Sono arrivate le feste natalizie e, con esse, le famiglie si riuniscono, si attende con una certa frenesia il giorno di Natale per correre sotto l’albero a scartare i propri doni. Doni o non doni l’importante è vivere al meglio questa festa e questo, si sa, è un dato di fatto. Ma tra un torrone e l’altro, tra un pandoro ed un panettone, tralasciando per un attimo le infinite cene e pranzi che imbandiranno le nostre tavole, è giusto ringraziare il Babbo dei doni natalizi per tutti i regali “sportivi” che ci ha fatto vivere.
- Che regalo sarebbe ricevere una maglia dei più grandi calciatori della storia? La 14 di Cruijff che ha introdotto e migliorato (in realtà il primo ad averne avuto contezza fu Rinus Michels) il “calcio totale”, la 10 di Maradona o di Pelè differente modo nel giocare ma capace di rendere unanime il giudizio nei loro confronti (si sono i più grandi della storia), la 10 di Messi e la 7 di C. Ronaldo che se volessero potrebbero dribblare ad occhi chiusi tutti i giocatori avversari e anche i propri compagni di squadra. Le maglie del Brasile di Zico, Falcao, Socrates…Si sarebbero tante e perché no tutte insieme.
- Nel giorno di Natale perché non ringraziare anche per aver visto uomini possenti scambiarsi i più bei colpi di tutta la storia del pugilato. Primo Carnera, il gigante italiano, Mike Tyson (Iron Mike) il pugile più importante (forse) degli anni ’80 capace di sferrare colpi con una forza devastante (chiedere ad Holyfield che di certo non lo ricorda solo per il morso all’orecchio), Rocky Marciano (l’italo-americano che ispirò Rocky Balboa) lento ma con una tenacia unica nel suo genere, Joe Louis (il bombardiere nero) l’imbattibile pugile degli anni ’30 battuto solo dal tedesco Schmeling (pensare che si racconta che fu lo stesso tedesco a pagargli il funerale) e, per ultimo ma non per importanza, Muhammad Ali autore di uno dei più impressionanti colpi della storia del pugilato “il pugno fantasma” con cui mise a tappeto Liston nel ’65.
- Ringraziamo Babbo Natale per averci fatto trovare sotto l’albero il tiro da tre di Larry Bird, l’esplosività di Magic (in tutti i sensi) Johnson, il tiro spalle a canestro di Tim Duncan, Dirk Nowitzki e la sua meccanica di tiro perfetta, le schiacciate ( e anche il genio) di Michael Jordan (forse il più grande cestista di tutti i tempi, senza troppi dubbi al riguardo), la pazzia cestistica di Kobe Bryant (non ci sarà nessun difensore capace di fermare il tuo tiro in sospensione) ed infine la classe infinita di Dejan Bodiroga.
- Ci sembra corretto, a questo punto, scartare i regali con la racchetta di tennis in mano. Primo tra tutti Re Roger Feder, lo svizzero che è anche il più “svizzero” nei suoi colpi sempre perfetti e precisi. Andre Agassi, il primo ed unico tennista ad aver vinto 4 tornei Slam, medaglia d’oro olimpica, il torneo Atp World championship e la Coppa Davis. Rafa Nadal, il dominatore della terra rossa ed il primo al mondo (ancora in attività) in termini di percentuale vittorie (83,45 %). Borg-McEnroe, lo scontro più bello di sempre. Infine, di certo non per i risultati (14 Slame e 7 vittorie a Wimbledon), Pete Sampras il dominatore degli anni ’90.
La lista sarebbe lunga, lunghissima, e dovremmo ringraziare tutti i giorni per aver visto campioni che hanno fatto la storia dello sport mondiale (non ce ne vogliano gli altri sport che non abbiamo citato: non temete tempo al tempo). Potremmo dire ai nostri nipoti che li abbiamo visti fare delle imprese eroiche. Ed il più regalo sarà poterli raccontare e tramandare la storia di quella cosa che unisce tutti quanti: lo sport.
Buon Natale!
di Luigi Colucci