extracalcistiche: un rapporto mai nato con la Ceo Lina Souloukou (da molti considerata la vera responsabile del suo esonero), le parole di Francesco Totti nell’intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero (nella quale l’ex capitano criticò il mercato e ammise di parlare ogni giorno con De Rossi, particolare che ha portato i Friedkin a pensare che le parole di Totti siano frutto degli sfoghi dello stesso De Rossi) e la conferenza stampa nella quale ammise che la scelta di lasciare fuori squadra Zalewski era stata imposta dalla società. Parole che hanno suonato come un assist ai legali del terzino in un’eventuale causa.
De Rossi ha lasciato Trigoria nella tarda mattinata di ieri. La sua auto è stata circondata dai tifosi, che chiedevano foto e autografi. Non ha nascosto un pò di commozione nell’abbandonare il centro sportivo, che conosce perfettamente. Oggi, nella sua prima giornata lontano dalla Roma (nel pomeriggio Ivan Juric dirigerà il suo secondo allenamento), l’ex capitano e tecnico ha voluto comunque partecipare ad una commemorazione, che riguarda la società giallorossa.
De Rossi ai funerali di Alicicco
De Rossi era presente ai funerali di Ernesto Alicicco, medico sociale che ha legato il suo nome alla Roma. Fu responsabile sanitario della squadra dal 1978 al 2001, vincendo due scudetti (con la Roma di Dino Viola nel 1983 e con quella di Sensi nel 2001). De Rossi è arrivato in chiesa ed ha preso parte alle esequie di Alicicco (che a novembre avrebbe compiuto novanta anni), insieme ad altri ex giocatori e tecnici di Roma e Lazio (Alicicco esordì come portiere con il club biancoceleste e poi divenne medico del club, facendo da vice a Renato Ziaco, dal 1970 al 1978).
‼️A 26 ore dall’esonero, Daniele #DeRossi è presente al funerale di Ernesto #Alicicco, storico medico dell’#ASRoma per oltre 20 anni❤️
‼️Sorrisi, abbracci e qualche foto per DDR che non è voluto mancare all’ultimo saluto a un pezzo di storia giallorossa🟡🔴@calciomercatoit pic.twitter.com/wfxFYuvOXV
— Francesco Iucca (@francescoiucca) September 19, 2024
In chiesa c’erano anche tra gli altri, Roberto Pruzzo (centravanti della Roma dello scudetto), Zdenek Zeman (che ha guidato i giallorossi dal 1997 al 1999, con Alicicco, per poi tornare a Trigoria nel 2012), Tonino Tempestilli (ex giocatore e dirigente del club giallorosso) Bruno Giordano e Massimo Piscedda (che militavano nella Lazio, negli anni in cui il medico lavorava a Tor di Quinto).