Calcio Serie A, la Lazio risorge, la Roma si illude

Un sabato calcistico in chiaroscuro per le squadre romane, mentre gli uomini di Sarri tornano a vincere convincendo, i giallorossi dopo un ottimo primo tempo si arrendono all’Inter capolista

Invertendo le rispettive tendenze delle ultime settimane, la Lazio sbanca Cagliari per 3-1 mentre la Roma affonda contro la corazzata Inter per 2-4. La squadra biancoceleste, grazie a un autogol, alla rete numero 200 in campionato del suo capitano Ciro Immobile e al sigillo di Felipe Anderson, doma le velleità di salvezza del Cagliari di Ranieri dopo una bella prestazione di tutta la squadra, tornata per una volta a giocare in maniera corale come vorrebbe sempre il suo allenatore Maurizio Sarri.

De Rossi e Sarri – Romacityrumos.it -Ansafoto

 

La Roma di Daniele Rossi invece, dopo le tre vittorie consecutive ottenute da quando l’ex bandiera giallorossa ha preso il posto in panchina di Josè Mourinho, alza bandiera bianca contro la lanciatissima Inter di Simone Inzaghi. Dopo un bellissimo primo tempo chiuso addirittura in vantaggio, grazie alle rete di Mancini su colpo di testa, e a un destro al volo di El Shaarawy che avevano ribaltato l’inziale vantaggio neroazzurro firmato Acerbi, nella ripresa la Roma crolla sotto i colpi della squadra più forte del campionato che la punisce forse anche oltre quanto fatto vedere in campo.

La solita montagna russa romana

Continua il saliscendi di prestazioni e di risultati delle due quadre romane, questa volta è la Lazio a tornare alla vittoria mentre la Roma sbatte contro il muro neroazzurro dell’Inter. La Lazio aveva assoluto bisogno della vittoria per uscire da una settimana davvero difficile dopo la batosta di Bergamo. Abbiamo parlato, siamo arrivati alla conclusione che avevamo la testa pesante. Dovevamo alleggerire invece di mettere mattoni. Di giocare con la testa più libera, anche tralasciando allenamenti tattici”, ha sottolineato Maurizio Sarri nel post partita. “Tanto sarebbe stato come ripassare il giorno prima dell’esame. Io di altre cose non ero assolutamente preoccupato, non c’erano altre storie”. Che poi ha aggiunto: “Media da 2.15 nelle ultime sette partite, anche se ci abbiamo messo dentro anche delle brutte prestazioni. Ci mancano 4-5 partite rispetto all’anno scorso, ma adesso siamo agli ottavi di Champions e in semifinale di Coppa Italia. Poi ci sta che la Champions ti tolga qualcosa”.

Non è un caso che se torna in forma Immobile ne beneficia tutta la squadra e mister 200 gol, ennesimo straordinario record per un attaccante immortale, ha sottolineato l’importanza della vittoria di ieri. “E’ un gol pesante. In tutti i modi in cui vogliamo vederlo, per la squadra, per l’ambiente, per il mister che ha vissuto qualche difficoltà extra campo in settimana e per questo traguardo per me bello ed emozionante che mi rende orgoglioso del lavoro che ho fatto in questi anni”, ha detto il capitano biancoceleste a fine partita che poi ha così commentato lo storico traguardo personale. “Sono uno che vede poco le classifiche. Lo farò quando smetterò, non so se è superstizione. Avere un po’ di ansia è normale quando sei a 199, ti innervosisci un po’. E’ stata una settimana già nervosa di suo, meglio non appesantirla di più. E’ un gol importante per me e per vincere la partita”.

L’abbraccio a Ciro Immobile autore del gol numero 200 – Romacityrumpors.it – Ansafoto

 

La delusione della sponda giallorossa

L’illusione di ottenere un grande risultato contro la capolista forse è stata più grande del sogno vissuto per 45 minuti, ma l’allenatore giallorosso nel post partita ha spiegato bene come si deve sentore l’ambiente tutto dopo una partiuta come quella di ieri. “Sono figlio di Spalletti, quando ci facevano i complimenti, anche se perdevamo, non li accettava. L’Inter non ha rubato nulla, potevamo finire in pareggio. Se vogliamo competere con loro dobbiamo salire e diventare perfetti analizzando la sconfitta. Se siamo contenti perché abbiamo giocato una buona partita ma abbiamo perso, significa che la direzione è la mediocrità e non possiamo permettercelo”, ha detto De Rossi, ricordando gli insegnamenti dell’attuale tecnico azzurro e ha aggiunto: “Abbiamo deciso di difendere a 5, per rispetto della squadra avversaria. Cercando di non concedere spazio sugli esterni. Il rischio era che Angeliño non avesse la fisicità necessaria ma volevamo sfruttare le sue doti per l’uscita dalla pressione. Sapevamo che dovevamo fare una partita coraggiosa”.

Mancini autore del gol del momentaneo pareggio – Romacityrumors.it – Ansa foto

 

Anche il centrale Mancini, autore del gol del pareggio, nel commentare l’esito dell’incontro si prende comunque il coraggio mostrato dalla squadra. “Brucia perché quando perdi non è positivo. Siamo arrabbiati, ma consapevoli di aver fatto la partita giusta contro la squadra più forte del campionato. Primo tempo stupendo, dobbiamo rimproverarci i primi 10/15 minuti del secondo tempo”. Poi spiega in cosa è cambiata la squadra con l’arrivo del nuovo mister.“De Rossi è preparato, ha portato le sue idee e noi siamo stati bravi a capirle. Prima di lui i risultati non stavano andando bene, dovevamo dare qualcosa di più. Oggi abbiamo messo in pratica ciò che il mister ci chiede. Il 2-4 è un risultato un po’ pesante, l’Inter non ha rubato niente ma forse il pareggio era più giusto. La prestazione deve farci pensare a continuare così perché i risultati arriveranno”.

 

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