CheckOut Technologies, una startup che si occupa di intelligenza artificiale e sta realizzando un software che permetterà ai clienti di un supermercato di fare la spesa saltando la fila alle casse.
Jegor Levkovskiy, Ceo di CheckOut, dichiara che “funziona così: immaginiamo la vecchietta che entra al supermercato. Attraverso il nostro sistema di telecamere le prendiamo l’impronta facciale. Le assegniamo un numero utente e la tracciamo nel suo percorso. Il sistema controlla cosa prende dallo scaffale, cosa rimette a posto e lei può fare la spesa e uscire. Il sistema ha registrato i dati della sua carta di credito o debito e prelevato in automatico la cifra corrispondente all’importo della spesa. Senza che lei passi alla cassa”.
“Smart Market ”: cosa sono?
7,1 trilioni di dollari, questo il valore del comparto “supermercati” che tende a salire, le famiglie sono restie a ridurre le spese nei negozi fisici, ma piccoli cenni di incremento delle cifre negli “smart market” fanno sperare per il meglio.
Ma cosa sono gli “ smart market ”? Essi sono negozi ideali in cui non ci sono file, non ci sono cassieri, in cui non c’è nulla, ma c’è tutto… infatti punto forte degli smart market è il risparmio di circa il 30% sul personale. Questo, da un lato, è un grande tiro a segno per le aziende che potranno risparmiare, al contrario, punto di svantaggio per gli operatori del settore, che non riusciranno a garantire un posto di lavoro. Di chi sia il bilanciamento di interessi più forte non si sa, ma è certo che il mondo del lavoro sta prendendo una piega davvero smart negli ultimi anni.
Nel caso di CheckOut Technologies, l’obiettivo è la creazione di una tecnologia capace di eliminare la coda alle casse all’uscita dal supermercato: per farlo, la startup punta ad eliminare completamente lo stesso meccanismo di passaggio attraverso le casse, combinando intelligenza artificiale, riconoscimento facciale, riconoscimento del comportamento e deep learning per consentire ai clienti semplicemente di prendere dagli scaffali quanto desiderano e uscire dal negozio senza alcuna attesa. Uno strumento che dovrebbe migliorare l’esperienza dell’utente finale, e allo stesso tempo incrementare fatturato e margini della startup. L’obiettivo è quello di mettere in piedi un vero e proprio negozio-pilota, un proof-of-concept, entro l’inizio del 2018: magari sempre a Milano, o in alternativa a Londra.
CheckOut Technologies è convinta di aver trovato un sistema rivoluzionario, tanto che dichiarano “ogni metro quadrato in cui è presente il sistema comunica con l’altro e così si evitano problemi di sovra caricamento dei dati. Poi noi non faremo un nostro punto vendita, ma andremo ad agire su layout già esistenti” e ancora “l’ostacolo maggiore sarà il tempo. Ci sono tante aziende che ci stanno provando e come sempre chi arriva primo avrà più terreno. L’idea è quella di raccogliere i primi 300mila in Italia (200mila sono già nostri). Per la parte restante della somma, sto già puntando a fondi esteri. D’altronde il respiro del progetto è internazionale. Il nostro target sono le multinazionali estere della grande distribuzione, quelle che negli ultimi anni hanno lavorato tanto nell’automazione”.
Silvia Ciampitti